Al Comprensivo Tortona B dicono “stop al bullismo”
La classe II A dell’istituto Comprensivo Tortona B, scuola secondaria di primo grado di Villaromagnano, ha realizzato, nell’ambito del progetto del Derthona Basket, “PiantiAmo il futuro", un cortometraggio ispirato ad una delle storie contenute nel libro “Cuori connessi - Cyberbullismo, bullismo e storie di vite online”. Il protagonista è un ragazzo vittima dei bulli e dei cyberbulli a causa del suo modo di apparire, ma soprattutto del suo modo di essere, non conforme alle convenzioni. Due, questo il nome del personaggio, riesce “pur camminando su schegge di vetro”, a non farsi sopraffare dall'odio che viene riversato su di lui e reagisce dando una lezione morale ai bulli, dimostrando che non sempre prevale la legge del più forte. Un'esperienza positiva, di crescita. Inoltre, in ricorrenza della giornata contro il bullismo, celebrata ogni 7 febbraio, gli studenti della scuola secondaria di I grado “Mario Patri” hanno realizzato dei cartelloni creativi che sono stati appesi in modo da ricoprire le pareti dell’intero edificio. Originariamente sono stati ideati come striscioni da esporre nel palazzetto del Derthona Basket, esposizione che non si è potuta ancora fare a causa della pandemia in corso.
Gli alunni della “Mario Patri”
Offerta educativa al San Giuseppe
Nell'anno scolastico in corso, abbiamo attivato, come di consueto, il doposcuola pomeridiano per i bambini e i ragazzi dei tre ordini di scuola presenti nel nostro istituto. Per gli allievi della scuola primaria e secondaria di primo grado abbiamo potenziato la nostra offerta formativa assumendo un insegnante in più e reclutando una psicologa che interviene periodicamente per un supporto psico-educativo ai ragazzi e alle ragazze che presentano problematiche comportamentali particolari. Il doposcuola frequentato regolarmente da 50 allievi può così contare su tre docenti qualificati, un'assistente volontaria e una psicologa disponibile periodicamente. In questo primo periodo dell'anno abbiamo potuto constatare che gli allievi, guidati in modo più sistematico dai docenti, si dedicano più volentieri allo studio ottenendo risultati abbastanza positivi, e anche il comportamento dei soggetti più difficili ha subìto già un lieve miglioramento. Proseguendo su questa linea abbiamo fiducia che il quadro complessivo migliorerà ancora offrendo a parecchie famiglie un sostegno efficace per l'educazione e l'istruzione dei loro figli. L'orario del doposcuola è dalle 14,30 alle 16,45 per tutti e dalle 17 alle 18 per chi necessita di una permanenza prolungata anche per motivi familiari. Il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ci permette di coprire la spesa del nuovo docente assunto, mentre il nostro contributo serve per retribuire la psicologa. Ringraziamo la Fondazione per averci permesso di potenziare questo prezioso servizio educativo. Tel. 0131/861855, Fax 0131/881574; E-mail: segreteriasg@fma-ipi.it.
Direttrice Suor Maria Antonietta Marchese
Al Marconi una lezione sugli etruschi
Nell’ambito degli incontri organizzati dalla società italiana per la protezione dei beni culturali si è svolta al Marconi una lezione via web sulla civiltà etrusca tenuta dalle esperte Simona Rafanelli, direttore del museo archeologico ”Isidoro Falchi” di Vetulonia e Debora Rossi, direttore del museo della civiltà etrusca “Enrico Pellegrini” e del museo all’aperto Alberto Manzi di Pitigliano. Gli scavi effettuati da Falchi nel territorio di Poggio alla Guardia, tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, portarono alla luce le tombe a pozzetto, così chiamate per la tipica forma, caratterizzata da pietre infisse nel terreno e disposte in modo circolare, dette appunto circoli. Come spiega la professoressa Rafanelli, grazie al contatto con la civiltà greca, gli Etruschi compirono un salto culturale importante, passando dalla cremazione e arrivando all’inumazione. Questo rito si attestò prima nel sud del territorio etrusco (Vetulonia), per diffondersi più tardi nell’area nord verso Volterra. I corredi funebri erano per tutti, a prescindere da età, genere e classe sociale dei defunti; tra i vari oggetti ricordiamo: infusi, collane, fermacapelli, piccoli tridenti, statuette di gnomi e scimmiette, figure di sirene, calderoni in bronzo, stoffe e monili. È inoltre interessante osservare che le tombe non erano singole, ma familiari: ciò ricorda le cappelle dei cimiteri moderni. Le uniche eccezioni erano le tombe dei sovrani o delle sovrane, sepolti da soli e circondati da cavalli e carri per simboleggiare la loro ricchezza ed il loro potere. Falchi scoprì anche le tombe a tumulo, molto simili a quelle della civiltà micenea e costituiscono probabilmente l’evoluzione naturale della tomba a circolo: esse prevedevano uno sviluppo verticale con vere e proprie stanze in cui venivano deposti i corpi. La prof.ssa Rossi cita come esempi la Tomba del Diavolino o la Tomba della Petriera (entrambe a Vetulonia). Quest’ultima ha addirittura due piani, frutto del lavoro di artigiani probabilmente siriani che lavoravano con una pietra tenera simile al tufo, il sassoforte; poiché la fragilità del materiale rischiava di far crollare la tomba essa fu in un secondo momento restaurata e venne aggiunto il secondo piano. Nel medesimo sito sono stati rinvenuti molti oggetti che confermano l’influenza orientale, come collane e statuette di donne dalle fattezze asiatiche. Poco distante da Vetulonia, a Marsiliana d’Albegna (GR), si ritrovano invece i circoli. La città si sviluppò durante l’occupazione spagnola dell’Italia: Filippo II di Spagna fece dono della tenuta di Marsiliana a Cosimo I de’ Medici, il quale la rese fiorente dal punto di vista economico e culturale. In questo territorio, grazie a don Tommaso, nobile appassionato di archeologia, iniziarono i primi scavi che portarono al ritrovamento delle tombe a circolo. È quindi evidente l’influenza di Vetulonia sulle aeree circostanti: sono presenti infatti anche importanti corredi funebri, tra cui un pettine d’avorio e un alfabetario, che simboleggia la parità presente tra uomo e donna nell’antica civiltà etrusca, e che ci ha permesso anche di scoprire alcune curiosità sul complesso sistema linguistico etrusco: l’assenza della vocale “o”, l’incapacità di pronunciare la “b” e la conseguente sostituzione con la “p”. Meritano di essere menzionati, infine, i siti di Cerveteri, nel Lazio, che rappresentano l’evoluzione e la fusione di tombe a circolo e a tumulo. Luoghi come i siti archeologici e i musei dell’Etruria sono patrimoni culturali inestimabili, i fondamenti della nostra civiltà: è necessario conservarli, conoscerli e studiarli per il bene dell’umanità intera. Dimenticare è uccidere la cultura, è uccidere l’umanità.
Lucrezia Teti, I.I.S. G. Marconi Tortona – 2ªAR Amministrazione Finanza e Marketing
Al liceo Peano progetti contro il bullismo
Lunedì 7 febbraio il Liceo "G. Peano" ha aderito all'attività proposta dal Derthona Basket in occasione della giornata mondiale contro il bullismo e cyberbullismo e del Safer Internet Day. Gli studenti di alcune classi, come indicato dal "Call to action per dire STOP al bullismo", hanno scattato alcune foto alle loro mani che mostrano la scritta "STOP" e hanno pubblicato sui social indicati dal Derthona Basket. L'attività è stata occasione di riflessione relativa alla tematica e stimolo per "fare squadra" per prevenire e contrastare il fenomeno. Il giorno successivo, 8 febbraio, giornata dedicata al Safer Internet Day, il Liceo ha aderito all'evento #cuoriconnessi, promosso dal Ministero dell'istruzione, dedicato alla tematica relativa alla sicurezza informatica. L'attività formativa ha coinvolto la polizia postale e alcuni autorevoli rappresentanti del panorama pedagogico italiano e il coinvolgimento è stato più sentito per la presenza di numerose testimonianze di ragazzi che hanno subito azioni di cyberbullismo online.
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