LA PAGINA DELLE SCUOLE 
A cura di Redazione Sette Giorni,  pubblicato il   11/05/2022 00:00:04 

 

30 studenti del Marconi si iscrivono all’Avis

 

Sono trenta studenti maggiorenni dei diversi indirizzi scolastici dell’istituto Marconi che hanno aderito alla campagna promozionale dell’Avis: “Diffondere la cultura del dono”. Donare il sangue è donare la vita, donare una speranza di futuro per chi si trova nell’emergenza. L’iniziativa ha preso avvio dalla collaborazione tra l’Avis, sezione tortonese, Marconi, attraverso il referente prof. Alfio Ferrari, docente di Scienze Motorie che ha coinvolto i ragazzi e raccolto le adesioni, e il Derthona Basket che si è prestato per pubblicizzare l’iniziativa e per darle visibilità. Durante tutto aprile, il Centro trasfusionale  di Tortona è stato aperto, in date e orari programmati, per consentire le donazioni e il tesseramento degli studenti del Marconi come nuovi soci, iscritti a tutti gli effetti nel sistema nazionale Avis. A ringraziamento di tale disponibilità, per incentivare la nuova campagna, a tutti i giovani donatori è stata offerta in omaggio una maglietta e la possibilità di indossarla per un evento sportivo tortonese molto atteso: l’ultima partita di campionato che il Derthona Basket ha giocato in casa. Infatti, grazie all’accordo Avis e Derthona Basket ogni donatore ha ricevuto maglietta, viaggio e biglietto in omaggio per il match del 1° maggio vinto dal Derthona con Trieste con cui la squadra si è qualificata per la prima volta ai playoff. Una tifoseria tutta per “i leoni” tortonesi, grazie alla cultura del dono.

La Redazione 

Marconews

 

Nuovo sito per la gestione del canile - Predisposto dagli studenti di informatica e finanza del Marconi

 

Oggi cercare un cane al canile, o identificarlo o sapere di che cosa ha bisogno è più semplice  grazie all’apporto di un gruppo di studenti del triennio del Marconi che hanno progettato  per la prima volta un software e un sito web preposto all’inserimento dei dati ed alla consultazione veloce, di facile fruizione, collegato al sito del comune. Ma come è venuta l’idea? Chiediamolo a loro! Ci rispondono Anna Vlad una studentessa   della quarta del Corso Amministrazione finanza e marketing, insieme a Jacopo Barboro e Alessandro Trausi  della classe 5BE accompagnati da un gruppo scelto di studenti della classe 3AE Simone Ramazzina, Zirondoli Andrea, e 5AE Davide Contardi, Jordi Gatto, Lucio Kiea Jolie, Orsi Gabriel, tutti studenti del Corso di informatica e telecomunicazioni. Ci è stata segnalata, proprio dal comune di Tortona, una criticità.  Gli addetti operavano su un data base obsoleto, non in rete, che non permetteva agilmente di visualizzare tutte le informazioni e non permetteva di creare collegamenti tra di esse. Il progetto è nato in risposta a questa esigenza. In che cosa consiste il progetto? Abbiamo creato un  sito web, connesso al relativo database già esistente ma non in rete, che contiene tutte le informazioni di cui il Canile di Tortona ha bisogno. Sarà di grande utilità per tutti gli operatori addetti del canile per rintracciare e per inserire, in tempo reale, tutte le informazioni quantitative e qualitative riferite ai cani ospitati nella struttura e di che cosa necessitano. Come avete proceduto per la realizzazione del progetto? Dopo aver trovato una piattaforma che ci permettesse di utilizzare un sito web collegato ad un database (la nostra scelta è ricaduta dopo alcuni tentativi su WIX.com), importando il vecchio data base nel nuovo sito. Abbiamo iniziato a lavorare sull’implementazione di una barra di ricerca, per permettere ai futuri utilizzatori di filtrare, selezionare e cercare i vari cani presenti nel database, inserendo, per esempio, attraverso schede pre compilate, i loro numeri di microchip, il loro sesso, il luogo di ritrovamento e la data del ritrovamento. Il sito al momento è ad uso interno, ovvero solo gli utilizzatori finali (gli addetti del canile) possono aggiungere nuove informazioni riguardo i cani. Durante la progettazione del sito,  abbiamo dato molta importanza alla “Veste grafica”, abbiamo proposto un design di interfaccia User-friendly, piacevole alla vista. Avete lavorato in team oppure vi siete suddivisi i compiti? Siamo di sezioni e corsi, addirittura anche di plessi, differenti! All’inizio non ci conoscevamo tutti! Grazie alla regia del prof. Paolo Rivalta, referente del progetto, e alla collaborazione dei proff. E. Guerra, Zittelli e M. Gentile, siamo stati aiutati ad organizzarci nelle varie fasi del lavoro che è avvenuto sia in presenza sia in videochiamata sulla piattaforma G. Suite dell’istituto. Marco Sapelli, referente informatico del comune: “Ringrazio a nome dell’amministrazione l’istituto tecnico Marconi ed i ragazzi per il lavoro svolto, intravedendo eventuali potenzialità per nuovi progetti e collaborazioni che coniughino l’utilità pubblica e il qualificato lavoro degli studenti”.

La redazione

MARCONEWS

 

Gli studenti del Marconi fra i profughi ucraini al Mater Dei

 

Sentiamo tutti i giorni  telegiornali e opinionisti parlare di guerra, pensiamo che sia vicina solo per i prezzi alle stelle del gas e della benzina, in realtà  la guerra è arrivata anche nella nostra città nel momento in cui ci apriamo alla doverosa accoglienza di tante famiglie, bambini, disabili che sono scappati con poco o nulla e che hanno bisogno di tutto. Tenerci informati sui social non basta! Abbiamo colto l’occasione di incontrare “di persona” non solo chi vive questa spaventosa situazione ma anche chi, prevenendo i tempi lunghi delle istituzioni, si è attivato subito, creando una rete di solidarietà efficace. Qualcosa di “miracoloso” che ci sembra doveroso raccontare ai tortonesi e soprattutto ai ragazzi della nostra età. “La carità non serra le porte” diceva don Orione, non è un caso infatti che il centro orionino si distingua per generosità nell’ospitare. Abbiamo intervistato la signora Armanda, una volontaria che si occupa di organizzare la prima accoglienza. Ci ha fornito innanzitutto alcuni dati relativi al numero delle presenze non solo al centro Mater Dei, ma anche all’asilo nido “Sacro cuore” e alla casa “Paterno” di Tortona: sono circa 50 persone, in gran parte donne con bambini di età compresa tra l’anno e i 13 anni, un gruppo di diversamente abili provenienti da Leopoli e, tra questi, alcuni non vedenti. La volontaria, parlando a nome di don Fabio Cerasa e di tutti gli orionini impegnati nella prima accoglienza, coordinati dal rettore don Renzo Vanoi, opera nel gestire la quotidianità di queste persone, spiegandoci che l’intento è quello di inserirli al meglio all’interno della comunità cittadina facendo loro conoscere luoghi, strade ed attività commerciali utili e li supportano aiutandoli a mantenere molte delle abitudini che avevano nel Paese da cui provengono. Viene data loro, ad esempio, la possibilità di cucinarsi i pasti secondo le tradizioni e le ricette ucraine. I bambini più piccoli sono introdotti un poco alla volta nella scuola dell’infanzia e quelli in età scolare, seguono con la didattica a distanza, l’attività proposta dalle loro maestre, rimaste in Ucraina. E’ molto forte l’esigenza di rimanere uniti, di pregare e cantare insieme, di ricordare chi è rimasto in patria per combattere o semplicemente perché non era in grado di scappare. Molte sono le associazioni tortonesi che collaborano con il Centro Mater Dei, diversi giovani volontari si occupano di allietare le serate con intrattenimenti musicali, visione di film o di cartoni animati per i più piccoli, assecondando anche gusti e proposte delle stesse famiglie. La Caritas di Tortona contribuisce con la preparazione di cibi e bevande. Ci colpisce scoprire che diverse iniziative di  solidarietà sono state messe in atto anche da esercizi commerciali della zona: per esempio, il Mcdonald's di Tortona offre due pasti a settimana; l’Outlet di Serravalle Scrivia ha messo a disposizione alcuni buoni spesa da utilizzare in svariati negozi. La chiacchierata con la signora Armanda ci ha sorpreso positivamente nel constatare quanto è forte e contagiosa la solidarietà, tuttavia è stato l’incontro successivo che ci ha emozionati e profondamente colpiti: Antonina, una giovane mamma ucraina di 5 bambini, sempre con il sorriso sul volto, ha voluto comunicare con noi, nonostante le difficoltà linguistiche, senza fretta e senza riserve. Con un inglese molto semplice, ci ha detto di essere un'ingegnere idraulico e di avere abbandonato la carriera per fare, attualmente, la mamma a tempo pieno. Fino a poco tempo fa viveva in campagna, in una città vicina a Kiev. La loro fuga è iniziata il 24 febbraio quando hanno sentito elicotteri e aerei sorvolare i cieli, le prime bombe troppo vicine a loro. Il primo riparo è stato un sotterraneo. Un’organizzazione locale ha aiutato Antonina, con i suoi 5 figli ed altre persone, a salire su un treno per fuggire lontani dai bombardamenti e dalla guerra. Il pensiero più grande è stato, ovviamente, per suo marito che è rimasto in Ucraina a combattere in difesa della sua città e per gli animali della loro fattoria che ora sono senza cibo e acqua. “Che cosa vuoi dire ai ragazzi tortonesi?”, abbiamo chiesto ad Antonina, lei ci ha detto con un italiano forte e chiaro: “Grazie a tutti!”. Siamo andati via carichi di emozioni. Quest’intervista ci ha fatto capire da vicino che cos’è la paura, cosa significa dover scappare abbandonando tutto e tutti per un motivo incomprensibile agli occhi del mondo. Ci ha colpito quel sorriso sempre aperto e quella gentilezza nel ringraziare. Abbiamo imparato che la solidarietà non è una parola semplice e scontata ma il suo significato deve essere ricco di azioni, fatti ed opere. Forza ragazzi... è ora di rimboccarsi le maniche!

Merolli Giorgia, 2ªAS.

Liceo scientifico, opzione “scienze applicate”

I.I.S. Marconi Tortona

 

In gita nella bella Mantova

 

Finalmente si può tornare in gita! I ragazzi cominciano a recuperare una socialità molto ridimensionata da due anni di pandemia ed è come una nuova scoperta. La prima uscita didattica del Liceo Peano è stata a Mantova per le classi terze A e B dello scientifico. Nella città dei Gonzaga abbiamo visitato le due residenze utilizzate dai duchi fino alla metà del '700: Palazzo Te e Palazzo Ducale. Palazzo Te è sostanzialmente la copia rinascimentale di una villa romana, in origine circondata dalle acque del quarto lago della città; fu scelto dal duca come residenza per i momenti di meritato ozio dagli affari di Stato. Palazzo Ducale, invece, era il centro di potere della famiglia Gonzaga, collocato all’interno delle mura cittadine. Visitando questi due palazzi colpisce sicuramente l'imponenza delle architetture, la bellezza degli affreschi e dei giardini, così come la ricchezza delle decorazioni che così come ora un tempo dovevano stupire gli ospiti alla corte dei Gonzaga. Quello che però ci ha sorpreso in particolare è stato l'evidente tentativo dei signori di Mantova di lasciare un segno indelebile nella storia delle città italiane: questo sforzo artistico che, rendendo la città di Mantova così bella, ha di fatto reso la famiglia immortale, non solo nei fatti, ma anche tramite le opere che sono sopravvissute a loro. Quanti luoghi e quanti racconti hanno arricchito il nostro bagaglio culturale! Abbiamo sempre pensato che uscire dai muri della classe insieme ai professori e ai propri compagni potesse essere un modo proficuo per insegnare ai ragazzi e poter quindi far apprezzare le bellezze culturali del nostro Paese. Inoltre, in compagnia, il divertimento non può mai venire a mancare, e sono proprio questi i momenti che andranno a formare ricordi preziosi, dove, tra una risata e l’altra, si inizia a respirare aria di ritrovata libertà.

Iacopo Deagatone 

e Alice Ferrari

 3ªA scientifico

 

Il capitano CC Lavigna al Santachiara

 

Si sono concluse le lezioni di “Educazione alla Cittadinanza” ad opera dell’Arma dei Carabinieri presso l’istituto Santachiara. Il capitano Domenico Lavigna, Comandante della Compagnia di Tortona, ha svolto in prima persona il ciclo di interventi educativi, dedicando a ogni classe un tempo ampio, nel corso del quale ha potuto dialogare in modo efficace sui temi della prevenzione dell’abuso di alcool e stupefacenti, del bullismo e cyberbullismo, della violenza di genere e molto altro. La metodologia innovativa con la quale il Capitano ha condotto l’incontro ha consentito ai ragazzi di partecipare attivamente, tanto che in alcuni casi la lezione è proseguita oltre i tempi stabiliti, proprio per dare modo agli studenti di esprimere tutte le loro domande. “Quella dell’Arma è una presenza preziosa e indispensabile per la nostra scuola - afferma la direttrice, Cristina Montagnoli - perché contribuisce a costruire senso civico e rispetto per le istituzioni, dando inoltre evidenza alle molteplici attività che i Carabinieri svolgono quotidianamente a favore della popolazione e della sicurezza comune. Abbiamo bisogno che i giovani imparino a rivolgersi con fiducia alle Forze dell’Ordine, anche solo per un buon consiglio!”. Le lezioni, iniziate a ottobre scorso, sono proseguite fino alla fine di aprile con cadenza regolare e hanno coinvolto tutte le classi dei Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale. L’istituto Santachiara esprime sincera riconoscenza all’Arma dei Carabinieri, per l’attenta collaborazione e la vicinanza alla sua comunità.

 

Tortona B ai giochi sportivi studenteschi

 

Al Coppi il 26 aprile scorso si sono tenuti i Giochi sportivi studenteschi. Erano presenti molte scuole tra cui il Comprensivo Tortona B (Patri, Villaromagnano), con alunni impegnati in discipline diverse. Prima gara quella degli 80hs dove Matilde Agus è arrivata prima e Mario Cantalupo quinto, successivamente hanno gareggiato le ragazze per gli 80m e Carmen Gesualdi è arrivata seconda, mentre Matteo Ravazzano purtroppo ha concluso la gara con un brutto infortunio. Nel salto in lungo Beatrice Bondone è arrivata quarta e Luca Canegallo primo. Nel salto in alto Silvia Canape Poko e Gabriel Stefanescu si sono classificati primi, nel lancio del vortex Elisa Bellingeri si è posizionata seconda, Kevin Shahini terzo. Nei 1.000m maschili e femminili secondi Paolo Canape Raogo e Benedetta Zini. Si è ben difesa con un ottimo risultato la staffetta 4x100 femminile, protagoniste Matilde Agus, Silvia Canape Poko, Beatrice Bondone e Carmen Gesualdi arrivate prime. Per i primi classificati le gare continueranno martedì 3 maggio al campo di atletica leggera in Alessandria.

Carmen Gesualdi e 

Silvia Canape Poko