Andrà in scena al teatro Civico sabato 18 marzo, alle ore 21, l’opera di Giacomo Puccini “Madama Butterfly”, tragedia giapponese in tre atti presentata dalla compagnia lirica Tenuta Cravina e diretta dal maestro Umberto Battegazzore, per ricordare i cento anni del tenore tortonese Giuseppe Campora. Lo spettacolo è a cura dell’associazione Lyricum di Alessandria e gode del contributo di Fondazione Cr Alessandria con il sostegno di Fondazione Slala, Alexala, Fai Giovani delegazione di Tortona ed il patrocinio del comune. Prenotazione e acquisto biglietti presso il teatro Civico allo 0131/864488. Per ricordare la figura e l’attività canora del nostro concittadino Giuseppe Campora, tenore di fama mondiale di cui ricorrono nel 2023 i cento anni della nascita, ne tracciamo una breve biografia su notizie tratte dal volume “Storia della musica di Tortona e del Tortonese” di Umberto Battegazzore stampato presso la Litocoop nel 2003. Giuseppe Campora nasce a Tortona il 30 settembre 1923. Nel 1943 partecipa ad un’esibizione canora per dilettanti al cinema Garibaldi a Tortona e viene notato dal baritono Emilio Gherardini di cui divenne allievo dal 1944 al ’45. Fino al 1949 studiò con il maestro Magenta di Genova e poi divenne allievo del maestro Schiavone a Milano. Debutta nel 1949 al teatro Lirico di Bari in Bohème. Il 13 settembre canta al teatro del Giglio di Lucca per la commemorazione di Giacomo Puccini e il 19 nel Tabarro, direttore Gianandrea Gavazzeni. Canta al Maggio Musicale Fiorentino in Didone ed Enea, a Lecce nella Traviata, a Rimini nella Lucia di Lammermoor e nel Rigoletto, a Genova in Tosca, a Firenze in Bohème. Nel 1951 si esibisce al Conservatorio di Milano con Anselmo Colzani e, con la sua bella voce, diranno i critici ”piena di freschezza e di fervore interpretativo”, si impone definitivamente con le rappresentazioni di Adriana Lecouvreur di Cilea a Roma e al Teatro alla Scala di Milano. Nel 1952 è all’Arena di Verona nella Traviata accanto a Maria Callas, la quale entusiasta delle sue doti volle cantare con lui anche nella Gioconda. Nel ’54 canta al Teatro alla Scala di Milano nell’Adriana Lecouvreur con Renata Tebaldi e nello stesso anno nell’Eugenio Onieghin. Dopo alcune stagioni in America Latina il 20 gennaio 1955 debutta al Metropolitan di New York nel ruolo di Rodolfo nella Bohème divenendo membro primario della compagnia. Nelle successive due stagioni si esibì con le compagnie liriche di New Orleans, Miami, San Francisco, Montreal e Toronto. Cantò molte volte con Renata Tebaldi in tutto il mondo, compreso più volte al Metropolitan. La voce di Campora è stata utilizzata anche in due film per il personaggio di Radames nell’Aida (1953) e di Pinkerton in Madama Butterfly (1955). Sono 46 le opere in repertorio e 13 i brani religiosi fra cui due di Lorenzo Perosi. Significativa, come dice Battegazzore nel suo libro, l’interpretazione della Resurrezione di Cristo del 1957 al Teatro alla Scala e nella cattedrale di Tortona a fianco tra gli altri di Marcella Pobbe sotto la direzione di Franco Caracciolo. Nel 1998 il comune di Tortona gli ha conferito il premio “Grosso d’Oro” alla carriera. Giuseppe Campora che ha portato la tradizione del bel canto italiano nel mondo, dopo aver vissuto per molto tempo in America, si ritirò nella sua natia Tortona e vi morì il 5 dicembre 2004.
|