
Fabrizio Longa, tortonese noto per essere stato presidente del Pst di Rivalta, difeso dall’avvocato Fabrizio de’ Sanna, è stato assolto perchè il fatto non sussiste dal tribunale di Milano. Le accuse erano pesanti: concorso nella bancarotta documentale e patrimoniale della Italtrading, società milanese per vendita gas del gruppo Geifin che fallì nel 2016, con un buco di 200 milioni e per fatture false per 53 milioni. L’inchiesta scoppiò con grandissimo fragore in città a metà settembre del 2018, un’era fa verrebbe da dire, perchè Longa fu posto agli arresti domiciliari, revocati pochi mesi dopo, assieme ad un altro noto concittadino, il commercialista Dante Davio, all’epoca presidente della Fondazione Cr Tortona, anch’egli liberato dopo pochi mesi. L’inevitabile ritardo dovuto alla pandemia ed alle lungaggini di un processo di simile portata con sei imputati, tutti non tortonesi, ha prolungato il processo fino a quest’anno quando il tribunale ha assolto tutti gli imputati con la formula perchè il fatto non sussiste o perchè il fatto non costituisce reato. Le indagini della Guardia di Finanza si concentrarono subito sul presidente della società che, secondo l’accusa, avrebbe speso con le carte di credito ad essa intestate circa 4 milioni e 900 mila euro in viaggi, gioielli e profumi. Le indagini proseguono e si scopre, secondo le accuse dei pm milanesi, un giro di fatture false per 53 milioni che sarebbero state fatte dalla Libera Energia spa, a favore della Italtrading; i 53 milioni sarebbero poi tornati di fatto in possesso della Italtrading a danno dei creditori. E qui entra in campo Fabrizio Longa, che è stato amministratore delegato della Geifin spa, gruppo energetico italiano, dal 2010 al 2015 proprio gli anni in cui queste fatture vennero emesse. Tra le cariche ricoperte da Longa la vicepresidenza della Samso spa, amministratore delegato della Italcogim Reti spa e membro del consiglio d’amministrazione di Egea, Ente gestione energia e ambiente. Come si evince dalla sentenza i fatti a lui contestati non sussistono. Dante Davio, invece, venne coinvolto nella vicenda perché membro del collegio sindacale sia di Italtrading che di Geifin, anch’essa fallita con l’accusa di non aver vigilato: Davio è uscito dal processo con il rito abbreviato.