Sono ormai trascorsi 4 mesi dalle elezioni che hanno riconfermato Federico Chiodi alla guida della città per altri 5 anni. Ma per ora sono trascorsi invano. L’unico obiettivo raggiunto fino ad ora, e ci mancherebbe altro, è quello della composizione della giunta. Come noto è questo il primo problema che il sindaco ha dovuto affrontare: i voti hanno premiato Fi che è il primo partito in città, a scapito di FdI che si aspettava un risultato più consistente, e qui sono nati i primi problemi.
L’organigramma già predisposto ante voto è saltato, gli uomini di Pareti hanno chiesto più spazio, e lo hanno ottenuto. Ma i fratelli non volevano cedere, ed hanno cominciato a fare richieste su richieste. Quella più importante il ritorno di Galvani in giunta, poi stoppato anche – pare – per interposizione del vice sindaco Calore, ormai il vero “padrone” del partito. Così per qualche mese la giunta è rimasta priva di un assessore, per poi giungere alla scelta più logica, il ritorno di Bonetti. Per far posto a Galvani si è addirittura ritornati al capo di gabinetto, escamotage già visto a palazzo comunale, sia con la destra che con la sinistra. Nomina giunta il 15 ottobre a 4 mesi dalle elezioni, ma non sono ancora chiare le competenze ed i compiti. E poi si è ancora in attesa del nuovo segretario comunale: per ora è giunta solo la decisione di declassare il comune. In tutto ciò la politica amministrativa è ferma. Stanno andando avanti i programmi della precedente amministrazione, ma nulla di nuovo è stato fatto, né sono state gettate le basi perché si faccia a breve. Insomma tutto fermo. Ma anche l’opposizione non è pervenuta. Avete notizia di qualche iniziativa della minoranza, divisa in Pd e liste civiche? In questi mesi sul territorio, a parte qualche gazebo nei pressi del mercato del sabato, l’unica presenza è stata la Festa dell’Unità, in tono decisamente minore, che è passata sostanzialmente sotto silenzio. Per il resto nulla, non un’iniziativa, neppure in consiglio comunale ove, addirittura, in alcuni casi la minoranza (quando presente) si è alleata con la maggioranza. Non una proposta, non una richiesta di chiarimento sulla vicenda del quinto assessore nominato in ritardo o su quella del capo di gabinetto. Insomma nessuna nuova, né buona né cattiva. E speriamo che, al contrario di tanti animali, con l’arrivo dell’autunno non si vada in letargo, ma al contrario si abbia un risveglio. La città ne ha bisogno.
© riproduzione riservata