Poche settimane fa scrivemmo di una lettera che il presidente del Consorzio servizi rifiuti Angelo Ravera inviò ai sindaci serviti dalla società 5 Valli Servizi nonché al presidente della società, Paolo Caviglia. In essa, per sommi capi, si rimarcava il fatto che la 5 Valli era inadempiente per alcuni aspetti e che il progetto predisposto nel 2021 doveva terminare entro lo scorso 30 ottobre e la rendicontazione doveva aversi entro il 30 novembre prossimo. La lettera concludeva “si intende conoscere entro il 31 ottobre, lo stato di avanzamento e le reali prospettive di attuazione, nei tempi fissati, di quanto stabilito dal contratto di affidamento, come da proroga citata”.
A quanto risulta non c’è stata alcuna risposta, a tal punto che lunedì 11 novembre Ravera ha inviato una nuova lettera, richiamando alla precedente. In questa seconda missiva si evidenzia “lo stato di forte preoccupazione per l’assenza di risposte in merito allo stato d’avanzamento e alle reali prospettive di attuazione di quanto stabilito dal contratto di affidamento con termine prorogato al 7 settembre 2025 e dal progetto “le 5 Valli si differenziano” finanziato dalla Regione la quale ha chiesto, pochi giorni fa, la rendicontazione finale del contributo concesso, con scadenza 30 novembre”. Ravera evidenzia che solo il comune di Volpedo per mano della sua sindaca Elisa Giardini ha reagito a questa lettera. Dagli altri, società e sindaci dei comuni interessati, “non ci sono state reazioni in merito alla situazione prospettata, che sta mettendo in seria discussione i termini dell’affidamento medesimo”. La lettera prosegue: “analogamente non si hanno aggiornamenti sulla procedura di composizione negoziata autorizzata dall’assemblea dei soci il 19 settembre scorso. La procedura stessa, è bene sottolineare, presuppone la constatazione e la consapevolezza che la società versa in condizioni di squilibrio patrimoniale e/o economico – finanziario, ancorché con prospettive di risanamento dell’impresa”. Ravera auspica che i sindaci si riuniscano in assemblea e discutano di questi problemi affinché emergano le “risposte attese e adottando le iniziative conseguenziali e idonee a consentire a questo consorzio di garantire, ai medesimi comuni soci, la regolarità del sevizio”. Infine il presidente del Csr chiede una risposta a due lettere, dell’ottobre dello scorso anno e del marzo di quest’anno, sul problema del centro di raccolta di Costa Vescovato, per il quale è stato concesso il contributo. Il comune, come noto, richiede il pagamento dell’affitto del capannone, pare mai versato. Vedremo come andrà a finire e se il nuovo presidente del consorzio, Giorgio Rivabella, appena nominato, continuerà su questa strada.