Che pare non accolga le proposte avanzate dai due comuni
Come aveva anticipato la scorsa settimana, lunedì 18 novembre, il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato una ventina di file contenenti tutti gli elaborati predisposti per la valutazione di impatto ambientale relativo al quadruplicamento ferroviario Tortona-Voghera. Quasi tutti gli allegati sono molto tecnici e di non facile interpretazione, anche per gli addetti ai lavori. Il primo dato che spicca, è quello della scadenza per la presentazione delle osservazioni al 18 dicembre prossimo, ovvero un mese dopo la pubblicazione, ma, in alcuni casi, entro 15 giorni.
Insomma si tratta di una vera e propria corsa che, soprattutto le amministrazioni interessate di Pontecurone e Tortona dovranno iniziare in questi giorni. Auspichiamo che una spiegazione venga data anche ai semplici cittadini attraverso un incontro pubblico, anche unitario se possibile. Comunque ad un primo sommario esame non pare che Rfi abbia accolto le proposte già avanzate in più occasioni. Ad esempio tra le entità più penalizzate vi è sicuramente la Stamplast di Pontecurone. In un documento si legge: “L’entità del coinvolgimento del piazzale della Società Stamplast S.r.l. è tale da interessare delle aree attualmente identificabili come destinate allo stoccaggio di materiali, ma non preclude i percorsi interni di transito dei mezzi, per cui si ritiene che sussistano i presupposti affinché l’operatività dell’impianto sia preservata. Al riguardo, gli ingombri della sede ferroviaria sono stati oggetto di uno specifico studio di ottimizzazione, al fine di minimizzare gli impatti sulle aree di proprietà dell’azienda”. Per quanto riguarda, sempre Pontecurone non è stata accettata la proposta per salvaguardare l’area cimiteriale “In tale contesto è stata analizzata la possibilità di prevedere un tracciato alternativo a quello presentato in Pfte, con sviluppo in variante per circa 5km rispetto al sedime ferroviario esistente e passaggio fra la autostrada A21 ed il cimitero di Pontecurone con notevole consumo di suolo e frammentazione del territorio. Tale tracciato alternativo ha in primo luogo evidenziato l’interferenza con le fasce di rispetto di normativa sia autostradali che cimiteriali. Inoltre, è risultato anche interferente con la rampa del cavalcavia della S.P. 93 sull’Autostrada A21. Non potendo per le ragioni idrauliche sopra esposte prevedere sottoattraversamenti della rampa anzidetta, questo ha portato a prevedere un attraversamento in quota (circa 20m sul piano campagna) che al fine di rispettare i franchi stradali di normativa, mantenendo il cavalcaferrovia autostradale in essere, necessita della realizzazione di un viadotto di circa 2km. Tale estensione del viadotto si è resa necessaria anche per l’attraversamento delle ampie aree potenzialmente inondabili associate alle piene del torrente Curone di cui sopra. In questa configurazione del tracciato, inoltre, il torrente Curone risulta attraversato in un tratto fluviale caratterizzato da deflussi di piena di maggiore entità.” Anche tutte le osservazioni presentate dal comune tortonese non sono state accolte. Insomma, gli uffici tecnici devono controllare e relazionare gli ammnistatori per presentare il prima possibile le osservazioni, sentendo anche la cittadinanza direttamente coinvolta.