“Il piano di opere pubbliche da 42 milioni di euro è coperto. E’ esagerata la preoccupazione dell’opposizione. La giunta è granitica”

Intervista al vicesindaco Daniele Calore

A pochi mesi dalle nomine abbiamo avvicinato gli assessori del comune di Tortona. E’ la volta del vicesindaco Daniele Calore. 

Per lei è un incarico nuovo: si è subito ambientato? “Diciamo che è un incarico non nuovo per me, tranne nella delega al bilancio, in quanto avevo già ricoperto la carica di assessore alle partecipate. Il fattore novità è l’incarico di vicesindaco che mi ha ulteriormente responsabilizzato e fatto sì che dedicassi ancora più tempo al comune e meno alla mia attività professionale. Ho dovuto quindi ricalibrare esigenze e priorità. Per quanto riguarda la delega al bilancio, grazie anche al supporto delle notevoli professionalità che lavorano nel settore, dopo una quindicina di giorni avevo già il quadro completo della situazione e sapevo quali fossero le priorità sulle quali intervenire”. Alcune deleghe sono di grande importanza ed impegno. Cosa è stato fatto in questi primi mesi? “Per quanto riguarda il bilancio, credo sia stato fatto un ottimo lavoro in poco tempo: effettuate diverse variazioni di bilancio in quattro mesi destinando più di 1.200.000 euro dell’avanzo di amministrazione nella manutenzione delle strade, degli immobili comunali, in servizi ai cittadini, per manifestazioni, per riqualificare la sala polifunzionale e implementare la videosorveglianza, oltre a iniziative minori volte a tamponare esigenze nuove segnalate dai cittadini che si sono presentate in questo nuovo mandato”.

Può anticipare alcune iniziative che sono in cantiere?  “Le mie deleghe sono di vitale importanza per un’amministrazione. Decidere dove allocare le risorse, come reperirle, trattare con i comuni soci di una nostra partecipata mi impone una certa prudenza nei ragionamenti e nelle dichiarazioni. Posso sicuramente dire che ho approntato un’attenta analisi dei costi di tutti i servizi comunali e dei nostri centri di spesa, rafforzando il controllo di gestione. Ho notato da subito che la spesa pubblica dell’ente aveva un trend in aumento e laddove è possibile vogliamo attuare una spending review oculata. Per quanto riguarda le partecipate ho constatato che quasi tutte sono in buona salute, fatto che non può che far piacere, ma credo che almeno quelle che controlliamo direttamente debbano pensare meno agli utili d’impresa e un po’ di più ai servizi che danno ai nostri cittadini. È un progetto ambizioso, me ne rendo conto, ma voglio aprire un confronto per fare in modo che si possa reinvestire direttamente nei servizi erogati una parte di questi utili, a favore dei cittadini”.

In consiglio comunale l’opposizione ha criticato l’ottimismo sui conti del comune, rimarcando la diminuzione degli introiti derivati da oneri d’urbanizzazione e chiedendo come si intenderà finanziare le opere pubbliche nei prossimi anni. Come replica? “Il nostro non è solo ottimismo (che comunque non guasta mai!) ma è anche una considerazione che deriva da alcuni fatti: le entrate derivate da oneri negli anni precedenti rappresentano una eccezione, frutto dell’approvazione del nuovo piano regolatore generale che, anche per questo, l’amministrazione precedente aveva perseguito con grande determinazione. In precedenza il nostro comune aveva sempre avuto entrate più contenute, nell’ordine di alcune centinaia di migliaia di euro ed è prevedibile che nei prossimi anni si vada verso una normalizzazione. Per questo, come detto, bisogna sempre avere una attenta gestione della spesa e in fase di programmazione tenere presente che non potremo più contare su eccezionali flussi d’entrata in questo ambito, almeno per un po’. Ma attenzione, va subito chiarito un punto importante: il piano delle opere pubbliche da 42 milioni di euro previsto fino al 2026 è già coperto, restano cioè da realizzare circa 29 milioni di lavori per i quali abbiamo le coperture, derivanti sia dagli oneri incassati in questi anni, sia da altre fonti di finanziamento come il Pnrr, i fondi del Terzo Valico o quelli di Sviluppo Europeo, per citare le principali. Direi quindi, pur rispettando le opinioni di parte dell’opposizione, che ad essere esagerato non è il nostro ottimismo ma la loro preoccupazione”. 

Un assessore lavora bene se vi è armonia in giunta: così è? “La giunta è granitica, tutti sono coscienti della missione che abbiamo e lavoriamo nella stessa direzione senza personalismi. Il clima è ottimo e mi permetta di dire che anche con i consiglieri comunali di maggioranza vi è piena collaborazione e sintonia”.