Dimissionari il coordinatore Eugenio Rizzi e tutti i volontari tortonesi!
Il direttivo tortonese della Lilt, Lega Italiana per la Lotta al Tumore, si è dimesso dopo un estenuante braccio di ferro con la delegazione provinciale di Alessandria che, a sorpresa, ha dirottato altrove i soldi che i volontari tortonesi avevano raccolto e che erano destinati all’acquisto di un apparecchio per la spirometria globale + diffusione, idoneo quindi non solo ad effettuare le analisi spirometriche di base, ma anche lo screening relativo al tumore polmonare, che Lilt Tortona aveva già deciso di effettuare grazie al nuovo apparecchio ed alla disponibilità del dott. Rizzi, pneumologo, da anni referente Lilt per Tortona, impegnato in prima persona nella raccolta fondi e – non da ultimo – risorsa fondamentale per la realizzazione dello screening in progetto in quanto dichiaratamente intenzionato a dedicare gratuitamente la sua opera volontaria a quello scopo. In particolare, la delegazione Lilt di Tortona, in coordinamento con quella provinciale, da oltre dieci anni lavora a un ambizioso progetto di potenziamento dei servizi di prevenzione dei tumori…
Il tutto sempre in pieno accordo con la sede provinciale di Alessandria. Sono stati anni di duro impegno e lavoro da parte di centinaia di volontari del Tortonese, non solo soci e volontari Lilt, ma anche volontari di altre associazioni e semplici cittadini, coordinati attraverso la consulta comunale del comune, che ha permesso di beneficiare dell’aiuto di decine di persone impegnate in altre associazioni. Grazie all’apporto di tutti quei volontari e di numerosi sponsor, fra i quali banche e aziende, e soprattutto attraverso una serie di iniziative culminate in due concerti a pagamento seguiti complessivamente da oltre 5.000 persone, sono stati raccolti più fondi di quelli che servono per completare il progetto. A questo punto l’amara sorpresa: dopo aver già acquistato il primo dei due strumenti diagnostici principali attraverso i quali attuare iniziative di prevenzione e screening, un videodermatoscopio del costo di circa 30.000 euro che oggi è già a disposizione dei volontari presso la Lilt di Tortona, rimaneva da acquistare lo spirometro in grado di effettuare test di spirometria globale + diffusione… La stessa presidente della sede provinciale, in vista di un possibile intervento alternativo di finanziamento da parte dei Lions, aveva inviato all’Associazione una relazione/richiesta dove è chiaramente evidenziato che a fronte di “Entrate da raccolta fondi Lions coinvolti e sussidio Lcif pari a 29.168,89, ci fossero uscite pari a 29.168,89 per l’acquisto fra l’altro di spirometro da 24.4000 €”. Esattamente il prezzo dell’apparecchiatura pubblicizzata fin dal primo intervento pubblico. Nulla quindi lasciava presagire che, dopo che è saltato il previsto contributo da parte dei Lions, la sede provinciale, pur avendo in cassa una cifra pubblicamente ottenuta per questo specifico scopo, decidesse di cassare l’investimento autorizzando solo l’acquisto di uno spirometro semplice al posto di quello previsto e pubblicizzato… A questo punto, nonostante la delegazione Lilt di Tortona in un’assemblea abbia approvato un ordine del giorno in cui si ribadisce che “Lo spirometro richiesto dallo specialista pneumologo non può essere di tipo semplice perché permette di rilevare solo problemi a carico delle vie aeree e quindi non è strumento utile per la prevenzione oncologica” la sede di Alessandria ha ribadito di non essere intenzionata ad autorizzare l’acquisto, cagionando le dimissioni per il momento non formalizzate dei consiglieri tortonesi e in particolare del dott. Eugenio Rizzi, e del prof. Carlo Buscaglia… La sede tortonese, ovviamente, dopo il successo dei primi due stava organizzando un terzo concerto – sempre in accordo con Alessandria – che avrebbe alimentato con ogni probabilità attraverso la raccolta di altri fondi tutti i progetti e magari parte di quelli di Alessandria o Casale Monferrato. È un evidente danno d’immagine per Lilt e per i volontari tortonesi che ci hanno messo la faccia, e un immaginabile cospicuo danno economico per l’Associazione. Si attendono ulteriori sviluppi, dopo una sollecitazione alla direzione nazionale dell’Associazione, ma il timore è che quei soldi, magari in buona fede contando sul contributo poi mancato dei Lions, siano stati già spesi per altre cause, e la popolazione tortonese “scippata” senza troppe spiegazioni del suo progetto di prevenzione oncologica. Speriamo che in qualche modo Tortona possa riappropriarsi dei fondi che aveva raccolto per meglio tutelare la salute dei suoi cittadini
Il coordinatore, dott. Eugenio Rizzi, ed i volontari dimissionari della sezione Lilt di Tortona
La risposta della sede provinciale
A stretto giro di posta è giunta la risposta della Lilt provinciale per bocca del presidente Aldo Alpa: “Le delegazioni non hanno autonomia patrimonale, raccolgono fondi, fanno proposte ma alla fine chi decide è il direttivo provinciale che lavora su un bilancio unico”. Il problema riguarda 38mila euro raccolti con la serata dei Nomadi “15.000 sono stati spesi per un dermatoscopio portatile e 30 mila per un ecografo portatile da destinare alla Breast Unit tortonese nella disponibilità dei dottori Millo e Santoro. Il resto che rimane sarà utilizzato per l’acquisto di sonde aggiuntive per l’ecografo. I volontari avrebbero voluto che la cifra fosse destinata all’acquisto di uno spirometra a diffusione, strumento che però non è utilizzabile nello screening e nella prevenzione. Il direttivo ha quindi bocciato la proposta pregando di indicare una seconda destinazione opportuna. Abbiamo trovato una chiusura totale verso altre ipotesi di acquisto. Abbiamo chiesto ad un professore un parere che ci ha confermato la correttezza della nostra valutazione”. L’attività della Lilt comunque prosegue con la mappatura dei nei una volta la settimana, mercoledì mattina al distretto.