Luca Zerba Pagella: “Le farmacie indispensabili presidi sanitari” 

Intervista al presidente provinciale Federfarma

Ad inizio anno abbiamo voluto avvicinare il dottor Luca Zerba Pagella, presidente provinciale di Federfarma, per fare il punto dell’attività delle farmacie della provincia. A metà dicembre si è svolta l’assemblea nazionale della vostra associazione, ha portato a risultati? Sì, abbiamo votato ed approvato la bozza della nuova convenzione, scaduta ormai da 26 anni. Si è trattato sicuramente di un passaggio storico per la nostra categoria, dopo anni di battaglie sindacali, per rimettere la farmacia al centro del servizio sanitario nazionale e darle sostenibilità economica.

Finalmente dopo l’incredibile servizio dato alla cittadinanza nel terribile periodo pandemico, le varie sperimentazioni della cosiddetta “farmacia dei servizi” e da ultima la nuova remunerazione del farmaco mutuabile, il governo sta siglando questo accordo, che metterà a regime e istituzionalizzerà il nuovo modello della farmacia italiana, che si pone all’avanguardia in Europa, come centro polifunzionale, erogatore di servizi di prossimità, tra ospedale e territorio. Ovvero? La convenzione ferma dal 1998, nata in un periodo storico lontano, non aveva più alcun senso. In quegli anni, infatti, le farmacie, ancora legate alla mera distribuzione del farmaco e non ancorate all’atto professionale, erano completamente diverse, senza la distribuzione diretta, senza i servizi e la distribuzione per conto. Il riconoscimento del ruolo della farmacia assume una notevole importanza, se consideriamo che parallelamente anche la legge di bilancio ha autorizzato il finanziamento di 25,3 milioni di euro, della sperimentazione dei servizi in farmacia anche per il 2025.  A questo riguardo, vorrei ricordare che la nostra provincia si è particolarmente distinta nell’ambito delle sperimentazioni regionali della cosiddetta “farmacia dei servizi”, che si sono succedute nel corso degli anni. Da sempre leader regionali nell’ambito delle vaccinazioni Covid, antinfluenzali e nello screening del colon retto, le farmacie della nostra provincia con i dati aggiornati ad ottobre ‘24, confermano il numero esorbitante di vaccinazioni inoculate e si sono dimostrate virtuose anche nel non facile progetto di screening regionale di telemedicina che è iniziato nel maggio 2024.

Ci puoi dare qualche dato? Volentieri, anche perché sono molto significativi. Per quanto riguarda i tamponi Covid nei primi 10 mesi dello scorso anno in provincia ne sono stati effettuati 9.141, per un totale dal 2021 di 760.948, preceduti solamente dalle farmacie torinesi, ovvero 1,82 tamponi ogni mille abitanti. Per quanto riguarda i vaccini Covid sempre dal 2021 ne abbiano inoculato 54.304, pari a 130,10 ogni mille abitanti. In questo caso siamo stati superati solamente dalle farmacie della provincia di Asti, ma siamo abbondantemente sopra la media regionale che è di 100,10 ogni mille abitanti. Buonissimi risultati anche per i vaccini antinfluenzali: al 22 ottobre sono stati inoculati 2.608 vaccini, di cui solamente 229 a pagamento con una media di 33,41 vaccini ogni 1.000 abitanti, la più alta in regione. Sono anche molto felice di rendere noto che a fine settembre 2024 le farmacie della provincia hanno consegnato 17.382 kit per lo screening del colon retto. Ed anche in questo caso la media è di 94,93 kit ogni 1.000 abitanti. Ci paiono risultati molto lusinghieri. Lo sono, ma vorrei aggiungere anche un ultimo dato che riguarda la telemedicina. Alla data del 22 ottobre abbiamo effettuato 309 prestazioni con l’holter pressorio e 767 con l’holter cardiaco. Vorrei, quindi, far giungere il mio ringraziamento alle colleghe e ai colleghi, che nei più disparati angoli della nostra provincia, si sono prodigati nei momenti dell’emergenza Covid e in questi anni poi, tra mille difficoltà, per portare avanti tutti i progetti, magari in situazioni di disagio, dovute alle difficili condizioni di ruralità, ma sempre con un grande impegno, in un’ottica di visione e di futuro, per dimostrare ai politici l’utilità e l’insostituibilità, di un sistema farmaceutico capillare e di altissima organizzazione professionale.  Oggi, come in un sogno, l’immagine della farmacia è totalmente cambiata, le istituzioni e i cittadini, ci vedono come un servizio pubblico, incardinato nel sistema sanitario nazionale, che in questo difficile momento storico, caratterizzato da innumerevoli problemi economici, trova nella farmacia un utile presidio, per garantire ai cittadini un facile accesso all‘assistenza. Concludo augurando a tutti un felice e sereno 2025.