Porta a Porta di 5 Valli: modificato il piano industriale

Nei comuni senza servizio resta la prossimità e iva aumentata al 22%

Martedì 7 gennaio si è tenuta l’assemblea di 5 Valli Servizi che aveva all’ordine del giorno la modifica del piano industriale del progetto redatto da Gestione Ambiente nell’agosto del 2020. Il punto principale è la modifica del piano che prevedeva il Porta a Porta in quasi tutti i comuni serviti dalla società di Monleale, ripristinando il servizio di prossimità con cambio dei cassonetti che saranno muniti di accesso controllato per l’applicazione della tariffa puntuale. Più precisamente i comuni di Monleale, Cerreto Grue, Sarezzano, Casalnoceto e Villalvernia, oltre ad altri comuni del Novese, rimarranno con l’attuale servizio di Porta a Porta e, ove possibile, la società provvederà ad integrare le postazioni di prossimità con i bidoni ad accesso controllato acquistati con i fondi Pnrr.

I comuni di Volpedo, Garbagna, Fabbrica Curone, San Sebastiano Curone, Brignano Frascata, Sant’Agata Fossili, Costa Vescovato, Montemarzino, Pozzol Groppo, Gremiasco, Montegioco, Avolasca, Montacuto, Momperone, Paderna, Dernice, Berzano, Volpeglino, Casasco e Castellania Coppi avranno il servizio di raccolta rifiuti di prossimità come è attualmente, ma con nuovi cassonetti. Grazie ai fondi Pnrr, quando andranno a buon fine, saranno sostituiti gli attuali cassonetti con quelli dotati di “accesso elettronico o meccanico e di sistemi di misura del secco conferito al fine di procedere all’applicazione della tariffa puntuale”. In pratica questi comuni non avranno il Porta a Porta ma saranno dotati di cassonetti simili a quelli presenti nel centro storico di Tortona. L’ordine di distribuzione dei nuovi cassonetti rispetterà il numero degli abitanti in ordine decrescente e sarà quindi come quello da noi elencato più sopra. Secondo il nuovo piano, predisposto dalla cooperativa di Alba Erica (acronimo per Educazione, ricerca, informazione, comunicazione e ambiente) alcune prestazioni andranno dismesse o modificate, adottando soluzioni condivise con l’amministrazione comunale. Secondo le prime indicazioni i cassonetti con badge o chiave serviranno per carta e plastica mentre il secco avrà cassonetti “con apertura elettronica e misura del volume conferito e potranno essere dotati di sensore volumetrico per misurare il grado di riempimento”. Infine il nuovo piano industriale prevede che per l’applicazione della tariffa puntuale “saranno adottati sistemi di misura del volume conferito e nei comuni serviti dall’attuale Porta a Porta si integreranno i sacchetti con antenne Rfid o similari”. Ultima notizia: per i comuni senza il Porta a Porta l’Iva aumenterà al 22%.