La pagina di Castelnuovo Scrivia – Edizione del 17.1.25

Un’eccellenza italiana nel mondo: i Fratelli Patricola in tv

I Fratelli Patricola sono conosciuti in tutto il mondo per i loro clarinetti e oboe. E di questa meravigliosa eccellenza italiana nel mondo se n’è occupata anche la trasmissione “L’ora solare” condotta da Paola Saluzzi, andata in onda lo scorso 12 gennaio alle ore 12,20.

Da sinistra Paola Saluzzi, la conduttrice del programma “L’ora solare”, Angelo ed Erica Patricola

Ed è la stessa Erica Patricola a raccontarci com’è avvenuto tutto ciò: “Siamo stati contattati direttamente dalla redazione di TV2000 che, avendo sentito parlare della qualità dei nostri strumenti, ma soprattutto del legame che unisce la nostra famiglia, si è dimostrata fin da subito entusiasta di poter realizzare una puntata del programma ‘L’ora solare’, condotto da Paola Saluzzi, a noi dedicata”. A rappresentare la famiglia Patricola sono stati Angelo ed Erica, padre e figlia, rispettivamente la seconda e la terza generazione. Questa eccellenza italiana prosegue il suo tour in tutto il mondo, anche in questo inizio 2025: giusto per seguirli, in questo weekend li possiamo trovare nel nord della Francia a Caudry, a fine gennaio tappa in Ungheria, a Budapest e a metà febbraio si volerà in Texas, a San Antonio.

Helenio Pasquali

Un caro ricordo di “Guido luce”

Il 28 dicembre scorso ci ha lasciato Guido Sacco (di 75 anni), tecnico dell’Enel, ma poi ingegnere ed anche inventore di alcuni innovativi metodi di trasmissione di energia ed onde elettromagnetiche (aveva scritto persino un divulgativo manuale di elettricità). Soprattutto, però, mi è doveroso ricordarne i meriti umani e morali. Ormai in pensione da alcuni anni, lo si poteva incontrare facilmente per le vie del paese, sempre pronto a salutare cordialmente un amico, o a fare una battuta o a fermarsi per una breve chiacchierata, prendendo proprio spunto dagli interessi e dal lavoro svolto dal suo interlocutore. Uomo pensoso (talvolta fin troppo), ma anche gioviale, disponibile ed amico sincero.

Avendo maturato in passato anche un’esperienza politica, seguiva con grande interesse la cronaca amministrativa locale e gli avvenimenti nazionali, cogliendo spesso lati oscuri o deboli della nostra società. Amava osservare la realtà e riflettere su di essa, spesso con amara ironia e con lucido realismo. Mi capitava anche di incontrarlo in parrocchia, per una preghiera nel silenzio e per accendere una candela per qualche suo familiare (del resto non perdeva occasione di compiacersi dei successi della figlia Silvia). In questi momenti rivelava forse il suo lato più dolce e sereno. Non amava i riflettori, neppure quelli del bar o di pubbliche cerimonie. Sono poi testimone di generosi aiuti ad amici in difficoltà, custoditi nel silenzio dell’amicizia. Ogni tanto ricevevo qualche suo messaggio su WhatsApp: con spunti di riflessione o notizie curiose. Ecco uno degli ultimi ricevuti. “I filosofi vendono i loro insegnamenti come gli osti il vino, molti dei quali annacquando, adulterando, imbrogliando sulle misure”! Mi mancheranno i suoi incontri per strada, durante le sue lunghe passeggiate, improntati sempre a sostenere amicizia e conforto umano; ma non mancherà un ricordo nella preghiera.  

R.C. Delconte

Il casualismo viaggia in tutta Europa

Numerosi i visitatori in Castello durante le festività natalizie per il “Memorial Emilio Ghibaudi” che ogni anno riunisce i tanti artisti che fanno parte del movimento del Casualismo, accompagnati per l’occasione dalle note di alcuni musicisti del Conservatorio di Alessandria.

Grande soddisfazione anche per un insolito gemellaggio con la Svezia come spiega lo stesso Pietro Ghibaudi, presidente del movimento: “Abbiamo sottoscritto questa convenzione che permette al Casualismo di essere conosciuto a livello internazionale come promulgazione della bellezza artistica e non solo del nostro territorio in Europa”. A sottoscrivere questo protocollo sono stati il presidente David Event in rappresentanza della Svezia, Davide Azzalin per l’Italia, Pietro Ghibaudi, presidente del Casualismo, l’amministratore Rino Mastarone e Roberto Bottone, segretario del gemellaggio.

Helenio Pasquali

Un bel gesto nel ricordo di Giovanni Sacchi

Le famiglie Sacchi e Verga hanno voluto ricordare il caro Giovanni Sacchi, recentemente scomparso, devolvendo all’associazione “Franca Cassola Pasquali” la somma di 210 euro.

A che punto siamo? Anno nuovo vecchi problemi irrisolti – Riceviamo e pubblichiamo

Nel consiglio comunale del 10 dicembre, la giunta ha portato in votazione il documento unico semplificato. Sarebbe il libro delle promesse mantenute e non, legate al programma amministrativo che la maggioranza ha  presentato il giorno delle elezioni due anni e mezzo fa. Il documento è diviso in missioni. Nel 2023, il totale generale, la somma  delle spese per missione, risulta in passivo di 1.896.588,37. Risultano a nostro parere alcune missioni critiche, che illustreremo ritenendole rappresentative. Cimitero. Le esondazioni del Rio Calvenza dal 2016 in poi ne fanno una vittima del tessuto urbano insieme a case private e parte della zona industriale. La struttura del cimitero devastata, e non solo la zona “antica” che anzi mostra una notevole resistenza, ma anche la zona nuova con colombari e cappelle con crepe e spostamenti dei manufatti che rendono pericolante parti della struttura. Non esiste un nuovo Piano Regolatore del cimitero comunale aggiornato (di legge dovrebbe essere aggiornato ogni 5 anni) e l’ultimo è del 2016. Per il resto la cittadinanza si lamenta di ricevere indicazioni poco chiare su quali siano le regole di gestione del cimitero: sepolture ”random”, zone del cimitero transennate, colombari smantellati non in sicurezza, mancanza di colombari per affrontare nuove esigenze. Sono 4 anni che si cercano i titoli di possesso delle cappelle, quando l’ordinanza del sindaco poneva un limite temporale di 90 giorni (qualcuno ha controllato). Esiste una mappa chiara e possibilmente definitiva della situazione (come possesso) delle cappelle e dei loculi? Perchè non è stato aggiornato il piano regolatore cimiteriale? Torrente Scrivia. Ancora più critica è la situazione del torrente Scrivia e parco dello Scrivia. Le lungaggini a detta del sindaco su come e in che modo impiegare il finanziamento della Regione hanno portato ad un ritardo di 4 anni sull’inizio lavori, nel frattempo i danni, dovuti alle piene succedutesi, hanno amplificato l’erosione delle sponde. Come è già accaduto per altri lavori gestiti da questa amministrazione, i soldi stanziati non sono più sufficienti per terminare i lavori. Dopo 4 anni, il progetto è stato rimpinguato con un ulteriore finanziamento, a detta del sindaco, di altri 900.000 euro, ma ad oggi nessun cantiere in corso. Palestra scolastica. La palestra è parte integrante della scuola, come dice l’oggetto delle delibere relative per una scuola inclusiva, innovativa e sostenibile. Basti pensare al fatto che la costruzione più semplice si è forse dimostrata la più problematica, per tentare di riprodurre un manufatto del 1972 con gli stessi problemi, infatti dopo un temporale, di quelli che ormai sono di routine (esempio l’8 giugno), la palestra si è allagata almeno una volta e forse altre 2. Il sindaco ha risposto “si prende uno straccio e si asciuga”. Oltre a questo il progettista o chi per esso si è dimenticato dell’eliminazione delle barriere architettoniche, che devono essere considerate di legge. La spesa è stata prevista in un secondo momento dopo suggerimento. L’inclusività a parole e non nei fatti. Museo. Settembre 2024 dopo 10 anni e innumerevoli interventi, nel Dup 2025-2027 ancora un investimento di 400.000 euro nel 2023 divenuto di 360.000 euro nel 2024. Dieci anni di propaganda e zero risultati, anche se sono fermamente convinto che questa non sia assolutamente una priorità. Lo è sicuramente per il sindaco e la giunta, vista la foga con cui si infiammano a difenderla, ma come mai dopo 10 anni di amministrazione non si è visto ancora nulla? Ed infine una piccola chicca: la risistemazione e/o il rifacimento dello stemma comunale a pavimento sulla piazza ai piedi dell’arengo, costo dell’appalto 12.373 euro. Data l’importanza del manufatto e la sua esposizione, la leggerezza, nel senso di leggero, con cui è stato affidato l’appalto, per ben due volte con un risultato a dir poco, pessimo senza alcuna spiegazione… che  la terza volta sia quella buona? Piccolo esempio che insieme a quelli illustrati in itinere dimostrano quanto il sindaco e la giunta si impegnano a gestire in modo “accorto, assennato, avveduto, cauto, lungimirante, previdente, prudente e saggio” le tasse, versate dai cittadini all’ente comunale per migliorare la vita dei cittadini. Il documento presentato da sindaco e giunta non solo non affronta i problemi dei due anni di bilancio negativo, ma non affronta il problema di 1 milione e 800.000 euro di residui passivi che sopravanzano le somme stanziate per le missioni. Si continua ad ignorare i problemi e a spingere gli investimenti sul museo. Le priorità di qualcuno prima dei problemi di tutti?

Consigliere comunale Giovanni Ferrari