Cronaca del Tortonese – Edizione del 24.1.25

Gragnolati presidente Unione Terre Alte

Svolta, finalmente, ai vertici dell’Unione Terre Alte, ove Vincenzo Caprile era da tempo dimissionario. Lo stallo era dovuto al fatto che i cinque comuni che avevano fondato l’Unione, tutti della val Borbera, avevano il diritto di scegliere il presidente e 4 dei 5 componenti la giunta.

Diplomazia e buon senso hanno fatto sì che nell’ultimo consiglio dell’Unione si sia modificato lo statuto, trovando l’accordo sui nomi da eleggere. E così Michele Gragnolati, sindaco di Avolasca, è il nuovo presidente, che sarà coadiuvato da Ilaria Tinello, primo cittadino di Roccaforte Ligure quale vice, Roberta Daglio, primo cittadino di Cabella, Alessandro Davico, sindaco di Brignano Frascata e da Ferruccio Ansaldi, assessore di San Sebastiano Curone.

Garbagna – Sant’Isidoro: il dibattito in consiglio comunale

Nell’ultimo consiglio comunale del 27 dicembre a Garbagna si è discusso della chiesetta di Sant’Isidoro, tempietto che sorge all’ingresso del paese, e che ha bisogno di immediati interventi di restauro conservativo. La precedente amministrazione comunale, dopo una lunga trattativa, aveva ottenuto dalla curia la donazione della chiesa. L’attuale amministrazione Ravera vorrebbe sapere come procedere, se andare avanti con la donazione o rifiutare. Prende subito la parola il consigliere Gardella che si dichiara contrario “in quanto la curia ha i fondi per gestire i restauri”.

La vice sindaco Carolina Torre, che era consigliere anche nella precedente amministrazione, ricorda che il passaggio della chiesa era stato votato negli anni scorsi ma che solo a giugno è arrivato il placet definitivo dei beni culturali. Ora il primo ostacolo sarebbe il costo dell’atto perchè il notaio contattato dall’amministrazione ha chiesto 2.800 euro che il sindaco considera eccessivi. Ravera ha dichiarato che bisogna scindere il lato sentimentale dal lato dell’amministrazione e da quest’ultimo risulta che occorre farsi carico di una struttura pericolante, sulla “quale è necessario fare tutta una serie di interventi: ma a fronte di che cosa?”. Gardella ribadisce la sua contrarietà e suggerisce, comunque, di trasformare la chiesetta una volta sconsacrata, in un punto di appoggio come sede della pro loco o come ufficio del turismo, ma il sindaco ricorda che non vi è possibilità di parcheggio ed è posta in un luogo scomodo da raggiungere a piedi. Il consiglio si orienta così a cercare i pareri dei garbagnoli perchè “la chiesa è un simbolo della storia del paese”. L’assessore Toncini ricorda che l’orientamento del parroco era di abbattere la struttura se restava a carico della curia. Fortunatamente prende la parola il consigliere Fossati che ricorda come la chiesetta era stata costruita con molta fatica dagli avi e che l’impegno economico è sicuramente esorbitante però “i nostri vecchi avevano messo soldi ed hanno sopportato più sacrifici per costruirla”. Dello stesso parere anche la consigliera Maura Forlino: “prima di prendere una decisione sarà bene sentire il parere dei compaesani” anche perchè “fondamentalmente c’è solo il tetto da riparare”, ricordando che abbisogna di manutenzione anche il prezioso organo della parrocchiale. Insomma con circa 20 mila euro la chiesetta potrebbe “rimanere su”. Il consiglio quindi decide di sentire la volontà popolare (come?). Come giornale suggeriamo anche di contattare la Fondazione Cr Tortona e la Fondazione Cr Alessandria che, in questo campo, sono molto sensibili e potrebbero finanziare, a costo zero per l’amministrazione, i lavori di restauro.  Di seguito qualche notizia storica sulla chiesetta a cura di Elisabetta Remotti. L’oratorio campestre dedicato a “Sant’Isidoro agricola” si trova all’ingresso del borgo, sulla provinciale proveniente da Tortona ed è purtroppo abbandonato da anni e bisognoso di attenzione. Fu costruito probabilmente nella seconda metà del 1700, infatti le prime notizie desunte dall’archivio parrocchiale risalgono al 1746 con l’autentica della reliquia, custodita “in piccola teca in argento dorato” che veniva esposta nella chiesa parrocchiale e nelle altre cappelle campestri in occasione della celebrazione delle messe per invocare la pioggia. Nei decreti della visita pastorale del 20 agosto 1787 si ordina di costruire un muro per riparare la chiesa dal confinante rio Garbagnola e nella successiva visita pastorale la si descrive così: “sotto il titolo di S. Isidoro agricola, da questo borgo distante un quarto di miglio di patronato di questa comunità, ha un altare con pietra consacrata e intatti i sigilli delle reliquie, è senza balaustra e senza reddito”. Nel 1874 l’arciprete Simonetti chiede al comune un contributo per la riparazione dell’oratorio che versa in gravi condizioni ma il comune glielo nega. Si procede finalmente con i lavori nel 1894 e le spese saranno sostenute dalla popolazione garbagnola. Nel registro degli “oblatori” sono riportati i nomi di tutti coloro che con denaro, materiale e giornate di lavoro contribuirono alla sistemazione dell’edificio. L’ultimo importante intervento risale al 1983 finanziato da Giacomo Isidoro Repetti. La piccola chiesetta ha all’interno l’altare in buone condizioni, alcune sedie e una tela moderna raffigurante il santo Sant’Isidoro è una delle molte cappelle campestri della parrocchia di Garbagna espressioni di una cultura contadina che univa il lavoro alla preghiera, ed è deplorevole che queste testimonianze di storia e di fede si perdano e con esse si dimentichino la fatica e i sacrifici di coloro che le costruirono.

PONTECURONE

Il no del Comitato spontaneo al quadruplicamento

Giovedì 16 gennaio presso la Soams si sono ritrovate circa 120 persone all’assemblea informativa indetta dal Comitato spontaneo a tutela del territorio di Pontecurone. Vari e articolati sono stati gli interventi dei componenti del Comitato, dei partecipanti e di alcuni consiglieri comunali di minoranza. Il sindaco e nessun consigliere di maggioranza era presente, nonostante i ripetuti inviti. Unanime è stata la posizione del Comitato, dei consiglieri di minoranza, della popolazione nel ribadire la ferma richiesta di spostamento della linea ferroviaria al di fuori del paese. Tutti hanno ribadito le posizioni espresse in sede di dibattito pubblico del 25 ottobre 2022 e con mozione unanime del consiglio comunale del 22 novembre dello stesso anno peraltro recepita da RFI nella relazione conclusiva. Il Comitato oltre a ribadire la richiesta di spostamento procederà ad una raccolta firme da inoltrare al sindaco affinché si faccia portatore e garante di un’unica e collettiva osservazione alle ferrovie, cioè chiedere lo spostamento della linea al di fuori del paese.

Comitato spontaneo a tutela del territorio di Pontecurone

Assemblea per la rotonda

Lo striscione comparso giovedì ad opera di anonimi stanchi di aspettare troppi mesi la realizzazione della rotonda

Accogliendo l’invito del sindaco D’Amico i tecnici della provincia incontreranno i cittadini pontecuronesi per spiegare i problemi relativi alla costruzione della rotonda sulla statale all’uscita verso Voghera, fermi da mesi. L’incontro è fissato per le 18 di giovedì 30 in sala polifunzionale.

Finanziamenti regionali

La Regione ha finanziato 115 comuni piemontesi per una spesa di 6 milioni di euro per effettuare interventi contro il dissesto idrogeologico. Per la nostra provincia sono stati individuati 18 progetti per un totale di 665 mila euro. Tra questi vengono finanziati l’opera di consolidamento e drenaggio del cimitero nella parte adiacente alla strada nel comune di Berzano per 38 mila euro ed il ripristino e messa in sicurezza della viabilità della strada del Poggio nel comune di Casasco per 26 mila euro.

Castellar Guidobono – Impianto semaforico

Come gli automobilisti usi a percorrere le provinciali 99 per Casalnoceto e 100 per la val Curone hanno già notato da alcuni mesi in corso Roma del paese è stato installato un impianto semaforico. Solo a metà gennaio, però, è stata adottata l’ordinanza che prevede il segnale verde sempre acceso su corso Roma e quindi sulla provinciale 99 che diventa rosso, tramite sensore, solamente quando una vettura scende dalla val Curone. L’ordinanza prevede anche che i veicoli dall’adiacente piazza Vittorio Veneto possano uscire solamente sulla provinciale per la val Curone. Sarebbe auspicabile, inoltre, che l’amministrazione eliminasse parte del cordolo che delimita la piazza in corrispondenza della curva e del peso pubblico.

Medici di famiglia

La mancanza di medici di famiglia è ormai cronica, e non è nemmeno recente e, soprattutto, era ampiamente prevedibile a tal punto che noi ne scrivemmo tre anni fa. Fino al 16 febbraio, salvo ingresso anticipato del titolare oltre ai dottori Dusio e Canegallo ed alle dottoresse Franchini e Berutti, già da tempo in attività, vi è la dottoressa Nicoletta Mazzurco che riceve a San Sebastiano Curone il lunedì, martedì e giovedì dalle 15 alle 18,30; a Garbagna il mercoledì dalle 9 alle 10 e con lo stesso orario il venerdì a Brignano Frascata.

Nuovi contenitori per Raee

Gestione Ambiente continua la sua campagna posizionando altri contenitori per i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in alcuni comuni del Tortonese. I contenitori possono ricevere piccoli rifiuti elettrici come telefonini, smartwatch, sigarette elettroniche e telecomandi. In questi giorni sono stati posizionati nuovi contenitori a Isola Sant’Antonio in piazza Tartara, Molino dei Torti in piazza Caduti per la Patria 7 (dietro il municipio) ed a Carezzano in via del municipio (dietro la chiesa). 

PSA: nuovo caso a Isola Sant’Antonio

Al 19 gennaio il totale dei cinghiali positivi sale a quota 1.731: 1.048 in Liguria e 683 in Piemonte. I nuovi casi in Regione si sono verificati a Isola Sant’Antonio e Mombaruzzo. Stabili a 9 i focolai registrati negli allevamenti suinicoli.