Settimana difficile per i ragazzi in bianconero. Le due sconfitte di strettissima misura subite con Reggio Emilia in campionato ed a Wurzburg in Champions League, entrambe arrivate nei secondi finali, hanno infatti lasciato un forte senso di rammarico all’interno dell’ambiente, come ha detto coach De Raffaele nel post partita in Germania, ma certamente anche una grande voglia di riscatto unita alla rabbia per le leggerezze e gli errori commessi, sempre e solo riguardanti i dettagli su cui il coach livornese, ormai da settimane, continua a focalizzare la sua attenzione. “Dobbiamo tornare a lavorare per migliorare questo aspetto, una volta di più. Il basket è fatto di dettagli e questi fanno la differenza” ha spiegato il capo allenatore bianconero nel post gara di Coppa – e con la prossima avversaria in campionato, Trieste (sabato, ore 20,30), non si può più sbagliare se non si vuole perdere il treno playoff all’interno di una classifica corta e di una stagione molto combattuta. La sfida con Trieste è infatti un altro spareggio playoff alla stregua di quello della scorsa giornata con Reggio Emilia.

Un coach cosa dice ai suoi ragazzi dopo due sconfitte come quelle con Reggio e Wurzburg? “La delusione si supera con il fatto che si giocano tante partite in poco tempo per cui non c’è proprio la possibilità di piangersi addosso ma solo di analizzare gli errori, cercando di essere positivi ma soprattutto uniti e continuando a lavorare. Non ho formule magiche se non tenere la testa alta e il gruppo unito. Si parla comunque di partite giocate sempre con grande presenza, arrivate ad un nulla dal vincerle. Sui finali punto a punto, che alcune volte ci hanno sorriso ma la maggior parte delle volte non l’hanno fatto, c’è un insieme di fattori che incidono: è una carenza di vissuto comune, qualche volta è mancanza di leadership, altre di sfortuna e altre ancora di poca lucidità nel sapere cosa non si deve fare in alcuni momenti. Perché non è soltanto ciò che si deve fare, ma anche, appunto, non si deve fare”. Che impressione ti ha fatto Trieste all’andata? “Soprattutto a casa loro, bisogna capire il ritmo e contenerli nell’uno-contro-uno, questi saranno elementi fondamentali per noi, perché Trieste è una squadra che gioca molto in campo aperto, molto di iniziativa. Sotto questo aspetto dovremo essere bravi nel reclutare le energie fisiche e mentali per impattare questo tipo di basket”. La classifica è corta e la stagione combattutissima. Sentite la pressione di dover vincere questa gara a tutti i costi? “La classifica è cortissima, ma non sentiamo la pressione di vincere a tutti i costi; abbiamo una partita ogni tre giorni, dobbiamo viverle una per volta, sapendo che sono tutte gare importanti con scontri più o meno diretti rispetto agli obiettivi”.

Trieste. Settima a quota 20 lunghezze, la squadra guidata dal coach americano classe ’82 Jamion Christian ha lo stesso identico record dei Leoni (10 vittorie, 7 sconfitte) è 8ª per punti segnati (86 di media) e nella top 5 del campionato per rimbalzi (3ª a 39 di media) e assist (5ª a 17). Quattro gli uomini in doppia cifra: gli esterni Markel Brown, il miglior realizzatore della squadra a quota 16,5 di media conditi da 4,2 rimbalzi ed il 42% da tre, Denzel Valentine (oltre 16 di media, 4,7 rimbalzi e anche 4 assist a match) che è anche il migliore del campionato per recuperi (1,8) e 1° anche nelle palle perse (3,8) e l’ex di giornata Colbey Ross (15) miglior assistman del gruppo (4,6). A quota 13 di media ad allacciata di scarpe anche l’ala Jarrod Uthoff che dà il suo meglio in prossimità del ferro essendo il miglior rimbalzista (7) della squadra ed anche il secondo miglior stoppatore della Serie A con 1,5 a gara. Numeri importanti anche per i lunghi Jeff Brooks (9,2 e 6,5 rimbalzi con il 73% dal campo) e Jayce Johnson (6,6 rimbalzi a gara). La truppa italiana è formata da Ruzzier, Campogrande, Candussi, Bossi e Deangeli.
Precedenti. Due i precedenti a Trieste in Serie A: sconfitta 88-57 stagione ’21/’22 e vittoria 60-88 ’22/’23. All’andata sconfitta 82-85.
Davide Maruffo
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