Gabriele Fornasari: “L’ospedale di Tortona secondo a nessuno per professionalità”

Intervista al responsabile di Otorinolaringoiatria

Gabriele Fornasari da anni è il responsabile del reparto di Otorinolaringoiatria che un tempo aveva sede nel nostro ospedale. Lo abbiamo avvicinato per un’intervista.

Dottore intanto spieghiamo ai lettori quali servizi riuscite a dare in questo momento presso l’ospedale cittadino e con quali forze. Gentilissimo la ringrazio, questa domanda mi permette di spiegare come vengono erogati i servizi di Otorinolaringoiatria (Orl) sul territorio Asl. Dal 2015 circa la direzione Orl è unificata ed il lavoro viene equamente distribuito nell’ambito territoriale al fine di fornire diagnosi e terapia su tutti gli ospedali in maniera omogenea. Questo può accadere per la grande capacità di integrazione e di condivisione delle problematiche da parte del personale medico e paramedico. Per tornare alla domanda su questo ospedale, il cittadino trova come negli altri presidi risposta all’urgenza tramite Pronto Soccorso/Dea, ambulatori attrezzati per la diagnostica di primo e secondo livello, ricovero per l’urgenza, spazio di degenza per la chirurgia di elezione e di urgenza. Lo sforzo che ho profuso negli ultimi anni mi ha permesso di trovare fondi necessari per l’acquisto delle attrezzature che costituiscono il problema centrale per l’erogazione di servizi di qualità omogenea su tutti i presidi che dirigo. Rimane un segreto personale come si riesca a reperire tanta generosità; a questo proposito anticipo con soddisfazione che si aprirà molto presto un servizio di diagnostica di secondo livello per i bimbi dell’Asl. L’ospedale cittadino eroga servizi di qualità, questi servizi si integrano poi con le risorse degli altri nostri presidi e per ultimo seguono il percorso di norma verso hub e/o centri altamente specializzati. Non nego le difficoltà quotidiane per reperire personale che faccia fronte all’aumento delle diagnostiche e delle possibilità chirurgiche, solo in parte compensato dalla riduzione dei tempi di ricovero, ma la magia che ogni cosa si realizzi rappresenta l’orgoglio dell’ospedale della città.

Ed ora un po’ di numeri perché sappiamo che pure sotto traccia il suo reparto sta svolgendo un ottimo servizio: operazioni, visite ambulatoriali, liste di attesa, eccetera. Carissimo posso affermare con orgoglio che i numeri sono dalla nostra parte e quando dico nostra intendo di colleghi che operano su 4 presidi divisi in 3 gruppi. A questo proposito mi lasci coinvolgere il personale di sala operatoria. La nostra Asl opera su 4 presidi: Acqui Terme, Casale Monferrato, Novi Ligure e Tortona; ebbene la qualità dei blocchi operatori è ottima a partire dai 2 Hub fino ad arrivare ai 2 Presidi ma a rendere tutto questo possibile è il personale preparato, attento ai cambiamenti, disponibile a sopperire allo scarso ricambio generazionale. L’organizzazione dei blocchi operatori per interventi in urgenza e/o in elezione spetta poi alla abnegazione dei medici anestesisti. In tutto questo l’ospedale cittadino non si colloca secondo a nessuno. Vengono effettuati più di 800 interventi chirurgici e sono più di 11.000 le visite e le prestazioni ambulatoriali annuali. I numeri però non sono tutto, la qualità della diagnostica e dell’approccio chirurgico sono il vero vanto. Oltre quindi ad avere rinnovato in gran parte le attrezzature, ho spinto al massimo la voglia di aggiornamento che costituisce il motore che produce qualità. 

Di cosa va più fiero del lavoro in città e cosa migliorerebbe? Sono orgoglioso di avere contribuito come Reparto Orl a superare il periodo Covid con il raggiungimento al momento attuale dei numeri del 2019, senza tralasciare la qualità e l’aggiornamento. Queste 2 ultime cose viaggiano insieme, ed ognuno di noi, con la propria attitudine e/o il proprio ruolo ha contribuito ad aumentare qualità di diagnostica (fondamentale come screening oncologico) e rinnovamento chirurgico anche durante questo periodo. Tutto questo risulta possibile mantenendo contatti proficui al di fuori dell’Asl (ricordo di essere a capo di 2 importanti commissioni di lavoro in Regione / Gruppo Tecnico Regionale). Le garantisco che quotidianamente mi pongo la domanda su cosa sia possibile migliorare e tutti i giorni condivido nuove idee con i miei collaboratori; più difficile risulta per ovvi motivi portare avanti queste idee ma fondamentale è non perdere il coraggio di proporle. Ipotesi di miglioramento vanno da situazioni complesse come l’ingresso della chirurgia robotica dell’Asl Al sul presidio di Tortona, a situazioni più semplici come lo snellimento delle pratiche burocratiche non mediche che tanto gravano su noi medici.

Cosa chiederebbe all’Asl per fare un ulteriore salto di qualità? La ringrazio di cuore per questa domanda, vede le professionalità mediche sono a volte casualmente distribuite su Hub e Spoke. Nel rispetto delle regole la nostra Asl dovrebbe fare sua questa considerazione e proporre scambi di uomini ed idee con l’Aso di Alessandria senza che diventi un percorso a senso unico. Le professionalità presenti presso l’ospedale di Tortona non sono seconde a nessuno. Ricordarlo con iniziative alla cittadinanza già molto disturbata dai media darebbe un impulso centripeto alla sanità locale per certi versi troppo criticata. E poi iniziative di maggiore collaborazione con l’Università e quindi il recupero di specializzandi. Non ultimo portare avanti progetti pieni di orgoglio cittadino come la robotica chirurgica. Inotre coinvolgere di piu la parte amministrativa in quanto troppo lavoro a loro destinato viene svolto dalla parte medica rubando tempo prezioso al lavoro sul paziente. Insomma direi che uomini ed idee ci sono, basta far fruttare il tutto.