La pagina di Pontecurone – Edizione del 7.2.25

La rotonda infinita

Giovedì della scorsa settimana si è tenuto a Pontecurone forse il più appassionato e partecipato incontro pubblico da quando è stata aperta la sala polifunzionale che in effetti era strapiena con soli posti in piedi. L’argomento del resto era di quelli che attraggono: la situazione della rotonda all’uscita per Voghera. Al tavolo della giunta il presidente della Provincia Benzi, che pur ricoprendo questa carica da pochi mesi ci ha messo la faccia, i tecnici Bocchino e Ravarino ed il sindaco D’Amico. La notizia dell’ultima ora, giovedì scorso, era che la situazione viaria non sarebbe cambiata fino al 4 marzo quando si spera che i lavori saranno definitivamente conclusi.

Diremmo che il momento più interessante della riunione, dopo gli interventi di prammatica di Benzi e D’Amico  è stato quando la responsabile dei lavori pubblici provinciali ha fatto la storia di questo progetto. Approvato nel 2021 prevedeva una spesa di 250 mila euro oltre Iva e riguardava due strade provinciali. Poi è subentrata l’Anas perchè la statale per Voghera è stata riportata sotto dominio statale, e tutto è ricominciato. Solo il 12 agosto 2022 Anas ha dato l’ok a procedere ma nel mentre i costi erano lieviti di 90 mila euro. Nell’ottobre 2023 finalmente si va a gara e vince la ditta Selva Mercurio. L’8 aprile si ha la consegna lavori, il 14 dello stesso mese il subappalto. Poi, i lavori sono stati sospesi prima per le piogge, poi per il Tour de France che doveva obbligatoriamente transitare in paese e subito dopo sono scoppiate le grane con la società subappaltatrice, la proroga al 5 agosto e la ripresa con altra ditta a gennaio con  “definitiva” fine, a parte il fermo lavori per il maltempo, per il 3 aprile. A metà febbraio ci sarà l’apertura della semirotatoria che porterà in paese mentre si procederà con la circolazione a senso unico alternato con il semaforo probabilmente dal 12 di questo mese. E qui si sono avute le prime domande: ma avete idea che code chilometriche si formeranno con la circolazione a senso alternato? Ma avete idea di come di notte via Moro sia una pista per alta velocità? E poi dopo tanti lavori ci sono strade comunali distrutte per il continuo passaggio dei mezzi pesanti, e non possono e non devono essere in seguito aggiustate dal comune.

Sono stati fatti i nomi di via Alessandria, via Torino, e via Tortona. Hanno preso la parola De Benedetto, Bisio, Zannioni, Amadio, Paola Torti di Castelnuovo che lamenta lo stato di pericolosità della provinciale 93, con molti camion che si sono già ribaltati soprattutto nei pressi della curva della cava “non basta mettere il segnale di 30 km orari” occorre aggiustare la strada. Rino Feltri ha parlarto a nome del comitato di difesa del territorio deciso ad una class action per il pagamento dei danni alle strade ed alla alberature causati dalla deviazione del traffico in centro paese. Anhe Ernesto Nobile ha ricordato che il comune non deve rimetteci per i danni subiti dalla deviazione del traffico e questa deve essere una priorità per l’amministrazione comunale e provinciale. Boccaccini e Marinello hanno ricordato i problemi degli agricoltori con i loro mezzi pesanti sempre più grossi, Scaglia da ex sindaco più anziano ha evidenziato che il problema delle due uscite da Pontecurone verso Voghera e Tortona sono sempre state all’attenzione dell’amministrazione comunale, e che purtroppo quella verso Tortona rimarrà ancora irrisolta se comune e provincia non troveranno i finanziamenti. Qualcuno ha ricordato pure che chi verrà da Tortona verso Voghera con la nuova rotonda avrà via libera e potrà “infischiarsene” della rotonda, mentre se la si faceva più larga spostando la strada sarebbe stato costretto a rallentare. Infine Feltri ha chiesto all’amministrazione comunale un’ordinanza per vietare il passaggio dei camion in centro paese.

Celebrato San Biagio

Grande solennità e partecipazione alla celebrazione del santo patrono di Pontecurone San Biagio.

Presenti le autorità militari e civili del paese. Il sacerdote orionino don Aurelio Fusi da Torino ha concelebrato coi confratelli don Loris Giacomelli, parroco di S. Maria Assunta e San Giovanni Battista e don Carlo Marin del consiglio provinciale. Dopo la tradizionale benedizione della gola dei fedeli, c’è stata la distribuzione del famoso panettone di “San Biagio”, confezionato dalle signore volontarie della parrocchia.

Espropri Rfi: il comune chiede unità e spirito di collaborazione

Con la presente l’amministrazione comunale intende ribadire ed approfondire alcune considerazioni emerse nel corso dell’incontro del 23 gennaio riguardante le procedure di esproprio relative all’opera di quadruplicamento della tratta ferroviaria Tortona -Voghera. L’amministrazione ha sempre coinvolto le parti interessate, rappresentate dal comitato per la tutela del territorio appositamente costituitosi, e tutti i consiglieri di minoranza. Ricordiamo infatti il dibattito pubblico del 25 ottobre 2022 e la successiva delibera del consiglio comunale del 22 novembre 2022. Tale delibera, approvata all’unanimità, dava mandato al sindaco di rappresentare l’interesse e le volontà della popolazione emersi nel suddetto dibattito pubblico. Infatti numerosi sono stati gli incontri svolti con i già citati soggetti con il preciso obiettivo di rimarcare la contrarietà al tracciato inizialmente proposto da Rfi in favore di alternative più lontane dal centro abitato, in tali incontri si è sempre proceduto a discussioni che hanno sempre dato un risultato univoco circa le decisioni sugli interventi del comune nel procedimento. Ciò è avvenuto anche durante gli incontri circa l’analisi del progetto alternativo proposto da Rfi, che avrebbe previsto un viadotto sopraelevato altamente impattante. Intendiamo ricordare che l’amministrazione al pari dei cittadini e delle attività coinvolte è un soggetto al quale spetta il diritto di partecipazione al procedimento nella fase istruttoria nelle modalità e nei termini previsti dalla legge. Inoltre solo l’amministrazione in quanto ente pubblico sarà coinvolta nelle fasi decisionali più avanzate, nelle quali si potrà interloquire nuovamente con Rfi circa il progetto proposto. Ribadiamo che in momenti così particolari è necessario dimostrare unità e spirito di collaborazione. Le denigrazioni rivolte all’ente e all’attuale amministrazione così come le iniziative prese da soggetti diversi dall’amministrazione stessa certo non giovano all’obiettivo comune dello spostamento dei nuovi binari in un’area più lontana, anzi rischiano solo di creare maggiore allarmismo nella comunità. L’amministrazione continuerà con pieno spirito di collaborazione a coinvolgere anche il nuovo comitato costituitosi e i consiglieri di minoranza, auspichiamo infatti nella piena collaborazione di tutti. Ricordiamo inoltre che l’amministrazione è sempre tempestivamente informata sugli sviluppi del procedimento, pertanto verranno comunicati i relativi aggiornamenti ed organizzate dall’amministrazione nuove assemblee pubbliche al fine di informare su quanto è stato finora fatto e quanto ancora si farà. Approfittiamo per ricordare la disponibilità degli amministratori e degli uffici comunali a prestare assistenza sulle singole situazioni relative alle procedure di esproprio avviate da Rfi, inoltre presso l’ingresso del municipio è possibile trovare gli appositi moduli per porre quesiti ad Rfi circa il progetto.

L’amministrazione comunale

L’opera don Orione cede la Casa di riposo

Dopo 53 anni di gestione l’Opera Don Orione cede la gestione della casa di riposo intitolata al santo pontecuronese. E’ stata avviata, infatti, già da alcune settimane la trattativa per la cessione della casa di riposo, fondata nel 1972 e che attualmente accoglie 113 ospiti e impiega 44 dipendenti, con la cooperativa sociale Sirius Social Care che dovrebbe subentrare già dal prossimo 1º aprile e che già operava all’interno. “Si tratta di unas decisione maturata – dice don Roberto Polimeni, economo provinciale della congregazione – per assicurare la sostenibilità economica della casa di riposo, per il bene delle persone fragili che ci sono state affidate e dei lavoratori. Malgrado gli investimenti fatti negli anni i costi di gestione sono diventati per noi insostenibili. Siamo fiduciosi che questo nostro corso possa garantire la stabilità necessaria alle attività di cura e di assistenza e a tutti coloro che vivono e lavorano nella casa di riposo”. Gli orionini resteranno nella struttura per fornire assistenza spirituale a favore degli ospiti e dei dipendenti. “Pontecurone è un luogo simbolico per la nostra opera – conclude don Polimeni – qui è nato il nostro fondatore e nel solco della carità da lui tracciato continueremo ad essere al servizio di questa comunità e dei suoi cittadini”.

Il paese dai grandi viali si rinnova

Pontecurone, a cavallo tra Lombardia e Piemonte, è noto per i suoi floridi viali alberati. Le alberature di corso Togliatti, sul quale si affaccia la sede comunale, di via Allende, via Gramsci, ma anche quelle di viale Europa, e di via Genova (che quest’anno compirà un secolo!), sono una delle caratteristiche di maggior pregio della cittadina e garantiscono ombreggiamento d’estate e un panorama verde anche in pieno centro abitato. Una realtà con così tanto verde richiede attenzione e cura costanti, oltre che un monitoraggio continuo circa lo stato di salute delle essenze arboree, in particolar modo degli alberi ad alto fusto, particolarmente tenuti a far fronte ad eventuali intemperie e raffiche di vento.

Il cambiamento climatico, che stiamo vivendo negli ultimi anni, ha portato e inevitabilmente imposto al comune di Pontecurone la necessità di verificare lo stato di salute delle alberature presenti, in particolar modo quelle più datate, per poter intervenire qualora alcune di esse mostrassero segni di pericolo per la cittadinanza. In particolar modo, come già successo in precedenza in altri viali e nel parco giochi, è stata commissionata un’indagine ad un tecnico abilitato che verificasse lo stato delle alberature. Oggetto di queste indagini, effettuate pochi mesi fa, sono stati due dei viali principali: viale Europa e via Genova. Dalla relazione è emerso che in via Genova sono presenti sei tigli con livello di pericolosità “estrema”, per i quali l’amministrazione si è prontamente mossa a stanziare fondi per provvedere all’abbattimento “molto a malincuore – dichiara la vice sindaco Marialuisa Ricotti – il viale compie 100 anni nel 2025, ma l’abbattimento puntuale di queste alberature è un intervento inderogabile che serve a tutelare la sicurezza dei nostri cittadini!” Nel frattempo, anche viale Europa aveva già mostrato segni di malessere negli anni precedenti, tanto che si era ritenuto di procedere ad abbattere alcune alberature ammalorate, pur lasciando il ceppo. Ma le radici hanno progressivamente scavato nel sottosuolo sollevando l’asfalto e rendendo impraticabili i marciapiedi. Lo scenario del viale, ad oggi, vede intervallarsi ceppi cimati e tigli ancora in piedi. Di questi, il 15% rientra in classe di rischio “estrema”, il 6% in “medio/alta” e il 79% in classe “alta”. Prontamente, l’amministrazione si è attivata per cercare fondi per un intervento tanto improrogabile quanto dispendioso ed ha ottenuto da Regione Piemonte uno stanziamento di oltre 160.000 euro, a cui si aggiungeranno quasi 40.000 euro di fondi comunali. Con questi fondi l’ufficio tecnico comunale ha provveduto a progettare ed appaltare i lavori di rifacimento dell’intero viale mediante la rimozione delle alberature pericolose, il rifacimento dei marciapiedi e dell’asfalto esistente, al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini. In seguito si provvederà alla piantumazione di essenze meno invasive, che garantiranno di preservare l’immagine verde che il paese di Pontecurone porta con sé. I lavori inizieranno in primavera, non appena le temperature lo consentiranno.

Videosorveglianza

Affidata ad Enet Solutions srl la fornitura e l’installazione di nuove postazioni di videosorveglianza presso il peso pubblico, la piazzola ecologica, i portici dell’ex palazzo municipale, il parcheggio del cimitero ed una fototrappola mobile per un costo di 36.313 euro.

Impegno spesa 

La Cirfood di Reggio Emilia lo scorso settembre si è aggiudicata il servizio mensa per il biennio 2024/2026, il comune impegna ora in favore della società 69.000 euro per l’anno 2025 e 55.000 euro per il periodo 1 gennaio-31 agosto 2026.