Il Tar sull’eolico: restano i vincoli

Nuova tappa nelle vicende relative all’impianto eolico che la società 15 Più energia vuole costruire sul Giarolo. Lo scorso 13 maggio, infatti, il Tar Lazio sede di Roma si è pronunciato sul ricorso presentato dall’Associazione Nazionale Energia del Vento (Anev), associazione degli operatori del settore eolico, con la quale le aziende chiedevano l’annullamento del decreto ministeriale del 21 giugno 2024 con il quale si disciplina l’individuazione delle superfici e delle aree idonee per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili.

I ricorrenti in sostanza sostenevano che non possono essere le Regioni a stabilire la idoneità o meno di un’area per l’installazione di impianti rinnovabili. Il Tar ha accolto solo parzialmente tale ricorso: ha infatti annullato il decreto per la sua carenza di specificità dei criteri a disposizione delle Regioni per individuare le aree idonee mentre ha considerato come “logica e ragionevole” la scelta di tutelare i beni paesaggistici indicati nel codice dei beni culturali all’articolo 136 lettere C (i centri e nuclei storici) e D (bellezze panoramiche, punti di vista, belvedere) tra i quali rientrano le valli interessate dal progetto, in relazione ai quali “le implicazioni in termini di compatibilità paesaggistica all’interno dei singoli procedimenti autorizzativi dipenderanno dalle scelte qualificatorie che saranno operate dalle Regioni”. Il Comitato per il territorio delle 4 province ha accolto con favore la scelta dei giudici amministrativi di attribuire alla Regione il potere di pianificare sul tema.