Dalla relazione semestrale al Parlamento
La Dia, Direzione Investigativa Antimafia, ha consegnato ad inizio settimana al Parlamento la relazione dei primi 6 mesi del 2024 che evidenzia in particolare per la nostra zona, la presenza di attività mafiosa. Letteralmente la Dia scrive: “In provincia di Alessandria recenti inchieste hanno rivelato la presenza di sodalizi riferibili in particolar modo alla ‘ndrangheta. Si ricordano, in particolare, l’operazione “Alba Chiara”, che nel 2011 aveva evidenziato l’esistenza del locale del basso Piemonte e l’operazione “Terra di Siena-Alchemia”, che nel 2016 aveva disvelato la presenza in provincia di soggetti contigui alla ‘ndrina Raso-Gullace-Albanese. Infine, sulla scorta di quanto emerso dalla più volte citata inchiesta “Platinum-Dia”, risulta attiva, tra i comuni di Sale e Castelnuovo Scrivia, la cosca Giorgi “Boviciani” di San Luca dedita prevalentemente al narcotraffico internazionale”.

Viene poi ricordata l’operazione “Check in” compiuta il 15 luglio dello scorso anno dalla Guardia di Finanza tortonese in esito alla quale è stata data esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 2 soggetti originari di Tortona ritenuti responsabili di truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea, auto riciclaggio, fatturazione per operazioni inesistenti e false comunicazioni sociali. La relazione ricorda che “sotto la direzione della Procura Europea (E.P.P.O.), è stato accertato che tramite una società operante nel campo della ricerca e sviluppo di “droni per uso commerciale” gli indagati avrebbero indebitamente conseguito, utilizzando fatture false, documentazione bancaria alterata e bilanci contraffatti, oltre 1,3 milioni di euro in prestiti garantiti dal Fondo europeo per gli investimenti (Fei), trasferendo poi queste somme sui conti correnti di altre società loro riconducibili o sui propri conti personali. Contestualmente è stato eseguito un provvedimento di sequestro conservativo di circa 1,3 milioni di euro e del 100% delle quote di capitale della predetta società”. Infine, per quanto riguarda la criminalità di matrice straniera, “la provincia di Alessandria registra la presenza di gruppi albanesi e africani per lo più dediti alla gestione del mercato della prostituzione e degli stupefacenti. Risultano attivi anche gruppi delinquenziali romeni prevalentemente dediti a reati predatori. Infine, l’area è spesso zona di passaggio di migranti che cercano di raggiungere il capoluogo regionale e altre province di confine”. Insomma, la nostra zona, per la sua posizione strategica e per i suoi insediamenti industriali è meta ambita dalle cosche, per cui occorre tenere alta la guardia.