“Turi uomo vero, sincero e leale. Una rarità nel calcio. Teti il miglior preparatore dei portieri in Serie D”
Tortonese doc, con 37 partite totali indossando la maglia del Leone per un totale di 3.330 minuti giocati, 7 clean sheet, 1 assist (Fossano), 1 sola ammonizione (Cairese). Edoardo Cizza è uno dei pilastri del Derthona del presidente Cavaliere con cui in settimana avrà il primo incontro per parlare del prolungamento del suo contratto e del progetto per il nuovo Derthona. Nel frattempo lo abbiamo incontrato di ritorno da un weekend con ex compagni e membri dello staff della stagione appena conclusa.

Ciao Edo, un giudizio sulla stagione della squadra e sulla tua a livello personale? “Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio anno, lasciarci alle spalle almeno 6 squadre e salvarci senza playout. Lo abbiamo fatto con un mese di anticipo, dopo la vittoria sul Varese eravamo praticamente salvi. Potevamo fare di più certo, abbiamo fatto alcune prove sottotono ed altre molto positive su campi difficili. Ritengo positiva anche la mia stagione a livello personale, potevo fare meglio, questo sempre, ma ho lavorato bene cercando di migliorare. Lo staff, Turi e Teti con me hanno sempre lavorato alla grande ed ho concluso la stagione in crescendo”. Con Turi come ti sei trovato? “Con Turi io e molti miei compagni avevamo un rapporto stupendo. E’ un uomo sincero e vero, una rarità nel mondo del calcio, leale ed ha sempre messo il gruppo davanti a tutto. Mi dispiace che non sia più qui a Tortona, rimane con lui un rapporto di amicizia e di stima molto grande”. Il tuo rapporto con mister Teti? “Credo che in Serie D sia assolutamente uno dei migliori se non il migliore in circolazione come preparatore dei portieri. E’ preparato, ha esperienza, voglia di migliorarsi e fantasia nel proporre gli esercizi. Mi ritengo fortunato ad essere allenato da lui, siamo amici, parliamo schiettamente e si cerca di lavorare forte. Spero che il rapporto con lui possa continuare”. A 27 anni sei nel pieno della tua maturità da portiere? “Quest’anno mi sono accorto di aver avuto miglioramenti in tante piccole cose e credo di aver ancora dei margini. Non tanto dal punto di vista tecnico quanto dal punto di vista delle letture del gioco e caratteriale. Posso migliorare ancora in tanti aspetti, un portiere può raggiungere la sua maturità anche un po’ più avanti con l’età”. Che effetto fa giocare per la squadra della propria città? “E’ sempre un grande piacere, un onore, ed è un enorme stimolo in più per fare bene anche se è più difficile, le persone si aspettano sempre qualcosa in più”. La tua stagione migliore in carriera? “Forse la stagione 22’/’23, l’ultima a Lodi da capitano, in una situazione non facile. Al di là delle prestazioni, essendo il capitano mi sono trovato ad avere rapporti con tifosi, direttore e con il resto della squadra, avevo più responsabilità e penso di averla gestita in modo sincero e trasparente. Una stagione che mi ha fatto crescere come persona”. Riguardo all’ultima annata la gara migliore secondo te? La peggiore? “Mi piacciono le vittorie che abbiamo fatto fuori casa lottando e soffrendo da squadra come a Sanremo, Fossano e Lavagna. La peggiore dal punto di vista del morale il 6-1 interno con la Novaromentin che ha dato il via ad un periodo che ci ha penalizzato e condizionato a livello di gruppo squadra. A Tortona alcuni in seguito a quella gara giocavano un po’ condizionati purtroppo”. Con chi hai legato maggiormente dei tuoi compagni? “Con tutti quelli che erano lontano da casa, Mencagli, Carli, Giacchino, Gabrielli, Gilli, conoscevo già Fissore e Procopio dai tempi di Torino, eravamo un gruppo unito e ho sempre cercato di far vivere la città ai toscani, una pizza ogni tanto senza esagerare, è importante stare bene fuori dal campo da gioco”. Ti piacerebbe rimanere al Derthona? “Parlerò a breve con la società, come altri. Spero in un progetto ambizioso e serio perché mi piacerebbe stare qui a Tortona e fare bene con questa maglia. A determinate condizioni la mia volontà è rimanere qui”. Dei tuoi compagni di questa stagione chi terresti a tutti i costi? “Ne terrei tanti ma so che è impossibile. Sarà difficile trattenere Mencagli anche se la società credo ci proverà, spero rimangano alcuni amici perchè il gruppo squadra affiatato è fondamentale. Io spero di restare”.
Davide Maruffo
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