Intervista al presidente della Cri tortonese Mauro Bombardi
Ad un anno dall’elezione a presidente della Cri tortonese abbiamo avvicinato Mauro Bombardi che ci ha riferito un esauriente riepilogo dell’attività 2024. Un bilancio? Sono molto soddisfatto al momento; oltre a rappresentare un accrescimento personale, è stato un anno a mio avviso positivo. I dati parlano di un incremento delle attività in favore della popolazione e un aumento sensibile delle ore prestate dai numerosi volontari ai quali va il più sentito ringraziamento per quello che stanno facendo. Hai trovato difficoltà? Per fortuna l’organizzazione è molto strutturata e composta da persone estremamente competenti. Questo ha sicuramente agevolato nell’inserimento della mia figura come presidente. Inoltre, già nel programma di mandato condiviso con i consiglieri prima dell’insediamento, avevamo previsto l’implementazione di taluni processi per rendere più efficace la risposta alle sempre più numerose richieste da parte dell’utenza. Qual è la tua visione del ruolo di presidente della Croce Rossa? Al di là del ruolo istituzionale, dei regolamenti e dello statuto della Croce Rossa Italiana che comunque sposo appieno, credo che la figura di presidente debba essere un esempio per i volontari che quotidianamente operano all’interno di essa. Deve essere anche un punto di riferimento e deve saper ascoltare le esigenze di tutti. Anche per questi motivi non ho mai smesso di essere presente e in prima linea nelle varie attività.

Quali sono le principali attività che svolge la Croce Rossa di Tortona? Sicuramente l’attività principale è il trasporto sanitario (sia in emergenza/urgenza che in via ordinaria) e le assistenze sanitarie a qualunque tipo di evento (sportivo e non) presente sul nostro vastissimo territorio. La Cri di Tortona non è però solo ambulanza; svolgiamo molteplici altri servizi assistenziali a beneficio della comunità. Uno su tutti è la gestione e distribuzione dei generi alimentari e di prima necessità a famiglie bisognose. Facciamo parte del sistema di protezione civile e siamo strutturati con mezzi e dotazioni tecniche per far fronte a eventuali emergenze e abbiamo un numero importante di volontari formati in tal senso. Un’altra attività im-portante a servizio della comunità è il progetto “Proteggiamo la salute” che, grazie alla caratteristica della mobilità, consiste nell’allestire poliambulatori nei comuni più decentrati del territorio e offrire prestazioni diagnostiche gratuite grazie al lavoro di tre medici volontari Cri e delle infermiere volontarie Cri. Un’altra attività importante è l’offerta formativa che possiamo proporre alle aziende per i corsi sul primo soccorso e ai privati. Puoi darci qualche dato sull’attività? I dati a consuntivo, consolidati, dell’anno 2024: 294 volontari, con età media di 46,19 anni, 5 minorenni e 3 ultraottantenni; 28.437 ore di volontariato complessive suddivise nella varie attività a cui si aggiungono 3.702 ore svolte dai giovani in attività sociali. Sono stati organizzati 12 eventi di Proteggiamo la salute. Servizi in ambulanza: 1.992 servizi di emergenza/urgenza con 52.291 km percorsi; 6.305 servizi di trasporto in ambulanza in convenzione con l’Asl in regime ordinario con 242.900 km percorsi; 1.794 servizi a privati con 56.959 km percorsi; 513 altri servizi. Complessivamente sono stati percorsi dagli automezzi 376.527 km. Quali sono le principali sfide che dovete affrontare (problemi logistici, finanziari, carenza medici e infermieri)? Sono tante. Prima di tutto la necessità di incrementare il numero dei volontari. I dati Istat ci dicono che in Italia, dal 2020 al 2024 il volontariato ha perso 4 milioni di unità. Sempre meno persone si avvicinano al mondo del volontariato. Per questo motivo, anche in Croce Rossa, è in fase di avvio quello che è chiamato Volontariato a Progetto che permette a una persona di partecipare come volontario ad una specifica attività limitata nel tempo. Tuttavia, stiamo cercando di rendere la nostra realtà più attrattiva, soprattutto nei confronti dei più giovani. A livello finanziario come fate fronte alle spese (sponsor, donazioni, finanziamenti)? L’aspetto finanziario è sempre, come per tutti, un tasto dolente. Le spese per la gestione di una realtà grande come la nostra, sono enormi. Abbiamo 20 automezzi tra ambulanze e autovetture, 3 sedi per le quali dobbiamo provvedere alle utenze e alle mautenzioni ordinarie e straordinarie, 13 dipendenti, il vestiario e i Dpi per oltre 250 volontari. Le entrate sono rappresentate in parte dalle convenzioni sottoscritte con gli enti che si occupano di sanità e in parte da servizi a privati. Nel 2024 siamo stati destinatari di un lascito testamentario nel quale una famiglia tortonese ha donato tutti i suoi beni alla Croce Rossa di Tortona. Grazie a questo lascito abbiamo acquistato un’ambulanza, un’automedica e abbiamo avviato l’iter per la ristrutturazione completa del nostro autoparco (garage) che necessitava di urgente intervento di ammodernamento. Riusciremo altresì ad acquistare a breve un’ulteriore ambulanza. Oltre a questo lascito, molti privati fanno piccole donazioni che rappresentano un grande e concreto aiuto per l’acquisto di apparecchiature e attrezzature che vanno sempre a beneficio della collettività. Abbiamo acquistato nei mesi scorsi, con questi proventi, sedie elettriche montascale per il trasporto in sicurezza delle persone non autosufficienti, un defibrillatore, e altri beni essenziali per le nostre attività. Quanti volontari a-vete? Un numero che è tornato a crescere dopo una stagione di addii? Al momento abbiamo 290 volontari. Dati alla mano, il numero delle ore di servizio dei volontari è cresciuto del 20% nell’ultimo anno. Questo è un dato a mio avviso molto incoraggiante e indicativo del lavoro svolto. Sono entrati a far parte della Cri Tortona quest’anno una ventina di nuovi volontari e 10 hanno completato il percorso che li ha abilitati ai servizi di emergenza. Cosa si sta facendo per coinvolgere maggiormente i giovani? I giovani rappresentano il nostro futuro. E’ importante offrire loro l’opportunità di potersi dedicare al prossimo con attività specifiche rivolte ad altri giovani. Negli ultimi mesi abbiamo cercato di coinvolgerli di più nelle attività sociali, istituzionali e di rappresentanza. Nel consiglio direttivo di Croce Rossa è inoltre presente, come previsto dallo statuto, un “giovane” che funge anche da rappresentante delle esigenze dei giovani volontari. Come è la situazione dei mezzi dell’autoparco? Avete carenze a riguardo? E per quanto riguarda la struttura? E’ questo un aspetto molto attenzionato. Tutte le ambulanze sono manutenute con estrema diligenza e cura. Tuttavia, talune ambulanze, nello specifico 3 su 10, non possono più svolgere servizi di emergenza per raggiunti limiti di età e sono declassate ad ambulanze di trasporto; due di queste andranno alienate nel breve termine. Abbiamo programmato un piano triennale per il rinnovo del parco mezzi ma ciò sarà possibile solo se riceveremo donazioni da aziende o privati. La gestione mezzi rappresenta infatti una delle voci di spesa a bilancio più impattanti. Riguardo alla struttura, di tre corpi principali, due sono stati oggetto di recente ristrutturazione e sono in buon ordine. E’ ora stato avviato l’iter per la ristrutturazione dell’autorimessa che necessita di ammodernamento. Come vengono gestite le emergenze locali? Se si parla di emergenza sanitaria, l’ente che gestisce le emergenze in ambito extraospedaliero è il 118 Piemonte (Azienda Zero) con la quale abbiamo convenzionata l’ambulanza medicalizzata h24 per 365 giorni e ambulanze con solo soccorritori Cri h24/365. La centrale di riferimento, nel ns caso Alessandria, attiva i mezzi al bisogno in base al tipo di emergenza riscontrata. Se parliamo invece di emergenze di pubblica sicurezza (alluvioni, terremoti, incidenti maggiori ecc.) siamo in stretto contatto con il sistema di Protezione Civile Comunale. Nel caso in cui il sindaco disponga l’apertura del centro operativo per la gestione dell’emergenza, nostro personale appositamente qualificato è presente per coordinare e gestire i volontari Cri. Altri tipi di emergenza sono di tipo socio-sanitario e socio-assistenziale. In tal caso siamo in stretto contatto con i servizi sociali del comune ai quali diamo disponibilità per eventuale supporto. Come viene garantita la sicurezza dei volontari? E’ anche questo un aspetto di estrema importanza. Ogni volontario deve svolgere le proprie mansioni in condizioni di massima sicurezza. Innanzitutto, tutti i volontari, fin dal loro ingresso in Cri e poi regolarmente, vengono sottoposti a sorveglianza sanitaria da parte del direttore sanitario, medico Cri. Per chi svolge servizi in ambulanza, è previsto un iter vaccinale come per il personale sanitario. Tutte le attività vengono svolte mediante l’utilizzo dei Dpi (dispositivi di protezione individuale) messi a disposizione dall’ente e previsti per legge e diversi a seconda della specifica attività svolta. Tutti i volontari devono inoltre svolgere un corso sulla sicurezza come in ogni posto di lavoro. E’ inoltre presente e attivo un servizio interno di supporto psicologico dedicato esclusivamente ai volontari effettuato da psicologa, volontaria Cri. Progetti e iniziative per il futuro? Le idee, le energie e la volontà non mancano sicuramente. In questi mesi abbiamo concentrato le risorse al miglioramento dei processi interni riuscendo comunque a garantire continuità ai servizi verso la comunità. Sicuramente proseguiremo nella crescita del progetto “proteggiamo la salute” andando ad offrire prestazioni sempre maggiori alla popolazione. Ciò è reso possibile anche grazie al contributo costante del Gruppo Autosped G. Un altro obiettivo che ci siamo posti è aumentare sensibilmente la nostra disponibilità nel fornire servizio di trasporto sanitario a privati che ne facciano richiesta. Cosa consigli a chi vuole avvicinarsi al mondo del volontariato? Fare volontariato vuol dire dedicare del proprio tempo ad aiutare il prossimo. Il consiglio che voglio dare è di non dimenticare mai questo obiettivo. Ognuno ha il diritto di provare la soddisfazione nell’aiutare il prossimo. Le nostre porte sono aperte e chiunque è il benvenuto. Provare, non costa nulla.
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