La pagina di Castelnuovo Scrivia – Edizione dell’11.7.25

Il 12 settembre nella piazza di Castelnuovo arrivano “I Nomadi” per la 26ª Giornata Franca Cassola Pasquali

E’ stata una settimana importante per l’Unità di Senologia dell’ospedale di Tortona, diretta dal dr. Francesco Millo, con la sua equipe multidisciplinare, e per l’associazione Franca Cassola Pasquali. Partendo proprio dal sodalizio castelnovese, è arrivato l’annuncio ufficiale con la data e il nome di chi si esibirà in piazza Vittorio Emanuele per un concerto all’insegna della solidarietà che è ormai diventato un grande appuntamento di richiamo per tutta la musica italiana. Quest’anno si torna alle origini e il prestigioso evento, la Giornata “Franca Cassola Pasquali”, giunta alla ventiseiesima edizione, si terrà infatti di venerdì e precisamente il 12 settembre con protagonisti assoluti i Nomadi: la nostra piazza ospiterà infatti una tappa del loro live tour 2025.

“Con i Nomadi e la loro lunghissima storia – così è stato presentato il grande concerto che si terrà a Castelnuovo – la musica si aprirà alla gente, alla storia della musica italiana e non solo, al nostro mondo, diventando arte, beneficenza e cultura”. E proprio quella sera verranno lanciati dall’associazione “Franca Cassola Pasquali” i nuovi straordinari progetti che coinvolgeranno sempre più direttamente lo sport con la collaborazione del Bcc Derthona Basket, le scuole del nostro territorio, l’inserimento di nuove figure professionali, una particolare attenzione alla qualità della vita con un percorso che accompagnerà le donne a ritrovare momenti di serenità soprattutto quando si incontra la malattia e poi il grande annuncio con l’acquisto di una nuova strumentazione all’avanguardia. Tutto ciò permetterà alla Senologia di Tortona di essere un centro di riferimento sempre più importante per la diagnosi e la cura del tumore al seno come confermato dai numeri presentati mercoledì che dimostrano un impatto molto importante sul territorio regionale, ma non solo, di questa struttura e il grande lavoro che l’equipe diretta dal dr. Francesco Millo sta realizzando nella quotidianità. Considerando il bacino territoriale nel quale opera, si tratta di numeri che pongono la Breast Unit tortonese tra quelle più operative in Italia: infatti nel primo semestre 2025 sono stati eseguiti 190 interventi complessivi, di cui 141 per tumore e 49 di natura benigna; 270 sono state le biopsie effettuate; 3.416 le visite senologiche; 771 le consulenze e 424 le visite multidisciplinari tra medici per discutere i vari casi clinici. Complessivamente le prestazioni hanno toccato quota 4.611. Un motivo in più per essere sempre più vicini all’associazione “Franca Cassola Pasquali” e alla Senologia di Tortona e con i Nomadi si darà ulteriore slancio a questa corsa che coinvolge tutti noi all’insegna della solidarietà, riconoscendo prioritario il valore della salute nella vita di tutti i giorni.

Si parte con i lavori a Scrivia – In visita l’assessore regionale alle opere pubbliche Marco Gabusi

Giovedì pomeriggio l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Marco Gabusi ha fatto visita al cantiere allestito a Scrivia, incontrando il sindaco, alcuni amministratori, i tecnici e i responsabili dell’impresa alla quale sono stati affidati i lavori di rimozione ghiaia, ricalibratura e difesa spondale. Ha chiesto informazioni in merito al cronoprogramma e ai tempi di svolgimento prima dell’autunno. Effettivamente si tratta di un lungo iter seguito passo a passo dagli uffici e dal confronto con l’assessorato regionale alle opere pubbliche che ha portato a un risultato straordinario, rivendicato con orgoglio dal sindaco Gianni Tagliani: “Castelnuovo Scrivia è l’unico comune nel nord ovest d’Italia che ha allestito un progetto interamente compensato con l’estrazione e la rimodulazione del materiale litoide. Sono iniziati i lavori nel torrente Scrivia riguardanti il primo lotto appaltato a inizio anno e per il quale si è atteso il mese di luglio per la salvaguardia ambientale.

Un atto non dovuto in forza dell’Ordinanza di Protezione Civile per la quale cinque anni fa fu avviato il complesso iter di autorizzazione ma preferito dall’amministrazione comunale nel rispetto di una parte importante del torrente laddove la rinaturalizzazione e la presenza sempre più numerosa della fauna va salvaguardata. Il nostro è l’unico comune in Piemonte che in seguito all’alluvione dell’ottobre 2019 ha sfruttato la possibilità, consentita dall’Ordinanza del Capo della Protezione Civile, di eseguire opere ripariali e di intervento con il pagamento delle opere compensate dalla rimozione dei materiali alluvionali e dai sedimenti che negli anni hanno creato tre grandi isole sulla riva sinistra. Ed è il primo che ha lavorato molto sotto il profilo della burocrazia per risolvere un altro problema, non di poco conto, quello dell’Iva. Un rimpallo di responsabilità sull’imposta dovuta allo Stato che ha ritardato l’intervento di quasi due anni. Anche perché l’importo, di circa 400 mila euro, era stato iscritto a bilancio con l’impegno, insieme alla Regione Piemonte, di trovare una via di uscita per non gravare sulle attività contabili del comune”. Il progetto è stato quindi aggiornato in relazioni ai costi del nuovo prezziario e, soprattutto, stralciando una parte di ricostruzione per la quale la Regione è intervenuta assegnando un contributo di 500 mila euro all’Aipo che realizzerà la difesa in sponda sinistra quella in fregio al ponte dove il torrente ha creato un’ulteriore ansa e continua a scavare sotto la prima pila venendo da Sale. “Come è noto, per la formazione delle isole di ghiaia, a fronte della costante erosione, ci siamo confrontati con l’Aipo e con la Regione che ringrazio per l’impegno degli uffici e dell’assessore Gabusi – dice il sindaco Tagliani – predisponendo un piano di intervento che possa salvaguardare la natura del torrente e la stabilità della sponda destra che è quella rivolta verso l’abitato. È una spinta – continua il sindaco – che fa parte del fenomeno di basculaggio che ha deviato in questi ultimi millenni verso nord-est il torrente. La zona occidentale fra i ponti dell’autostrada Torino – Piacenza e Castelnuovo – Sale ha particolari caratteristiche: terreni fertili, cascinali, il paese a ridosso del Parco fluviale facente parte delle riserve naturali del Parco del Po piemontese, tra i quali il parco dei neonati e quello delle orchidee selvatiche di interesse europeo. Occorre ridurre la pressione delle alluvioni verso nord-est e ciò si può ottenere proteggendo le aree di erosione con la tecnica dei massi connessi tra loro e movimentando la ghiaia, asportandola in parte e creando delle savanelle nei mammelloni. Per questo motivo, abbiamo deciso di sfruttare la possibilità data dall’ordinanza assumendoci come comune l’onere dell’intervento. Il progetto, redatto dalla società Hydrodata di Torino, uno dei migliori studi di ingegneria idraulica, ha visto una lunga e complessa valutazione idraulica sull’intera asta del torrente oltre ai ricorrenti rilievi topografici delle sezioni trasversali dell’alveo realizzando i piani quotati nelle aree di deposito del materiale all’interno delle zone incise pesantemente dalle acque, analizzando nel contempo le caratteristiche geomorfologiche. Successivamente la modellazione idraulica bidimensionale analizzando il comportamento in piena del tratto d’acqua d’interesse (tra il ponte del’A7 e quello per Sale in paese) e, quindi, la progettazione delle opere sottoposte all’autorizzazione idraulica dell’Aipo”. Concludiamo, infine, con gli interventi previsti dal primo lotto assegnato, che sono: la ricalibratura e rimodellamento dell’alveo inciso in prossimità del ponte e più a monte dove l’erosione è manifesta. Sarà quindi rimosso il materiale solido che determina un deflusso idrico irregolare e verranno realizzate le opere di difesa longitudinale in massi di cava nel tratto interessato dal dissesto. L’Aipo, si spera entro l’estate, invece appalterà il tratto finanziato direttamente dalla Regione Piemonte in sponda sinistra.

Helenio Pasquali

Una domenica di shooting con “Fra L’Amore per i Capelli”

Un’idea nuova, originale, innovativa, per valorizzare la bellezza, la creatività di chi ogni giorno ti permette di apprezzare una linea, un taglio, una sfumatura, un colore. Francesca, titolare di “Fra L’Amore per i Capelli” è tutto questo.

E domenica 29 giugno, il suo salone, che è un open space luminoso, moderno e molto accogliente, è stato trasformato in un set per la realizzazione di uno splendido servizio fotografico, realizzato da Luigi Bloise, per catturare momenti speciali, emozionanti e autentici. Tutto grazie alla presenza di splendide modelle che per questa speciale occasione indossavano abiti e accessori di Ferrari Abbigliamento.

L’intero allestimento è stato curato in ogni minimo dettaglio da Nicola Ursi e le modelle hanno così avuto il privilegio di vivere un sogno grazie alla professionalità e capacità creativa di Francesca che, insieme alle sue ragazze Carola, Giulia, Marika, Rosy e Serena, hairstyle e magia nella cura della bellezza si fondono insieme regalando splendide emozioni!

(Foto Luigi Bloise)

Premio per Chiara Parente

Tredici i premiati, tra i quali Chiara Parente all’8ª edizione del “Premio internazionale alla buona volontà” di Cuneo. Da noi contattata, Chiara, giornalista e docente di materie letterarie, ha detto: “Ricevere questo premio per me è stato un grande onore.

Scrivo articoli dedicati alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico da quando ho 21 anni. In questi decenni ho avuto la possibilità di dialogare con realtà differenti ed eterogenee. Il confronto con insigni studiosi e ricercatori di fama internazionale mi ha insegnato a collaborare insieme per generare valore. Da storica considero il passato uno strumento utile al presente per concepire e realizzare un futuro migliore”. 

Helenio Pasquali

In gita sul lago di Como

Oltre 30 i partecipanti, molti castelnovesi ma alcuni provenienti anche dai centri limitrofi, che domenica hanno trascorso una bellissima giornata sul lago di Como e precisamente a Tremezzo visitando anche Villa Carlotta

Basket Club Castelnuovo Scrivia – Grandi progetti per il settore giovanile Bcc Derthona

Abbiamo incontrato Franco Balduzzi, responsabile organizzativo del settore giovanile BCC Derthona per fare il punto della situazione. Erano presenti anche i due dirigenti storici, Franco Fornito e Roberto Fossati. Quella appena trascorsa è stata una stagione ricca di soddisfazioni per le giovanili del BCC Derthona: titolo regionale nell’Under 17 e con la Serie B, composta per la maggior parte di atlete juniores; tra le prime otto formazioni in Italia con l’Under 17; le prime sedici con l’Under 19, senza dimenticare l’Under 14, 2ª in regione e l’Under 15, 3ª. Si stanno raccogliendo i frutti di una programmazione pluriennale, impreziosita quest’anno dall’arrivo del coordinatore tecnico Josè Grosso, attualmente impegnato come assistente della Nazionale Under 15 in Francia.

Quanti sono gli iscritti a Castelnuovo, dal minibasket in avanti? “Complessivamente i tesserati sono 175 così suddivisi: circa 100 tra bambini e ragazzi per quanto riguarda il Minibasket e qui andiamo dai 4 ai 12 anni. A partire dai 13 anni entriamo nell’agonistica e possiamo contare sulle seguenti squadre: Under 13, Under 14, Under 15 e Under 17 con due squadre; quindi Under 19 e la Serie B, coinvolgendo con queste annate 75 tesserati”. Sappiamo che state lavorando molto nelle scuole del territorio. Avete in corso collaborazioni con altre società per dare maggior slancio al movimento cestistico femminile? “Il Progetto Scuola è per noi uno strumento di formazione e di crescita di estrema importanza che coinvolge gli istituti scolastici di Castelnuovo Scrivia, Pieve del Cairo, Pontecurone e Sale. Siamo presenti tutti i giorni nelle scuole affiancando i diversi docenti di educazione fisica con attività propedeutiche al basket. Si tratta di un progetto voluto e sostenuto da Raffaella Gavio e Michela Soldini, e decollato, nella sua fase embrionale, grazie a un’idea di Michela Tollentino. Oltre al sottoscritto, tutti i giorni nelle varie scuole, ci sono anche Clara Tallone e Manuela Zerilli. Il nostro obiettivo ora è finalizzato a coinvolgere sempre di più le scuole ma anche e soprattutto altre società sportive proprio per consolidare sempre di più questo progetto”. Programmi e prospettive per il futuro? “Questo per noi è stato l’anno zero e siamo riusciti ad avviare questo percorso affidandoci ad un allenatore professionista, che poi è il nostro coordinatore tecnico, Josè Grosso. Stiamo facendo un reclutamento molto attento e che sicuramente produrrà risultati preziosi nel medio-lungo termine, pescando ragazze sia in Italia che all’estero. E tutto ciò è possibile grazie alla presenza e alla lungimiranza del Gruppo Gavio che ci permette di valorizzare le singole atlete, prima di tutto considerandole non un numero ma focalizzando l’attenzione sulle individualità che ciascuna di loro possiede in questo cammino di crescita. Considerando i risultati ottenuti, possiamo tranquillamente dire di poterci confrontare alla pari con le big italiane che da anni raccolgono grandi risultati e con orgoglio possiamo affermare che a questi livelli, ai piani nobili, a livello nazionale, ci siamo anche noi”. Credi che avremo presto la possibilità di vedere qualche giovane uscita dal vivaio protagonista con la nostra Serie A? “Guarda, già ti posso dire che abbiamo 4-5 ragazze che sono a tutti gli effetti nel giro della prima squadra e ciò significa che si allenano tutti i giorni con la squadra guidata da Orazio Cutugno. Addirittura, due di loro sono rispettivamente l’undicesima e la dodicesima del roster. L’organico dello scorso anno era composto esclusivamente da 12 senior mentre quest’anno avremo 10 senior e due giovani che in percentuale ha un’incidenza molto importante”. C’è interazione con coach Orazio Cutugno? “Assolutamente sì, Cutugno inizia con noi il terzo anno e quindi ci sono tutte le condizioni per arrivare a un livello di conoscenza reciproca molto soddisfacente. La vetrina della prima squadra garantisce una visibilità importante e come capita in tutte le discipline sportive, poter arrivare in prima squadra è un po’ il sogno di tutti gli atleti che si costruiscono partendo proprio dal settore giovanile. E con coach Cutugno l’obiettivo è proprio quello di inserire gradualmente e aprire le porte della prima squadra a quelle ragazze che dimostrano di avere numeri e potenzialità per fare questo importante salto”. Per le ragazze che escono dalle giovanili ogni anno, visto che la Serie B a Castelnuovo è considerata un campionato di “sviluppo” per far fare esperienza senior alle giovani, quali sono le prospettive? “Lo scorso anno ci siamo confrontati per verificare la possibilità di allestire una squadra per la Serie A2. Considerando le riforme in essere, a breve la Serie B sarà il terzo campionato nazionale e ciò rappresenterà per noi un obiettivo di estrema rilevanza: in sostanza dovremo trovarci pronti quando tutto sarà programmato in questa direzione. Per intenderci la Serie B nel basket sarà ciò che rappresenta oggi la Next Gen per il calcio. In Serie B riusciamo a inserire sempre più ragazze provenienti dal settore giovanile e questa è la filosofia della nostra società”. Perchè una ragazza dovrebbe scegliere di venire a giocare a Castelnuovo? “Innanzitutto perchè da noi le ragazze possono crescere valorizzando quelle che sono le capacità e le doti tecnico-agonistiche di ciascuna ma al tempo stesso pensiamo anche ad un cammino che permetta all’atleta di trovare le condizioni giuste a livello di qualità di vita. In sostanza, qui da noi nessuna ragazza sarà mai un numero. La nostra società ha mosso i suoi primi passi 40 anni fa, e siamo cresciuti sino ad arrivare ad avere uno spazio importante a livello nazionale senza mai sacrificare quelle che sono le nostre radici, l’appartenenza a una famiglia che è la nostra famiglia, la famiglia del basket dove le atlete sono considerate importanti in quanto ragazze che crescono prima di tutto nella vita di tutti i giorni. E poi si sceglie di venire qui perchè c’è un grande progetto che si concretizza, per esempio, nella possibilità di allenarsi e giocare in una struttura che è innovativa, in Italia all’avanguardia in assoluto: la Cittadella dello Sport. E di tutto questo dobbiamo essere grati e riconoscenti, una volta di più, al Gruppo Gavio che ha scelto di valorizzare questo grande progetto per il nostro territorio ma non solo”.

Helenio Pasquali

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