Viguzzolo: storie di partigiane per l’8 settembre
Da oltre trent’anni a Viguzzolo la ricorrenza dell’8 settembre 1943 è ricordata con un evento a cura dell’Anpi, dell’Associazione Culturale Viguzzolese e dell’amministrazione comunale per rendere omaggio ai tanti viguzzolesi, per la maggior parte ragazzi sui vent’anni, che all’annuncio dell’armistizio con gli angloamericani decisero di opporsi al nazifascismo e di diventare partigiani salendo sulle montagne delle nostre valli. Quest’anno, la serata dell’8 settembre, presentata dal presidente dell’Anpi Lino Scopelli e realizzata con il contributo di Giampaolo Bovone, Pierluigi Pernigotti e Giorgio Gatti, è stata dedicata in particolare alle donne della Resistenza: madri, mogli, sorelle che contribuirono alla lotta per la Liberazione rischiando la vita ogni giorno come staffette portaordini o dando rifugio e cure mediche ai partigiani.

Le attrici della Compagnia teatrale Scarpe Rosse, una su tutte la giovanissima Lara Conzano, hanno dato voce alle storie di Flora Monti, staffetta partigiana a soli 12 anni, premiata con la medaglia d’oro, Lina Bobbiesi, impegnata a fianco del marito Ginetto nella delicatissima missione del trasporto di armi, Dina Croce, sfuggita per un soffio alla morte durante un posto di blocco, Giuseppina Cogo, madre di partigiani, ma “madre” anche di un soldato tedesco ferito, che cura senza tirarsi indietro, Martina Valsesia, testimone dell’eccidio della Benedicta e per finire “Olga”, nome di battaglia di Tecla Lombardo, che segue il viaggio senza ritorno di Virginio Arzani, Chicchirichì, e dei suoi compagni “Diego”, “Silurino” e “Cencio”. Il racconto di queste testimonianze, raccolte dalla storica Graziella Gaballo, è stato reso ancora più vivo da alcune canzoni della Resistenza come “Dalle belle città” o “Chicchirichì”, eseguite da Niccolò Tambussa e Paolo Morchio, dalla raccolta di Alfio Contarino e Pietro Porta. Al termine della serata, il sindaco Giuseppe Chiesa ha preso la parola per salutare il numeroso pubblico presente nella piazza dell’ex municipio e per ribadire, ancora una volta, l’importanza dell’impegno di ciascuno contro tutte le guerre, sull’esempio delle donne partigiane.
Iside Ponta, ANPI Viguzzolo
Villaromagnano: la patronale di San Michele
Tre giorni di grande festa per la patronale di San Michele Arcangelo. Tante le iniziative organizzate dal comune in collaborazione con Pro Loco, Parrocchia e ASD Villaromagnano. Da sabato a lunedì di sono susseguiti tanti eventi tra cui la mostra di pittura in municipio e la messa e processione presieduta dal vescovo Guido Marini.

Domenica le vie del centro si sono riempite di banchetti con diverse attività per i piccoli come pista di Mtb e giro del paese sul cavallo e Pony. Non sono mancati, come tutti gli anni, i giochi sotto il campanile e la tradizionale partita “Giovani Speranze vs Vecchie Glorie” che ha visto l’inaspettata partecipazione del parroco padre Johnson. Domenica e lunedì piazza San Michele street food e musica. Domenica sera c’è stata anche la presentazione Asd Villaromagnano e un piacevole momento dedicato ai coscritti anni 2007.
Pontecurone: il paese saluta e ringrazia don Loris Giacomelli
Domenica 7, la comunità parrocchiale e civile del paese, si è raccolta intorno al parroco, don Loris Giacomelli, nella solenne e partecipata celebrazione eucaristica presso la Collegiata di Santa Maria Assunta, per un momento di saluto e di corale ringraziamento dopo cinque intensi anni di ministero. L’11 luglio, infatti, don Loris, che appartiene alla congregazione dei Figli della Divina Provvidenza di don Orione, è stato nominato parroco della parrocchia San Benedetto in Milano, sempre gestita dagli orionioni e quindi dal 10 settembre trasferito nella metropoli lombarda, dopo 16 anni di permanenza nella nostra diocesi.

La celebrazione di saluto è stata molto sentita e partecipata dai pontecuronesi, giovani e anziani che hanno gremito la parrocchiale: dalla storica confraternita di San Biagio e dalla corale parrocchiale San Luigi Orione all’amministrazione comunale presente al completo, all’interno della quale il parroco, prendendo spunto dalla liturgia della parola del giorno, ha ripercorso il cammino fatto come comunità cristiana, in anni non facili quali quelli della pandemia e del post pandemia, mettendo in risalto come importante è stato il saper “fare squadra” e l’aver consapevolezza di essere tutti inseriti in una storia di salvezza che ci precede e ci accompagna, nella quale siamo chiamati tutti a fare la nostra parte e a dare il nostro personale contributo. Don Loris ha richiamato poi l’importante di essere e fare comunità non di cose e di opere ma sopratutto di persone e di vite, ha esortato, con il piglio schietto e genuino che lo contraddistingue, a costruire la comunità mediante l’unità di affetti e di intenti, accogliendo la guida dei pastori che si avvicendano nel presiedere la comunità stessa. Don Loris ha poi concluso l’omelia con un sentito grazie per l’accoglienza ricevuta e per l’affetto dimostrato anche in occasione di questo passaggio di consegne, un po’ inatteso e improvviso ma da cogliere sempre con fede. Importanti e decisivi i progetti avviati dal sacerdote, quali la costruzione del nuovo oratorio e la messa in sicurezza e il recupero dell’insigne chiesa collegiata di Santa Maria, progetti e cantieri che saranno portati avanti da chi succederà a don Loris nella guida della parrocchia e della comunità cristiana di Pontecurone. Al termine della celebrazione eucaristica il saluto commosso della comunità parrocchiale che ha significativamente invitato don Loris a sentirsi sempre, come ogni figlio di San Luigi Orione, di casa a Pontecurone, e il sentito grazie dell’amministrazione comunale tramite le parole del sindaco Valentino D’Amico e la consegna di una targa ricordo, mentre la comunità parrocchiale ha regalato un calice e una patena insieme ad un contributo per i progetti futuri del sacerdote che ha avviato, con lungimiranza e coraggio, tanti percorsi e tante iniziative legate anche alla figura di Don Orione che rimarranno nella storia della comunità pontecuronese.
M.G.
Sale: nuovo consiglio direttivo Aic
Si sono tenute giovedì 4 settembre le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo dell’aic, Associazione Impegno Culturale. Questi gli eletti: presidente Federica Baldi, vicepresidente Alessandra Sterpi, tesoriere Luciano Mongiardini, segretaria Vittoria Pezzutto, consiglieri Alessandro Baldi, Mario Bani e Daniela Sicbaldi. Il collegio dei probiviri è composto da Elisa Falchetto, Maria Villani ed Enza Zanotti. Federica Baldi, figlia dei fondatori dell’Associazione, Pietro Baldi ed Anna Bona Cavalli, raccoglie così l’eredità dei genitori, che hanno tracciato un solco importante nella vita culturale del paese, una carsèra si dice in dialetto, dedicando la loro esperienza ed energia all’organizzazione di tanti progetti, conferenze e spettacoli teatrali, con la collaborazione ed il sostegno delle amministrazioni che si sono succedute nei 25 anni di vita dell’Aic, delle associazioni salesi ed altre vivaci realtà, come la Compagnia teatrale I Grani di Sale. Sabato 13 settembre alle ore 17, al Laghetto delle Rose, ospitati dai padroni di casa, l’associazione sportiva I Diavoli, sarà presentato il programma de Ra Carsèra, anno 2025/26, ricco di conferenze, laboratori e corsi, nonché gite, spettacoli musicali e teatrali e di momenti conviviali e di festa.
Garbagna: 42° raduno degli Alpini

Il Gruppo Alpini Val Grue ha tenuto domenica 7 settembre il 42° raduno con sfilata, omaggio ai Caduti e messa al santuario Madonna del Lago, accompagnata dalla corale di Garbagna, cui è seguito il pranzo all’aperto. Alla manifestazione è intervenuta la banda di Borghetto Borbera. Lunedì sera messa al santuario e fiaccolata fino al paese.
