Troppi galli nel pollaio

Il sovraffollamento crea spesso e volentieri qualche disagio se, soprattutto nei gruppi politici si affastellano istanze che poco o nulla hanno in comune tra loro e soprattutto se i “galli” nel pollaio diventano troppi è inevitabile che si creino frizioni. Così con lusinghe è facile che qualcuno di loro cambi casacca in sordina e non c’è da sorprendersi se poi andiamo alle urne e ci ritroviamo qualcuno che fino a poco tempo prima militava in un partito ed ora è in un altro.

Non c’è neppure da sorprendersi se ad ogni elezione, vedi le ultime nelle Marche, non si arrivi neppure al 40% di votanti. Anche in corso Alessandria corriamo certi rischi? Nella coalizione di centro destra che amministra la città in questi anni molte sono le anime di diversa estrazione politica e fino ad ora il sindaco ha fatto da collante, le continue correnti che si manifestano più o meno irruenti non hanno per ora rotto i ponti, in un’apparente solidità. Ultime novità sul fronte dei cambiamenti nella maggioranza ricordiamo le recenti dimissioni di Galvani da capo di gabinetto (che pare a breve verrà sostituito) o la chiara presa di posizione della consigliera Colacino (Fi) che, sulle nostre colonne interrogata sui rapporti nella maggioranza e all’interno del suo partito, ha dichiarato candidamente che “i miei riferimenti principali sono i cittadini che mi hanno votato. Se dovessero venire meno le condizioni per portare avanti un lavoro serio… non esiterei a seguire la mia linea, con senso di responsabilità ed indipendenza”. Certo è che danno ben più filo da torcere i componenti della maggioranza che quelli della minoranza che, bontà loro, amano la tranquillità e spendono le energie in mozioni e interrogazioni che poco interessano ai cittadini, tranne rare eccezioni.