Con Napoli mantenere inviolato il parquet della Nova Arena
Alla vigilia della gara interna con Napoli, società dalle grosse ambizioni, abbiamo incontrato l’ultimo arrivo in ordine di tempo nella squadra guidata da coach Fioretti, Brekkott Chapman, lungo americano di 206 cm che si sta inserendo nei meccanismi bianconeri (14’ di media di utilizzo per ora) ed ha già messo in mostra le sue doti di tiratore (80% da tre con 4/5) e discreto passatore (6 assist).

Ciao Brekkot benvenuto a Tortona. Come è nato il contatto con il Derthona? “Il contatto con il Derthona è nato tramite il mio agente e ho parlato prima con l’allenatore Mario Fioretti”.Sei contento di essere approdato in Italia? Come sei stato accolto dai tuoi compagni? “Sono contento sì e quando sono arrivato al Derthona sono stato accolto benissimo dal team e dallo staff. Tutti hanno reso la “transizione” facile per me e per la mia famiglia”. Ne conoscevi già alcuni? “Ho giocato contro Justin (ndr Ghoram) qualche anno fa, ma a parte lui non conoscevo altri”. Descriviti come giocatore. I tuoi punti di forza? “Penso di avere una buona versatilità, potendo allargare il campo, tirare e passare. Oltre a essere in grado di marcare più posizioni”. Hai un soprannome? “La maggior parte delle persone mi chiama semplicemente B o Chap”. Cibo preferito? “Il mio cibo preferito è lo Yakiniku, non è propriamente un cibo ma piuttosto uno stile di ristorante, ma si tratta fondamentalmente di diversi tagli di manzo wagyu che cucini su una griglia al tuo tavolo”. Che musica ascolti? “Ascolto un’ampia varietà di musica, ma quella che ascolto di più è R&B e Hip-hop”. Com’è stata la tua infanzia sul Lago Salato? “Ho avuto un’infanzia davvero bella. Lo Utah è un posto abbastanza sicuro in cui crescere e ci sono molte cose da fare nella natura, ne ho fatte molte con la mia famiglia. Facevo tanto sport e passavo davvero tanto tempo all’aria aperta”. A che età ti sei innamorato del basket? “Penso che il basket sia diventato la mia vera passione verso i 13 anni. È stato allora che ho iniziato a giocare a livello agonistico e a partecipare a tornei in giro per il Paese”. Hai avuto una carriera collegiale importante, cosa ricordi di quel periodo? “Il college è stato molto divertente e una grande sfida. Nei miei primi anni all’Università dello Utah avevamo delle squadre davvero forti e siamo arrivati alla March Madness. È stato sicuramente impegnativo conciliare la vita scolastica e il basket in quegli anni, ma sembra che abbia funzionato abbastanza bene perché mi ha portato dove sono ora”. Poi sei arrivato in Germania. Che differenze ci sono con la Serie A? “Penso che il campionato tedesco sia abbastanza simile a quello italiano. Nel complesso direi che il campionato tedesco è forse un po’ più fisico, mentre quello italiano è un po’ più tecnico”. In Giappone che esperienza è stata? “Ho avuto una bella esperienza in Giappone. Vivere lì è decisamente diverso dal punto di vista culturale rispetto ad Usa ed Europa. Anche il basket è molto diverso, ma mi sono davvero divertito. E poi il cibo giapponese è molto buono”. Ti piace allenarti e giocare alla Cittadella? “La Cittadella è molto bella, mi piace tantissimo poter lavorare in un ambiente così bello ogni giorno”. Cosa ti ha chiesto Fioretti? “L’allenatore mi ha chiesto se potevo inserirmi in una squadra già forte e aiutarla a migliorare. Se potevo essere un uomo squadra e pronto a lavorare, ho detto di sì”. Obiettivi personali? “Il mio obiettivo personale è semplicemente quello di aiutare la squadra a vincere. So che non si tratta esattamente di obiettivi personali, ma è l’unica cosa che conta davvero per me”.

Napoli. La società partenopea è passata ad inizio estate nelle mani di una cordata guidata dall’italo-americano Matt Rizzetta (già proprietario del Campobasso calcio), con il coinvolgimento dell’ex stella NBA Shaquille O’Neal. Il nuovo presidente ad inizio settimana ha parlato del progetto ambizioso della riqualificazione del PalArgento, storico impianto ormai abbandonato, per realizzare una struttura da 10-15 mila posti, capace di ospitare eventi internazionali. L’intenzione del gruppo, particolarmente ambiziosa, è infatti quella di creare un club di livello internazionale che possa giocare le coppe europee ed eventualmente rientrare nel programma della Nba che sta sbarcando in Europa. Per ora la squadra è guidata in panchina da coach Alessandro Magro, ex di Brescia con il 61% di vittorie in Serie A e tornato in Italia dopo l’esperienza in Lituania sulla panchina dei Wolves. Dopo una partenza stentata con due sconfitte ha inanellato due vittorie consecutive battendo Treviso in trasferta e Reggio Emilia in casa. La stella è l’ex Milano Naz Mitrou-Long miglior realizzatore con 17,3 punti, oltre 6 rimbalzi e 5 assist a gara seguito dai nuovi Savion Flagg (ala) e Rasir Bolton (play-guardia). Il lungo texano, che vanta 2,8 metri di “apertura alare”, è già in doppia cifra di media (16,5) tirando con il 40% da tre mentre l’esterno nativo della Virginia fa registrare 14,7 punti di media. In doppia cifra anche l’ala ex Venezia Aamir Simms (13,5 con il 52% da tre) ed il lungo Ed Croswell (11 e 5,5 rimbalzi) primo colpo del mercato estivo. Fra i trattatori di palla anche l’esperto Stefano Gentile e l’americano Ishmael El-Amin (7,8) come 6º uomo. Lunghi in uscita dalla panchina Kaspar Treier (204 cm) e Guglielmo Caruso (208 cm).
Precedenti. In casa con Napoli 3 vittorie: 83-77 stagione ’21/’22, 74-73 ’22/’23 e 92-72 ’23/’24. Lo scorso anno sconfitta 82-89.
D.M.
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