Intervista a Tommaso Baldasso

“Che passione i tortonesi! Voglio essere un martello. Fantastico lavorare alla Cittadella, non vediamo l’ora sia pronto il palazzetto”

Nato a Torino il 29 gennaio 1998, Tommy Baldasso muove i primi passi nel settore giovanile dell’Auxilium ad Quintum, nella sua città natale, prima di trasferirsi a Moncalieri dove completa il settore giovanile ed esordisce a livello senior. Nel 2014/’15, in Serie C, segna 10.7 punti a gara, che diventano 11 a uscita la stagione seguente in Serie B. Nell’estate 2016 si trasferisce alla Virtus Roma, in Serie A2, dove rimane per i quattro anni e mezzo successivi. Con la formazione capitolina conquista la promozione in Serie A nell’annata 2018/ ’19, chiusa a oltre 7 punti a partita in 28 gare disputate. Dopo il primo anno chiuso a quasi 7 punti a uscita, Baldasso lascia la Virtus a dicembre 2020, a seguito del ritiro della squadra dal campionato di Serie A, e si trasferisce alla Fortitudo Bologna. Dopo avere cominciato anche il 2020/’21 con la canotta della Fortitudo, Tommaso firma con l’Olimpia Milano a novembre 2021. Con la formazione guidata da Ettore Messina conquista la Coppa Italia, battendo in finale proprio il Derthona, e lo Scudetto nel 2021/’22. Nella passata stagione ha centrato il secondo Scudetto consecutivo. In carriera vanta anche 7 presenze in EuroLega. Con l’Italia ha svolto tutta la trafila delle Nazionali giovanili (U15, U16, U18 e U20) e ha debuttato con la squadra senior nel 2020. Con la Nazionale maggiore vanta 20 presenze, tra cui quelle a EuroBasket 2022. Lo abbiamo incontrato per conoscerlo meglio.

Ciao Tommaso come ti trovi a Tortona? “La prima impressione che ho avuto appena sono arrivato qui a Tortona è stata la voglia di crescere da parte della società e della città nella sua interezza. Ho notato anche l’ambizione e il forte desiderio di migliorarsi da parte di tutta la squadra. Tutti quanti sposano questo progetto di crescita, non solo all’interno della squadra e del club ma anche in città. Ho potuto sentire sin da subito la grande passione dei tortonesi per questo sport. C’è tanta voglia di condividere ed aiutarsi come se fossimo una grande famiglia”.  Come stai con i nuovi compagni di squadra? “Mi trovo benissimo con i miei compagni di squadra, sono tutte persone eccezionali, oltre ad essere grandi atleti. Questi elementi aumentano la volontà di stare e lavorare assieme. Vedo inoltre una forte unione, che è un punto fondamentale per la squadra”. Prime impressioni sul metodo di Ramondino? “Con il coach mi trovo molto bene, ho avuto modo di conoscerlo anche prima del mio arrivo a Tortona. Mi piace molto il modo in cui lavora, quello del suo staff ed il clima che c’è in palestra”. Campionato e Coppa, sei abituato al doppio impegno. Che stagione ti aspetti? “È il primo anno che questa società decide di giocare una coppa, per cui credo che il doppio impegno sia molto importante e delicato. Questa stagione sarà sicuramente più impegnativa rispetto alle precedenti. Cercherò di affrontarla nel migliore dei modi, arrivando con il massimo della serietà. Non ho dubbi che staff, società e noi giocatori ci faremo trovare pronti”. Ti aspetti un maggior minutaggio e più responsabilità rispetto alla tua esperienza a Milano? “Durante questi anni a Milano ho potuto fare molta esperienza accanto a grandi campioni, coach Messina ed il suo staff. Sono stati 2 anni bellissimi, per cui ci tengo a ringraziarli di tutto. Porterò tutto il mio entusiasmo e la voglia di fare bene qui a Tortona. Voglio essere «un martello», lavorando ed impegnandomi quotidianamente cercando di essere il più professionale possibile”. Impressioni sulla Cittadella dello Sport, come vi trovate a lavorare nella nuova struttura? “Sin dal primo giorno in cui sono arrivato, a luglio, ho trovato la Cittadella un centro incredibile e super all’avanguardia. Sono veramente contento di lavorare lì perché ospita tutto quello di cui abbiamo bisogno; c’è quindi da ringraziare coloro che lo hanno pensato e creato. Non vediamo l’ora che sia pronto anche il palazzetto per giocarci!”. Obiettivi per la stagione? (personali e di squadra) “L’obiettivo di squadra della stagione è quello di fare il meglio possibile in entrambe le competizioni, cercando di stare sempre sul pezzo e lavorando sodo. L’obiettivo personale invece è quello di imparare cose nuove e di migliorarmi. Lavoro tutti i giorni, dando il massimo, per raggiungere questo obiettivo”. Parlaci di te, hai hobbies, che musica ascolti, quando nasce la tua passione per i tatuaggi? “Mi piace fare le cose che fa una persona della mia età: guardare il Toro, la mia squadra del cuore; passeggiare con il cane; leggere. La mia passione per i tatuaggi nasce tanti anni fa, il primo lo feci a 15 anni e da lì ho continuato. Al momento sono in un periodo di stop e non so se ricomincerò a farne”.

Davide Maruffo

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