Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore,
a ormai pochi mesi dalle elezioni amministrative a Tortona, come è normale che sia, le forze politiche cittadine provano “a scaldare i motori” e fra presentazioni di candidati sindaco, articoli di giornale e interventi in consiglio comunale, dai banchi dell’opposizione già si cerca di portare all’attenzione la solita superficiale lettura dei quasi cinque anni di amministrazione guidata dal sindaco Federico Chiodi. In particolare mi ha molto stupito leggere e ascoltare un giudizio piuttosto netto da parte del Partito Democratico che ha definito quella dell’amministrazione uscente addirittura “un’esperienza fallimentare”.
Con tutto il rispetto per le diverse posizioni ideologiche (e ci mancherebbe!) mi sembra che in questo caso parlare di “fallimento” non sia solo ingeneroso ma totalmente sbagliato. Parlano i fatti che il sindaco stesso ha riassunto benissimo nell’ultima seduta del consiglio comunale del 21 dicembre scorso e che avremo tempo di ricordare in campagna elettorale. Credo tuttavia sia utile riepilogare alcuni punti fermi. Negli ultimi 4 anni di governo cittadino da parte del Centrodestra, abbiamo assistito in molti settori ad una reale e propria inversione di tendenza rispetto alle precedenti amministrazioni. Infatti stiamo assistendo ad un fiorire di nuovi insediamenti industriali, molti legati al settore della logistica ma anche al manifatturiero che stanno portando e porteranno nuovi posti di lavoro e sviluppo dell’indotto. Merito in gran parte dall’aver saputo portare a termine il lungo e laborioso iter per l’approvazione del nuovo piano regolatore generale a distanza di 25 anni dall’approvazione del precedente. Il sindaco e la giunta sono stati capaci di attrarre sulla città fondi per quasi quaranta milioni di euro, sfruttando al massimo le opportunità legate al Pnrr e alle grandi opere come il Terzo Valico, finanziamenti che hanno consentito di mettere in attivazione progetti di grande rilievo: penso, per esempio, alla nuova scuola in viale Kennedy che rappresenta l’opera pubblica di maggiore impatto in città da molti anni; penso al completamento del secondo lotto della tangenziale, alla scuola di logistica, alla tanto attesa e necessaria ristrutturazione della sede della polizia municipale. Abbiamo visto un rilancio molto significativo nell’ambito della promozione territoriale, intrecciando nuovi accordi e legami con le altre realtà del nostro territorio, con la riapertura del museo archeologico Dertona, con importanti novità nei collegamenti e destinate ad aumentare, come le fermate di treni superveloci, destinate a crescere con il completamento di grandi opere come il Terzo Valico e il quadruplicamento della linea ferroviaria per Voghera. Leggo in questi giorni che in controtendenza con gli anni passati la popolazione tortonese è tornata a crescere: non grazie a nuove nascite (ahinoi questo è tutto un altro problema che riguarda però il Paese intero) ma per un numero crescente di persone che si sono trasferite a Tortona. E’ un bel segnale che ci porta a pensare che siamo sulla strada giusta per tornare a rendere Tortona una città sempre più vivibile e attrattiva grazie a sempre migliori servizi comunali. E su questo aspetto bisognerà lavorare. A tutto ciò mi permetto di legare un altro argomento che non va sottovalutato: l’amministrazione Chiodi ha dovuto, nei primi due anni di mandato, fare fronte alla più grande crisi che l’Italia e il mondo intero hanno affrontato dal dopoguerra, quella della pandemia Covid-19. Questo non deve essere una scusa per gli obiettivi che eventualmente non si è riusciti a raggiungere, ma un fatto di cui tenere conto che si somma alle altre emergenze di carattere mondiale, come l’innegabile e sconsiderato aumento dei prezzi delle materie prime registrato con lo scoppio della guerra in Ucraina a cui si aggiunge l’instabilità dello scenario politico internazionale al quale purtroppo assistiamo in questi giorni. Sono eventi che hanno forti ripercussioni anche sulla nostra realtà locale e che il sindaco e l’amministrazione hanno dovuto fronteggiare, sempre con prontezza e nella maniera corretta, ma che tuttavia e giocoforza hanno inciso anche sull’ordinaria attività amministrativa. Alla luce di questo sintetico bilancio, parlare di fallimento appare più che altro un po’ ridicolo e c’è da augurarsi che l’opposizione sappia trovare argomenti un po’ più efficaci per affrontare la prossima campagna elettorale!
Capo Gruppo di Forza Italia, PierPaolo Cortesi