Zone 30 opportunità per automobilisti e ambiente

In queste settimane è “esploso” un nuovo caso politico amministrativo a livello nazionale con l’istituzione in alcune grandi città del limite dei 30 chilometri orari sulla maggior parte delle strade cittadine. Il ministro Salvini ha criticato questa scelta, dichiarandosi contrario. Per questo specifico caso delle “Zone 30” possiamo dire che Tortona è stata all’avanguardia. Ormai sono più di 10 anni che Città Giardino, numerose strade di San Bernardino ed altre hanno il limite dei 30 chilometri orari. Ci sarebbe da criticare un poco la realizzazione, e noi a quel tempo lo facemmo, per via dei rallentatori che rompono schiena ed ammortizzatori, delle aiuole ed aiuolette realizzate con verde subito seccato, e così via. Il vero problema è che in tutti questi anni il limite dei 30 chilometri orari non è mai stato fatto rispettare veramente.

A parte nei pressi delle scuole negli orari di ingresso ed uscita, i vigili non hanno mai effettuato servizi per controllare se questo limite è rispettato o meno dagli automobilisti. Insomma ci pare che il limite di 30 rimanga scritto sull’asfalto (in alcuni casi in modo molto sbiadito) o sui segnali, ed ognuno si comporta allo stesso modo di prima: andando alla velocità di un tempo, ovvero ben più dei 30 orari, e ciò soprattutto nelle strade di maggior percorrenza e traffico. Ma possiamo dire che di per sé le “Zone 30” sono utili. A 30 chilometri orari, infatti, un veicolo in piena efficienza e con un autista in buone condizioni si arresta in 13 metri, percorrendone 8 solamente per il tempo di reazione. A 50 chilometri orari, invece, il tempo di reazione si allunga a 14 metri, cui seguono altri 12 metri di frenata, per un totale di 26 metri, esattamente il doppio. Ovvio che nel primo caso la sicurezza del pedone è quasi massima. Ed infatti una statistica nazionale afferma che la probabilità di decesso per un pedone investito è del 6% se l’auto ha una velocità di 30 km/h e del 30% se, invece, va ad una velocità di 50 km/h. In più gli esperti dichiarano che diminuiscono del 15% il consumo di carburanti e del 20% le emissioni inquinanti (ossido di azoto, anidride carbonica, polveri). Insomma un vero e proprio guadagno per l’ambiente. Per essere più precisi: a 30 km/h ora il massimo di emissione di Co2 è calcolato in 1 grammo al secondo, a 50 km/h è di 2,2 più del doppio! Insomma crediamo che questa polemica sul divieto di fare gli “Alex Pier Guidi” sulle strade cittadine sia veramente penosa. Il vero problema è che mancano, lo ripetiamo, i controlli.