“L’obiettivo comune sono i playoff. Tortona ha un pubblico speciale e mi ha accolto a braccia aperte. Il mio sogno è giocare un giorno in NBA”

Intervista al playmaker bianconero Colbey Ross

Con la pausa del campionato dovuta alla Coppa Italia e alle gare della nazionali il Derthona Basket è “a riposo” per due settimane in cui coach De Raffaele ha avuto ed avrà modo di lavorare con intensità e ritmo per inculcare sempre meglio la sua idea di basket nella testa dei giocatori bianconeri e raggiungere quello che è l’obiettivo minimo per un team come quello del patron Gavio, la qualificazione ai playoff, possibilmente con il vantaggio del campo. Abbiamo così incontrato il nuovo acquisto bianconero, il play americano Colbey Ross, miglior giocatore della scorsa stagione di Serie A con Varese, da poco approdato a Tortona e subito insignito dal coach livornese del ruolo di leader della squadra. 

Ciao. Come stai fisicamente? Migliori di giornata in giornata? “Ciao a tutti! Sto molto bene fisicamente e sì, è vero, mi sto decisamente mettendo in ritmo giorno dopo giorno”. Come è stato l’approccio con Tortona? Cosa ti aspettavi? “L’approccio qui è stato fantastico: tutti erano entusiasti, tifosi, staff e compagni e mi hanno accolto a braccia aperte. Sapevo che il Club era di alto livello e con grande progettualità”. Come ti trovi a lavorare con De Raffaele? “Mi piace molto lavorare con il coach: nutro grande rispetto nei suoi confronti e mi sta aiutando molto a diventare un playmaker migliore e a controllare il gioco”. Conoscevi già alcuni dei tuoi compagni? “Sì, ne conoscevo parecchi di vista anche perché ci ho giocato contro l’anno scorso quando ero a Varese”. Per un passatore delle tue doti quanto è importante avere un centro atletico come Kamagate? “È molto importante: un giocatore dalle caratteristiche di Ismael è perfetto per gli alley oops e sicuramente aiuta noi guardie a concludere le azioni offensive; dal punto di vista difensivo, poi, protegge molto bene il canestro”. Tortona è una piazza piccola ma con grande passione. La senti la spinta del pubblico quando sei sul parquet? “Credo davvero che i nostri tifosi siano una grande spinta in tutte le gare casalinghe. Mi piace molto l’atmosfera che si respira in casa, è speciale!”. Dopo la Coppa ci sarà il rush finale della stagione regolare. Credi nei playoff? “Sì, credo che ce la faremo a fare i playoff. Ma per arrivarci dovremo farlo un allenamento e una partita alla volta, concentrandoci a migliorare le piccole cose”. Ti piace essere leader del gruppo così come ha voluto il coach? “Assolutamente sì. È più facile esserlo con un gruppo di compagni che condividono la stessa passione e gli stessi obiettivi in campo”. Come ti trovi ad allenarti alla Cittadella? “È bellissimo allenarsi alla Cittadella! Una facility magnifica con tutto ciò di cui i giocatori hanno bisogno”. Il titolo di MVP della scorsa stagione ti mette addosso pressione o è uno stimolo in più? “Un pochino di pressione forse sì… ma quando la sento mi ricordo che il mio obiettivo è quello di migliorare l’1% ogni giorno e diventare un vincente e questo «mette a posto» tutto”. NBA, un sogno mai svanito ed ancora un obiettivo? “Sì, l’NBA è sempre un obiettivo… un passetto alla volta”. Qual è la partita o il momento della tua carriera che non dimenticherai mai? “L’anno scorso in casa contro Scafati… è una partita che credo non dimenticherò mai!”. Cosa ricordi del College, a Malibu eri un idolo… “Uno dei più bei ricordi del college è stato vincere il campionato CBI durante il mio ultimo anno”. Hai un soprannome? Cosa fai nel tempo libero? “La gente mi chiama Colo o CDot. Mi piace guardare film e serie tv e ascoltare la musica!”.

Davide Maruffo

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