La pagina di Castelnuovo Scrivia

Edizione del 16.2.2024

Tanti bambini per il Carnevale in oratorio

Sabato pomeriggio, nonostante la pioggia che è caduta incessante per tutto il giorno, in oratorio si è svolta una bella e riuscita festa di Carnevale. Una giornata piena di coriandoli, chiacchiere e, ovviamente, tante maschere per colorare questa iniziativa che ha saputo coinvolgere tanti bambini e ragazzi. Gli animatori, che si sono impegnati nell’organizzare la giornata e le scenografie nel salone addobbato a tema “Film e Serie TV”, sono rimasti molto soddisfatti: “E’ stata davvero una festa riuscita molto bene – ha detto Alessandro Trausi, coordinatore del gruppo animatori – ed è pertanto doveroso ringraziare il parroco, i genitori e le famiglie dei ragazzi che hanno partecipato e in generale tutti i volontari che hanno collaborato per il successo di questo Carnevale, una tradizione che non dobbiamo perdere assolutamente. E ora siamo tutti ancora più carichi e stimolati in vista dei prossimi appuntamenti che organizzeremo sempre in oratorio”.

Helenio Pasquali

Li hanno lasciati soli – Riceviamo e pubblichiamo

Roberto ha 50 anni, abbiamo scelto la sua storia come esempio per dare continuità all’articolo pubblicato la settimana scorsa sulle pagine di questo giornale riguardante l’ex reddito di cittadinanza, dal 1° gennaio sostituito dall’Adi (assegno di inclusione) che esclude molte persone bisognose e in condizione di disagio psico fisico ed economico. Si tratta di un cittadino castelnovese con seri problemi di salute, tant’è che gli è stato riconosciuto il 60% di invalidità, una percentuale importante che per un cittadino disoccupato equivale a grandi difficoltà, anzi potremmo dire impossibilità, ad essere assunto per un lavoro, e questo in termini assoluti, ma ancor più difficile è trovare un impiego adeguato al proprio grado di invalidità. Iniziamo con il precisare che nel comprensorio di Tortona tra cui c’è Castelnuovo Scrivia, i disabili iscritti alle liste del collocamento obbligatorio sono 533, mentre i posti resi disponibili coprono circa il 2% delle attuali necessità. Infatti le aziende da 15 a 35 dipendenti hanno l’obbligo di assumere 1 invalido ciascuna, quelle che possono contare da 36 a 50 dipendenti sono tenute ad assumere 2 disabili, mentre per quelle oltre i 50 dipendenti il numero è pari al 7% del totale delle maestranze, ma queste sono una piccola minoranza, poiché nel Tortonese come in gran parte del Paese, gli insediamenti produttivi contano mediamente 5/10 addetti. In conclusione gli avviamenti al lavoro per disabili sono ridotti ai minimi termini o pari a 0, con l’aggravante che le attività adatte alle patologie presenti come quelle oncologiche o di tipo neurologico (le più frequenti) sono quasi inesistenti. Nel nostro caso il signor Roberto, che soffre di sporadiche crisi epilettiche, è quasi certo che nonostante l’iscrizione a tutte le agenzie interinali della zona, oltre che al Centro per l’impiego di Tortona, non troverà lavoro perchè nessuna azienda si assumerà mai il rischio che il dipendente venga colpito da una crisi sul posto di lavoro, con gravi conseguenze per il lavoratore stesso ma anche per l’addetto alla sicurezza e per il titolare dell’azienda penalmente responsabile della salute dei lavoratori. Dunque Roberto, che l’anno scorso ha percepito il reddito di cittadinanza, quest’anno non potrà beneficiare dell’Adi per due assurdi motivi:

1) L’Rdc percepito in precedenza andrà ad incrementare il reddito dichiarato in Isee

2) come previsto dalla nuova legge Meloni, il precedente Rdc di Roberto si somma al reddito della madre, residente in Puglia, con il risultato paradossale e terribilmente ingiusto che il valore Isee così calcolato supera il limite massimo per l’accesso alle misure di sostegno al reddito (che nel frattempo è stato ridotto) e questo lo esclude dall’Adi!

Purtroppo di casi simili a questo ne esistono parecchi. Penso a quello di un’altra castelnovese donna, anch’essa circa 50enne, con problemi oncologici ma non solo e il 67% di invalidità: ebbene, per le stesse recenti norme, nonostante da 30 anni viva per fatti suoi, è dovuta confluire nella Isee della mamma, vedova che nel frattempo si è risposata, con lo stesso risultato del caso precedente, cioè di non avere il diritto all’Adi e di non riuscire a trovare uno straccio di lavoro. La domanda sorge spontanea: è possibile accettare che queste ingiustizie siano insanabili? Di cosa dovrebbero vivere queste persone private di tutto? Giudizi sommari e generalizzazioni sui beneficiari del reddito di cittadinanza prima e sull’Adi adesso del tipo “sono tutti fannulloni” sono profondamente ingiusti, e se è vero che qualsiasi norma di sostegno al reddito non può escludere casi individuali di persone che ne approfittano, è altrettanto vero che siamo di fronte ad una palese ingiustizia, ad una normativa che lede gravemente la dignità individuale. Si dovrebbe fare un’analisi seria sul mercato del lavoro, sulle condizioni socio economiche dei disoccupati e degli inoccupati e, insieme a Cisa, Centro per l’impiego e comune di residenza, trovare rapidamente delle soluzioni concrete. Non è concepibile che cittadini con seri problemi di salute e respinti dal mercato del lavoro debbano, a giudizio del governo, ritrovarsi a 50 anni a dipendere da un genitore anziano dal cui nucleo familiare risultano fuoriusciti da diversi decenni. 

Rino Mastarone, SPI CGIL Bassa Valle Scrivia

Due gru per il portacontainer fuori strada

Nel tardo pomeriggio di lunedì 12 febbraio un portacontainer è uscito fuori strada, per cause imprecisate, lungo la provinciale tra Tortona e Castelnuovo Scrivia all’altezza del Torrione. I carabinieri sono stati costretti a bloccare il traffico per oltre un’ora per permettere a due gru di riportare il mezzo, carico e molto pesante, sulla strada. La circolazione tra i due centri è stata deviata per Pontecurone. Non gravi i disagi per i pochi automobilisti del lunedì sera.

Di ritorno da Lourdes

Domenica pomeriggio nella chiesa di San Rocco, in occasione della solennità della Madonna di Lourdes, il parroco e cappellano della Confraternita, don Paolo Caorsi, ha celebrato una messa, animata dal coro “Bandello”. Lunedì sera hanno fatto ritorno da Lourdes sessanta nostri concittadini, insieme a fedeli provenienti da Tortona e dai centri limitrofi, che hanno trascorso quattro giorni nella cittadina francese ai piedi dei Pirenei, una trasferta ottimamente organizzata da Elvira Colombassi ed Emiliana Balduzzi.

Helenio Pasquali

Lavori in piazza e all’Arco di via Roma

In questi ultimi mesi la piazza del paese è interessata da alcuni interventi, realizzati a lotti successivi per evitare eccessivi disagi alla circolazione, e proprio in questi giorni si sta procedendo a rifare l’acciottolato sotto il castello. Come spiega il vice-sindaco Paola Pisa “la pavimentazione realizzata grazie ai ciottoli di fiume dagli spigoli arrotondati fu rifatta su tutta la piazza negli anni ’80. La scelta era legata a una storia antica: infatti, le prime pavimentazioni con acciottolato risalgono al 1700, quando venivano impiegate per assicurare alle strade principali lo scolo dell’acqua piovana. Con gli interventi che stiamo realizzando ora, siamo costretti a tenere chiuso l’accesso dei mezzi provenienti da via Solferino ancora per una decina di giorni per consentire la maturazione del fondo che sarà interamente ripristinato”. Per quanto riguarda, invece, l’arco di via Roma, i lavori riguardano la protezione del manufatto con quattro muretti rivestiti da una lastra in acciaio Corten, che pur essendo leggera è molto resistente e protettiva, garantendo così adeguate condizioni di sicurezza all’intera struttura.

Helenio Pasquali