Gruppo Aido intercomunale: “La donazione organi salva la vita, anche la propria”

L’appello della presidente provinciale Nadia Biancato. Consiglio direttivo presieduto da Daniela Milanese

Sono ben 42 i comuni che fanno riferimento al Gruppo Aido di Tortona e Bassa Valle Scrivia che con l’assemblea straordinaria del 21 febbraio ha sancito la sua dimensione “Intercomunale”. Alluvioni Piovera, Alzano Scrivia, Avolasca, Berzano di Tortona, Brignano Frascata, Carbonara Scrivia, Carezzano, Casalnoceto, Casasco, Castellania, Castellar Guidobono, Castelnuovo Scrivia, Cerreto Grue, Costa Vescovato, Dernice, Fabbrica Curone, Garbagna, Grava, Gremiasco, Guazzora, Isola Sant’Antonio, Molino dei Torti, Mombisaggio, Momperone, Montacuto, Montegioco, Monleale, Montemarzino, Paderna, Pontecurone, Pozzol Groppo, Sale, Sant’Agata Fossili, San Sebastiano Curone, Sarezzano, Spineto Scrivia, Tortona, Viguzzolo, Villalvernia, Villaromagnano, Volpedo, Volpeglino.

E’ questo il territorio sul quale il nuovo consiglio direttivo eletto dall’assemblea ordinaria elettiva svilupperà l’attività di sensibilizzazione alla donazione organi. Un territorio in cui le opposizioni presso l’anagrafe superano ovunque la media nazionale pari al 36,1%. A Tortona il 43,2% dice no alla donazione organi, che significa indisponibilità a donare post mortem i propri organi, impedendo ad altri di poter continuare a vivere. A Pontecurone il 78,1% dice sì (come il 72,6% dei castelnovesi) dimostrando maggior consapevolezza: dichiarare il sì non significa “essere donatore” ma impegnarsi a conservare gli organi in salute che si traduce nel condurre un buon stile di vita e ridurre le possibilità di contrarre gravi malattie per le quali sia necessario per se stessi un trapianto d’organi. La presidente provinciale, Nadia Biancato, presente alle assemblee spiega: “solo una persona su 3.000 di chi si esprime favorevolmente alla donazione organi post mortem potrà effettivamente donare i propri organi. Per contro c’è una statistica molto più severa rispetto alle necessità di organi: 1 persona su 7 nel corso della propria vita potrebbe necessitare di un trapianto per risolvere un grave problema di salute, ma il basso numero di donazioni non consente di soddisfare le richieste. L’anno scorso è stato possibile effettuare oltre 4.000 trapianti ma al 31 dicembre oltre 7.900 persone erano in lista d’attesa, il 10% bambini. Per molti di loro non arriverà in tempo un cuore, un fegato, un polmone o un rene a salvargli la vita. Occorre essere più sensibili verso questo argomento. Bisogna continuamente parlarne, far comprendere alle persone che la donazione organi salva vite, anche la propria”. Il nuovo consiglio direttivo presieduto da Daniela Milanese ha il compito sul suo vasto territorio di proseguire nell’opera di promuovere iniziative per diffondere la cultura della donazione e in merito la neo presidente afferma: “sensibilizzare l’opinione pubblica è essenziale per diffondere la conoscenza delle ricadute positive del generoso atto di donare, basato sulla cura del prossimo. Papa Francesco in occasione dell’incontro con noi volontari Aido disse che donare non è solo un atto di responsabilità sociale ma anche un’espressione della fraternità universale che lega uomini e donne. Per cui siamo pronti a prenderci cura dei tortonesi con incontri capillari”. Per il quadriennio 2024-2028 sono numerosi i volontari messisi a disposizione di Aido e della nuova presidente. Il Consiglio sarà composto da: Mariuccia Solari e Ezio Mareschi (vice presidenti), Anna Pulerà (tesoriera), Claudio Pengo (segretario), Lucia Goggi (presidente uscente) e Paola Isetta consigliere. I consiglieri supplenti saranno: Ugo Pezzuolo, Alessandra Sterpi, Giuseppe Curone. A breve il consiglio renderà note le prime iniziative sul territorio.