“E’ la prima volta che vivo in una piccola città. Sono cresciuto al campetto e ora punto all’NBA”

Intervista ad Ismael Kamagate 

E’ arrivato da poche settimane alla corte di De Raffaele in prestito da Milano ma ha già mostrato le sue grandi doti fisiche ed atletiche che hanno fornito al Derthona una nuova dimensione, soprattutto sotto le plance, e dato al coach livornese un maggior ventaglio di opzioni nello schierare i quintetti. Ismael Kamagate, 211 cm di esplosività e forza fisica, è subito diventato un elemento fondamentale di questo Derthona che punta ai playoff e questo weekend, con Napoli, a rifarsi subito della sconfitta di Pistoia. Sette Giorni lo ha incontrato per conoscerlo meglio. 

Ciao Ismael in che zona di Parigi sei nato? Quando hai iniziato a giocare a basket? “Sono nato nel 19esimo arrondissement e quando avevo circa 4 anni ci siamo trasferiti nel 14esimo arrondissement. Ho cominciato a giocare a basket a 10/11 anni”. In Francia la pallacanestro è un movimento importante, si gioca molto per strada e nei campetti come qui? “Il movimento cestistico francese cresce di anno in anno anche grazie alla presenza di diversi giocatori francesi in NBA. I playground sono sempre stati pieni di ragazzi che giocano sin da quando ho cominciato io. Ci sono un sacco di tornei amatoriali e io ho giocato tantissimo ai campetti prima di diventare un professionista”. Che differenze hai trovato fra il basket francese e quello italiano? “Secondo me il campionato francese è un po’ più fisico e atletico mentre qui è più tecnico con migliori percentuali di tiro”. Come hai vissuto l’esperienza in Eurocup? “L’esperienza in Eurocup mi ha dato tanto… spero di giocare ancora nelle coppe europee”. Draft e Summer League. Emozioni nel toccare con mano il mondo NBA? “Il Draft e la Summer League sono stati entrambe delle splendide esperienze, anche molto divertenti, dove mi sono potuto confrontare con i migliori al mondo”. Il tuo sogno è tornare in America? “Non nego che è il grande sogno quello di andare a giocare in NBA… come penso per tutti i giocatori di basket! Ma pensarci troppo è il modo migliore per non realizzarlo… voglio concentrarmi sul presente, migliorando giorno dopo giorno cercando di imparare sempre qualcosa dal contesto in cui mi trovo”. Quanto hai imparato a Milano con coach Messina e compagni esperti e di grande talento? “Ho imparato moltissimo a Milano, soprattutto la cura per i dettagli. Ho avuto la possibilità di giocare e allenarmi con un grande coach e dei compagni fortissimi”. Cosa devi migliorare nel tuo gioco? “Devo cercare di essere più resiliente, provare più cose e migliorare tanti aspetti difensivi ed offensivi”. Come stai a Tortona? In Cittadella ci si allena alla grande? “Sto bene a Tortona, è molto diverso rispetto alle mie esperienze precedenti anche perché per me è la prima volta in una piccola cittadina. Allenarsi alla Cittadella è molto stimolante: si vede che è una struttura di altissimo livello, con macchinari nuovi e tutti i comfort. Devo dire che mi trovo benissimo qui, anche con i coach e tutto lo staff sportivo e medico”. Hai un soprannome? Che fai nel tempo libero? Ti piacciono altri sport? “Mi chiamano Ish o Izzy, i miei hobby sono guardare serie tv, giocare ai video games e dormire. Non sono un grande fan di altri sport… ogni tanto guardo il calcio, la boxe e l’MMA”.

Davide Maruffo

© riproduzione riservata