Il tortonese Perla per altri 4 anni ai vertici regionali della sanità privata

Il tortonese Giancarlo Perla è stato riconfermato per i prossimi 4 anni, presidente dell’Aiop Piemonte, Associazione Italiana Ospedalità Privata, di fatto la sanità privata regionale. L’assemblea dei soci si è svolta giovedì della scorsa settimana a Torino e all’unanimità il nostro concittadino, direttore generale del Policlinico di Monza, ha ricevuto il nono mandato al vertice regionale entrando anche nel consiglio generale nazionale.

L’assemblea era importante perché con il nuovo statuto sono entrati a far parte dell’organizzazione anche le aziende socio sanitarie residenziali e territoriali. Il nuovo statuto di Aiop, approvato lo scorso maggio, riflette l’impegno dell’associazione verso l’imprescindibile integrazione tra pubblico e privato a tutti i livelli, tesa a demolire stereotipi e pregiudizi per ribadire che «siamo un’unica sanità e solo lavorando sinergicamente possiamo rispondere con efficacia alle esigenze di prevenzione, cura e assistenza di tutti i cittadini – ha dichiarato Perla -. Il nuovo statuto vuole aggregare l’articolato mondo della sanità, che tutela il diritto costituzionale alla salute e che include la socio-residenzialità. Questo rinnovamento radicale è per noi una nuova sfida e un’opportunità: ci consente di esprimere un servizio di tutela completo, riflettendo una visione più attuale di salute che vede la sanità di diritto privato come componente paritaria di un solo sistema sanitario nazionale, capace di fornire un supporto decisivo per alleggerire il peso che grava sul sistema pubblico». Restano tuttavia aperti alcuni temi sui quali oggi Aiop ha richiamato l’attenzione. Tra le priorità permane la questione delle liste di attesa: rinnovando la propria disponibilità a collaborare per abbatterle, l’associazione evidenzia la lentezza nella definizione e messa a regime delle modalità attuative da parte della Regione. In secondo luogo Aiop sollecita la Regione Piemonte e l’assessorato alla sanità a concretizzare la promessa copertura del 50% dell’incremento del contratto di lavoro ormai scaduto. Inoltre, non meno importante, Aiop rileva il perdurare del ritardo nel ristoro, più volte promesso, dell’aumento dei costi energetici 2022-2023. «Una lentezza generale che mette in difficoltà le nostre strutture e che non facilita la messa a punto del grande lavoro di squadra che auspichiamo per la salute collettiva. Questi sono temi cruciali, per i quali attendiamo risposte con urgenza» ha concluso Perla.