Silvestri: “«Vieni a Vivere a Tortona» opportunità unica”

La paternità del progetto “Vieni a Vivere a Tortona” ci hanno detto in Forza Italia che ti appartiene, vogliamo approfondire il progetto ed il metodo di sviluppo? Consentimi una battuta, la paternità è della collettività e dei sindaci che negli anni a venire ci crederanno. Nel 1999, “Amministrazione Bonavoglia”, ho sentito  parlare per la prima volta di sviluppo turistico culturale ed enogastronomico del territorio Tortonese. Dopo venticinque anni le amministrazioni che si sono succedute hanno creduto a questo progetto ed oggi abbiamo basi consolidate, possiamo dire di essere un territorio attrattivo e visitato da molti turisti. Dobbiamo, con il progetto “Vieni a Vivere a Tortona”, partire da questo presupposto e non fare solo un cartello elettorale.

Da operatore del settore ti posso garantire che abbiamo tutti i presupposti per diventare un territorio attrattivo anche per chi decide di vivere a Tortona e qui crescere la propria famiglia. La città metropolitana presenta ormai costi sociali ed economici non più sostenibili dalla classe media che cerca ormai nuovi spazi dove vivere e crescere. Lo smart working consente di lavorare da casa ma richiede spazi adeguati. Nella Milano sud un appartamento di 80 mq costa, di affitto, mediamente 900 euro mensili; il doppio rispetto a 450 di una citta come Tortona. L’acquisto si attesta sui 5.000/7.000 euro mq rispetto ai 1.000/3.000 euro mq di Tortona. La vita green a pochi passi nella città è ormai una cultura popolare, costi dimezzati per le strutture sportive, scuole e servizi di ogni ordine e grado a portata di mano, le nostre colline ed il parco del Castello. Doni impagabili. Dobbiamo intercettare quegli abitanti Milanesi della classe media che vogliono godere del nostro territorio per una vita intera crescere in questa realtà ed acquistare un immobile a pochi km da Milano.

Come si può realizzare questo progetto? Il progetto consiste nel coinvolgere tutti gli operatori del settore, dalle agenzie immobiliari, ai costruttori, agli artigiani edili, ai proprietari immobiliari, tutti gli stakeholder del territorio Tortonese, inclusi i già consolidati produttori enogastronomici e raccontare questa storia. Raccontare che a Tortona e dintorni si vive bene, si mangia bene, ci sono tutti i servizi necessari alla famiglia, allo sport e alla cultura. C’è un territorio meraviglioso da scoprire e vivere in tutte le stagioni dell’anno. Per fare questo ci vuole una operazione di marketing immobiliare sistematica e continuativa che deve necessariamente coinvolgere anche i comuni limitrofi. Operazione oggi molto più facile da esprimere attraverso il web ed i suoi portali. Gli ormai famosi portali di ricerca immobili come immobiliare.it, casa.it, idealista ecc. sono di grande aiuto. Internet ci permette con un click di aprire orizzonti infiniti ma soprattutto ci permette di intercettare quelle famiglie della classe media che con 300.000 euro comprano una casa nuova, in classe A4 con tre camere da letto e studio, grande terrazzo o giardino. Un alloggio che gli costerà la metà e gli permetterà di vivere con il migliore vicinato, in una città sicura piena di servizi e colma di storia. Una contaminazione sociale positiva tra persone potrebbe portare il primo anno una ventina di famiglie circa 60 abitanti; l’anno successivo 60 famiglie circa 180 abitanti, il terzo anno 120 famiglie e 360 abitanti è così via. Nel giro di una decina di anni potremmo ottenere ottimi risultati demografici, con considerevoli aumenti della popolazione.

La città sarà in grado di supportare questo incremento di abitanti? Una migrazione da zone limitrofe è già incominciata con lo sviluppo industriale che porterà circa 800 posti di lavoro. Gli immobili in affitto disponibili sono circa una decina, decisamente pochi per una città come la nostra. Al contrario l’offerta di vendita è molto alta. Solo nel nostro comune ci sono 800 case in vendita, più aree di sviluppo residenziale esistenti nel centro storico e terreni edificabili per ville e palazzine. Le amministrazioni future dovranno considerare seriamente l’aspetto dei servizi e la forza ricettiva che la città  gradualmente dovrà sostenere. Più abitanti che pagheranno tasse, usufruiranno di servizi, utilizzeranno il nostro commercio ci aiuteranno a crescere e ad essere sostenibili. Una tendenza positiva di crescita demografica fa solo bene ai servizi che vengono offerti, li aiuta a sostenersi meglio. Sono certo che la nostra Tortona saprà programmare questa crescita in termini industriali e residenziali. Molti servizi non dipenderanno solo dai comuni del territorio ma i progetti dell’alta velocità, il terzo valico, il raddoppio della linea Tortona – Voghera con conseguente aumento dei treni, la fermata di Italo che permette di pranzare a Roma e tornare per cena sono presupposti concreti sui quali cercare si sviluppare infrastrutture interregionali essenziali per territori di confine come il nostro. Le relazioni con la Regione Piemonte saranno sempre più importanti e sempre più importante sarà perorare rapporti con la Regione Lombardia, soprattutto in termini di trasporto, questo è quello che chiedo ai consiglieri regionali che verranno eletti. In conclusione il progetto “Vieni a vivere a Tortona” sarà un’opportunità per la nostra comunità che coinvolgerà anche i comuni limitrofi sul quale l’amministrazione Chiodi dovrà lavorare con impegno e lungimiranza. Variare l’assetto urbanistico di una città senza promuoverne la crescita sarebbe come lasciare importanti strumenti al caso, alla fortuna di incontrare un nuovo residente o un nuovo insediamento produttivo. Se vogliamo diventare grandi dobbiamo pensare in grande.