Intervista all’Ad Ferencz Bartocci: “Lavoriamo per migliorare a livello sportivo e sociale. Coach De Raffaele? Un upgrade per tutti! Faremo la BCL”

“In estate eventi alla Cittadella. Siamo orgogliosi delle squadre giovanili che hanno raggiunto risultati storici”

Probabilmente nessuno fra i tifosi del Leone, al termine del girone di andata, avrebbe pronosticato alla fine della stagione regolare un Derthona 8º in classifica che conquista i playoff e si va a giocare una Gara5 sul campo della Virtus Bologna. Una risalita vertiginosa per i ragazzi in bianconero guidati dall’esperienza e dalla verve del nuovo coach De Raffaele che ha portato nuove idee, nuove motivazioni e tanta voglia di migliorarsi. 

Bartocci con De Raffaele

Buongiorno Ferencz. E’ stata la stagione più complicata da quando sei a Tortona? “Direi di no, l’esito fa parte del mondo dello sport. E’ come una partita, la organizzi, la prepari al meglio e ce la metti tutta poi non sai mai se vinci o perdi, però devo dire che come resoconto finale si sia vinto. Il Derthona basket è organizzato in maniera adeguata anche grazie alla proprietà ed al presidente Picchi e si cerca di lavorare al meglio. Le vittorie, parlo a livello generale, non sono sempre lo specchio di situazioni positive, le facciate spesso sono fuorvianti, nel nostro caso la forza organizzativa credo abbia fatto la differenza”.  Riavvolgiamo il nastro. Fare le Coppe è stato un passo azzardato o un’esperienza fondamentale per crescere? “E’ stata una bella esperienza, abbiamo potuto confrontarci con realtà straniere, approcci ed organizzazioni diverse; anche in ottica Cittadella è stato positivo vedere impianti di alto livello e capire come sono organizzati”. Si sono commessi errori nella costruzione del roster iniziale? “Costruire una squadra sportiva è una delle cose più difficili che esistano. Non parlerei di errori quanto di scelte fatte in maniera convinta e consapevole da tutti, poi durante l’anno abbiamo dovuto fare cambi radicali, dovuti ai risultati sportivi, però tutto è migliorabile. In sede di mercato si sono fatte tutte le valutazioni possibili poi quando raduni una squadra puoi accorgerti di alcune caratteristiche di certi giocatori, non solo tecniche ma anche comportamentali, ma si cerca di fare sempre il massimo. Ti faccio un esempio: noi abbiamo preso Noua che è arrivato con grandi aspettative, ci siamo resi conto che non era il giocatore adeguato per noi, lui è andato al Fenerbache a fare l’Eurolega e da noi è arrivato Kamagate che ci ha fatto fare il salto di qualità sotto canestro. La scelta di Noua è stata sbagliata? Il suo valore è evidente, quindi è stato fatto un errore in quel caso? Non credo… l’errore è relativo, l’importante è essere sempre lucidi sulle valutazioni, l’errore grave sarebbe far finta di non vedere se qualcosa va male”. Come hai vissuto la fine del rapporto con Ramondino? “Subito c’è stato poco tempo per metabolizzare. Quel periodo è stato una centrifuga. Come mi è già successo in carriera in casi simili, ci sarà l’opportunità con Marco, a fine stagione, di vedersi in maniera serena per confrontarsi e crescere. Con lui c’era e ci sarà sempre un ottimo rapporto, fa parte del gioco. Resta l’allenatore che ci ha portato in Serie A, in Europa ed alle semifinali scudetto”.  

Parte del pubblico tortonese a Bologna

De Raffaele, ed anche il mercato, hanno poi invertito il trend. Credevi in una risalita così importante? “La auspicavo ed è arrivata grazie a quello che abbiamo fatto noi e anche a chi ci precedeva in classifica. Walter ci ha dato nuovi stimoli per mettere in discussione degli standard organizzativi interni, ci ha aiutato a farci delle domande su cose che magari davamo per scontate e invece non lo erano più. Un upgrade davvero importante per tutto l’ambiente”.  La serie con la Virtus, sulla carta molto sbilanciata per tanti fattori, ha però dimostrato che il Derthona può sempre competere con tutti? “Restano le emozioni forti di Gara3 e 4, ma anche delle prime due a Bologna dove abbiamo fatto molto bene con la migliore del campionato. In Gara5 avevamo la testa libera ma eravamo stanchi e acciaccati, con assenze importanti, Zerini che ha giocato una serie con un dito rotto, la stanchezza ha influito sulle percentuali”.  Come procede il lavoro per la prossima stagione? “Abbiamo già annunciato il rinnovo di Strautins e Severini in stagione e siamo sempre al lavoro per questo. La priorità ora sono gli italiani, questione da sistemare quanto prima”. Chi se ne andrà sicuramente? “In questi giorni siamo ancora ai saluti, ne parleremo più avanti. La festa in via Emilia di mercoledì ci ha dimostrato ancora di più l’affetto della città e del territorio”.  Farete ancora le Coppe? “Insieme al presidente abbiamo fatto incontri a Belgrado e poi anche in città con i vertici Fiba e faremo la BCL. Nel ranking siamo ottavi, dobbiamo capire se dobbiamo passare da una qualificazione o entreremo direttamente”. Risultati storici delle giovanili in stagione. Il DB Lab è fondamentale per la vostra crescita? “Le squadre Eccellenza si sono dimostrate all’altezza dei migliori palcoscenici, l’U19 è vicecampione d’Italia e 2ª alla Next Gen mentre l’Under ha chiuso fra le prime 12 squadre a livello nazionale; per non parlare del settore femminile dove è arrivata una pioggia di titoli regionali”. Qualche ragazzo potrà entrare in pianta stabile in prima squadra? “Nell’immediato non credo. Qualcuno farà esperienze fuori per giocare da protagonista fra A2 o B nazionale. Lì i ragazzi italiani possono crescere”.  

Immagini della festa di mercoledì pomeriggio in via Emilia

Nella Finale di A2 l’Autosped punta alla promozione. Sensazioni? “L’obiettivo è la promozione, ragazze e staff hanno fatto di tutto per arrivare a questo appuntamento. In una finale le incognite sono tante, speriamo di poter festeggiare un bel risultato consapevoli che Valdarno è una squadra esperta e da prendere con le molle”. A livello sociale siete sempre molto attivi sul territorio, continuerete su questa scia? “Assolutamente. L’aspetto sociale è uno dei punti di forza di questo club e della sua proprietà. E’ fondamentale continuare con il lavoro nelle scuole e con il mondo dell’associazionismo; tifare il Derthona Basket non significa solo sostenere una squadra di basket ma anche sostenere certi valori e sostenere il territorio a livello sociale, con attenzione sempre maggiore su bullismo e disagio giovanile. Vogliamo essere protagonisti di un rinnovamento della società in positivo”. Cittadella. A che punto siamo? Sarà pronta per la nuova stagione? “Stiamo lavorando al massimo per essere pronti, ci sono questioni e tempi che vanno rispettati, anche per quanto riguarda i collaudi. Sarà un impianto che potrà fare la differenza dal punto di vista sportivo ma non solo, anche per tutto il territorio”. La parte pubblica? La parte pubblica sarà tutta fruibile già in estate, tra due settimane arrivano le attrezzature dei playground ed a fine giugno il Padel, servono solo alcuni passaggi burocratici per i permessi. La palestra di allenamento ospiterà a fine giugno un raduno di arbitri italiani e ci saranno altre iniziative in estate”. 

Davide Maruffo

© riproduzione riservata