Con Banca d’Alba si discute di turismo enogastronomico

Interessante e doveroso l’incontro che la Banca d’Alba, sempre attenta alle necessità del territorio in cui opera, ha organizzato lunedì 20 per discutere di turismo enogastronomico. Il teatro Civico era affollato di studenti, e soprattutto di operatori del settore, produttori di vino e chef.  La prima parola è toccata a Cristina Bergonzo, responsabile dell’osservatorio turistico della Regione che ha offerto una serie di dati molto confortanti. Gli arrivi nell’area del Tortonese lo scorso anno sono stati di oltre 77 mila visitatori con un incremento del 32,5% rispetto all’anno precedente.

A riceverli 47 cantine. In lieve deficit, purtroppo, i punti di interesse nella nostra provincia e per la ricettività rispetto ad altre zone dell’Italia famose per il proprio vino. Particolare, invece, felice quello che riguarda la provenienza dei turisti: moltissimi italiani ma anche tanti stranieri, dal Benelux, Germania, Francia e Svizzera La professoressa Roberta Garibaldi, dell’Università di Bergamo e presidente dell’Associazione italiana turismo enogastronomico si è agganciata a questi dati “molto interessanti” per ricordare come la seconda motivazione per un viaggio, dopo il mare ed al pari della cultura, è vivere il territorio che si visita, in ogni suo aspetto. Gli enoturisti nel nostro paese sono oltre 13 milioni, di media età che ormai si fermano nel territorio per una media di 4 giorni. Il richiamo principale è, oltre al prezzo decisamente attrattivo, anche la sostenibilità ambientale, l’autenticità delle esperienze e l’identità territoriale. Ha chiuso gli interventi Roberta Milano, direttrice scientifica del Food & Wine Tourism Forum, che ha posto l’accento su un aspetto particolare: come intercettare i turisti. La Milano ha invitato i produttori ad uscire dal loro “guscio” per passare da un commercio b2b ad uno b2c, ovvero passare dalla vendita di prodotti a quella di servizi mutando anche la comunicazione.  Insomma una bella riunione che ha sicuramente aperto alcune vie per migliorare la ricettiva e l’attrattività della nostra zona.