Domenica 9 giugno a Garbagna la 56ª Sagra delle Ciliegie

Le ciliegie di Garbagna saranno le regine della festa domenica 9 giugno nella 56ª Sagra delle Ciliegie che ogni anno ripete il suo successo valorizzando questo prodotto locale di grande qualità e presidio Slow Food come il formaggio Montebore, senza dimenticare il salame Nobile del Giarolo, i tartufi e le castagne. La 56ª Sagra delle Ciliegie di domenica, organizzata dalla pro loco del paese del presidente Stefano Santamaria, con il sostegno del comune, prenderà il via al mattino con l’apertura degli stand dei produttori del Consorzio Ciliegia di Garbagna, quelli di enogastronomia, di artigianato e degli hobbisti che occuperanno le vie e le piazze del paese. 

Alle 12 torna in piazza Doria la distribuzione del Minestrone della Nonna accompagnato da salamini alla griglia e ciliege al Timorasso. Durante la giornata intrattenimento musicale con “Disconnect” e animazione con i pony di Silverado Ranch. Dalle 14 Pazzanimazione con truccabimbi e spettacolo di bolle di sapone; alle 17 dimostrazione di Qwan Ki Do e alle 19 esibizione dell’Orchestra Junior Classica di Alessandria. Con l’associazione culturale Librinscena sarà possibile svolgere visite guidate al borgo con prenotazioni a info@librinscena.it. Per gli amanti della bicicletta l’associazione Enjoy the Trail organizza escursioni guidate sui percorsi delle colline garbagnole. Da visitare le mostre pittoriche e fotografiche nello splendido palazzo Fieschi nel cuore medievale del paese, in sala polifunzionale presso il cortile Rovelli (piazza Principe Doria) e al Consorzio La Torre di piazza Alvigini. “Quest’anno come nuovo consiglio direttivo – dicono dalla pro loco – vogliamo ritornare alle tradizioni storiche riproponendo il tradizionale Minestrone della nonna, il salamino alla piastra con crema di Montebore e le ciliegie al Timorasso. L’intento dei tanti giovani che compongono la nostra pro loco, in un connubio di novità e tradizione, è quello di far conoscere il paese non solo tramite i social ma anche mantenendo le tradizioni con mostre e attività nei luoghi di maggior interesse storico”.

Un piccolo gioiello custodito in San Giovanni Decollato

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Decollato dopo recente restauro ospita nuovamente, sulla sommità dell’ingresso laterale detto “porta delle donne”, un grande quadro raffigurante San Michele Arcangelo che fino ai primi del ’900 costituiva la pala dell’altare a lui dedicato, poi riconsacrato a Santa Giusta. La tela seicentesca ha l’impianto pittorico riconducibile al soggetto caro a Guido Reni e al pittore genovese Gregorio De Ferrari.

San Michele, il Santo guerriero caro ai Longobardi, con le grandi ali spiegate, indossa l’armatura e il mantello rosso drappeggiato ed è raffigurato nell’atto di sottomettere Satana, rappresentato con lunghi artigli, lingua penzoloni e serpenti che gli cingono il capo. L’arcangelo è in procinto di trafiggere il diavolo con la spada sguainata e nella mano sinistra regge una piccola bilancia. La cornice lignea policroma è invece ancora più antica, risale infatti al 1500. Il restauro di questa preziosa tela è stato possibile grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.