Sabato a Casale arriva Scafati allenata dal grande ex Marco Ramondino. “La difesa è la chiave”
Entusiasti per la convincente vittoria in Champions League, i leoni, sabato ore 19.30, ospitano la mina vagante Scafati che da questa settimana è allenata dall’ex bianconero Marco Ramondino. Un fattore di interesse ulteriore per una sfida che è un vero e proprio match point per il Derthona; vincere darebbe la certezza di partecipare alla Coppa Italia di Torino (12-16 febbraio), in caso di sconfitta si deve sperare che domenica Treviso perda a Varese.
Come sta la squadra a livello fisico? I giocatori appena rientrati dai vari infortuni (Zerini, Gorham, Biligha)? La gara di Coppa è stata un notevole dispendio di energie, sabato si torna già sul parquet. C’è tempo per lavorare? “Dalla gara di Coppa siamo usciti contenti, essere sull’1-0 non significa niente di definitivo ma abbiamo iniziato con il piede giusto. Fisicamente continuiamo ad avere i nostri problemi, quindi operiamo una gestione continua sia dei riposi che delle rotazioni. Abbiamo dei giocatori in recupero e ci prepariamo alla prossima battaglia”. Dopo il successo con la capolista Trento si è perso con la cenerentola Napoli per poi battere i greci in Coppa. Come ti spieghi un andamento così ondivago? “Avendo giocatori relativamente giovani o inesperti, si deve trovare l’equilibrio nel gestire tanti impegni ravvicinati così importanti, che vanno affrontati con l’entusiasmo di chi ha la possibilità di giocarseli. Penso sia giusto godersi il momento, l’arrivare a giocarsi delle partite per le quali ci si allena, per le quali si cerca di performare al meglio possibile. Bisogna sempre guardare alla faccia positiva della medaglia, ci sono diverse squadre che non hanno la possibilità di giocare per questi obiettivi. Questo deve essere motivo di soddisfazione per noi perché niente è scontato, soprattutto in questo campionato dove tante squadre lottano per diversi obiettivi”. Scafati. E’ arrivato Ramondino. Cosa aspettarsi? Limitare il loro prolifico attacco sarà il primo obiettivo del match? “Scafati è una squadra che viaggia a quasi 90 punti a partita, ha tanti giocatori che possono fare canestro in tanti modi, per cui certamente sarà molto importante avere presenza difensiva, soprattutto sulle caratteristiche dei singoli giocatori, anche perché sulle situazioni di gioco, essendo arrivato un nuovo coach, immagino ci saranno scelte diverse. Credo che la differenza, quando la partita conta, stia sempre nel conoscere in maniera approfondita le caratteristiche degli avversari. In questo senso, sia per gli impegni ravvicinati che per la situazione che viviamo, poter contare sull’apporto di tutti è fondamentale. Non sempre si segnano 90 punti”.
Scafati. Stagione piuttosto travagliata per i campani che sono partiti con Marcelo Nicola in panchina, esonerato ad inizio dicembre, ed hanno vissuto la reggenza del primo assistente Damiano Pilot fino all’inizio di questa settimana quando è arrivato Marco Ramondino, proprio in tempo per affrontare il Derthona da grande ex. Ramondino trova però una situazione complessa anche a livello ambientale a seguito degli episodi avvenuti durante la gara con Trieste dell’ultimo turno. La società è stata infatti colpita da una serie di pesanti provvedimenti disciplinari con 5.000 euro complessivi di multa e la squalifica del campo per 3 giornate. Lo stesso presidente Longobardi è stato inibito per 7 mesi. Per quanto riguarda il parquet invece la squadra è 13ª con 8 punti, 8ª per rimbalzi e 12ª per assist ma vanta una buona media punti con 87 a gara (6º record), il miglior realizzatore del campionato, Rob Gray (22,1 di media), ed anche il miglior assistman Andrea Cinciarini (10,3 punti e ben 8 assist a gara). Altri 2 gli uomini in doppia cifra: Stewart con 16,7 (6º) e il 42,5% da tre e Pinkins (12+7). Ex Sorokas (9,6+5,4).
Precedenti. In Serie A 2 precedenti in casa bianconera e 2 vittorie: 79-74 ’22/’23 e 89-52 ’23/’24.
Davide Maruffo
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