“Tortona è come una seconda casa. Non vedo l’ora di giocare in Europa”

Intervista a Mike Daum

Negli Usa è considerato Re dei Re delle mid-major avendo vinto tre titoli della Summit League con South Dakota State (3 volte Mvp), altrettante apparizioni al Torneo Ncaa e titoli di POY della conference, ma soprattutto per il record che lo distingue fra i giocatori più memorabili del decennio passato: 3.067 punti in carriera, 7° marcatore d’ogni tempo in Division I. Mike Daum è già da due stagioni una colonna portante del Derthona Basket targato Gavio e con il rinnovo fresco di ufficialità si è legato alla società tortonese fino al 30 giugno del 2025. Lo abbiamo incontrato nell’imminenza anche del suo matrimonio con Taylor. Ciao Mike come giudichi la tua seconda stagione in Italia? “Direi che per me è stata una stagione discreta. Credo di avere ancora tanto da dimostrare in campo e penso che ne avrò l’opportunità la prossima stagione. Come squadra invece sono convinto che abbiamo dato tutto e che continueremo a fare del nostro meglio anche l’anno prossimo”. Come ti trovi a Tortona? Il prolungamento fino al 2025 è un segnale che hai trovato una dimensione consona per te? “Tortona è una cittadina piccola e raccolta che mi ricorda un po’ il posto dove sono cresciuto. La gente è molto cordiale ed è un posto comodo dove vivere. Sono davvero contento di tornare la prossima stagione!”. In cosa sei migliorato in questi due anni? Quanto ti ha aiutato Ramondino nella tua crescita? “L’aspetto che ho migliorato di più in questi due anni a Tortona è la capacità di adattarmi ad ogni tipo di situazione in campo e l’essere disposto a lavorare anche nei momenti di difficoltà. Coach Ramondino ha fatto un grande lavoro aiutandomi a crescere dentro e fuori dal campo con il suo modo di allenare e la sua personalità energica”. Quanto è stato complicato recuperare dall’infortunio alla spalla? “La parte più difficile è non potersi allenare e non poter giocare. Sapevo che alla fine sarei guarito ma avevo talmente tanta voglia di giocare e aiutare i miei compagni in campo da soffrire molto il fatto di dover stare seduto in panchina e poter solo guardare le partite. Devo dire però che tutto lo staff del Derthona ha fatto si che mi riprendessi il prima possibile”. La squadra più forte affrontata a tuo parere? “Beh sicuramente una tra Milano e Bologna. Entrambe le squadre sono davvero di altissimo livello ma noi sappiamo che possiamo competere anche contro di loro”. L’avversario più difficile su cui difendere? L’avversario più tosto da superare 1vs1? “Il giocatore più difficile da difendere è stato probabilmente Toko Shengelia. E’ un atleta molto fisico che gioca duro. Battere Melli è molto difficile anche… lui è davvero un ottimo difensore”.  La prospettiva di allenarsi e poi giocare alla Cittadella è stimolante per un giocatore? “Assolutamente sì, è davvero una cosa molto emozionante! Alla fine però i canestri sono gli stessi ovunque… e noi dobbiamo essere in grado di giocare dappertutto!”. Prossimo anno in BCL. Ti senti pronto? Sei ansioso di giocare la Coppa? “Sarà anche per me la prima volta che gioco una competizione europea e sono prontissimo per questa sfida! Sarà un’occasione di grande visibilità per il Derthona e tutta Tortona… non vedo l’ora!”. Aspettative? Hai obiettivi personali insieme a quelli di squadra? “I miei obiettivi personali sono allineati con quelli della squadra. Scenderemo in campo e giocheremo più duramente possibile per la nostra proprietà, i nostri allenatori, compagni e tifosi. Finchè faremo del nostro meglio non potranno che esserci ottimi risultati”. In cosa devi fare il salto di qualità per affrontare il doppio impegno? “Dovrò concentrarmi sul mio corpo e prepararmi bene per questo doppio impegno; lo stesso discorso vale a livello mentale. Dovrò essere in grado di adattarmi a situazioni diverse e mettermi in condizione di giocare al meglio per la mia squadra”. Sei emozionato per il matrimonio? Provi la stessa agitazione che potresti avere per una gara di playoff o per una finale? “HAHAHA! Sì, sono molto emozionato per il matrimonio. Qualsiasi cosa succeda con la pallacanestro… alla fine Taylor (la mia futura moglie) è la parte più importante della mia vita e far sì che presto diventeremo una “cosa sola” sarà il mio più grande successo. Sarà sicuramente un giorno bellissimo!”.

Davide Maruffo

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