La notizia, da noi data due settimana fa, della candidatura a sindaco per Italia Viva di Francesco “Checco” Galanzino per le elezioni comunali tortonesi del prossimo anno ha dato il primo scossone alla sonnacchiosa vita politica cittadina.
Nei giorni scorsi, infatti, a palazzo comunale si è tenuto un mini vertice del centrodestra utile per rinserrare le fila e per comprendere quali sono le aspettative dei vari personaggi. E’ indubitabile, infatti, che le elezioni politiche dello scorso settembre hanno spostato un poco l’ago della bilancia a favore di Fratelli d’Italia che ora pretende, e probabilmente otterrà, se la coalizione risulterà vincente, il vicesindaco e deleghe di un certo peso per qualche assessore. Vi è poi la posizione di Fabio Morreale, vicesindaco senza alcun partito in consiglio, del tutta anomala che non potrà sicuramente essere ripetuta: comunque, come anche dichiarato nell’intervista a noi concessa, Morreale è allineato e non vi dovrebbero essere problemi. Il vero problema, pare, nel centrodestra è che “è necessario bissare” il risultato del 2019, ovvero vincere al primo turno, perché il ballottaggio comporterebbe accordi con varie liste (Italia Viva in primis) che per ora non sono ben visti. Ma la candidatura Galanzino ha messo in subbuglio anche lo schieramento dell’opposizione, Pd in testa che sperava di poter indicare il proprio candidato “forte” alla carica di sindaco. E’ chiaro che Galanzino non è personaggio che corre per far vincere un altro, anche se è altrettanto evidente che per raggiungere il ballottaggio la sua lista non è sufficiente. Insomma iniziano le trattative anche a sinistra ed il primo passo del partito di via Zenone pare sia un accordo, a livello provinciale, con Barosini di Azione che in città potrebbe sostenere il centro sinistra, presentando un cavallo di razza come Paolo Ronchetti. Ma per ora sono solo “boatos” che trovano nello stesso giorno conferma e smentita. L’unica cosa certa è che agosto non sarà feriale per i nostri politici.
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