L’indice di siccità sintetico relativo al mese di settembre 2023 evidenzia come il Piemonte sia ancora in condizioni generali di normalità, fatta eccezione per i bacini meridionali dove le portate deficitarie dei corsi d’acqua maggiori e le falde sotterrane, sempre ben al di sotto della media storica del periodo, configurano una situazione di siccità moderata a livello locale, migliorata rispetto ad agosto quando l’indice era di siccità estrema.
Nel dettaglio, le precipitazioni osservate nel mese di settembre sono state di circa 91 mm medi che rappresentano, sul bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino, uno scarto negativo dell’11% rispetto alla media del mese. Da notare come tutte le piogge si siano concentrate nella seconda decade del mese mentre la prima e la terza sono state completamente asciutte. Anche la distribuzione spaziale delle piogge del mese di settembre non è omogenea sulla regione: se nel nord si registra un surplus mensile di circa il 35%, altrove si osserva un deficit generalizzato con un picco di -54% nei settori meridionali. La cumulata da inizio anno idrologico presenta un deficit del -14% rispetto alla norma (1991-2020) dovuto essenzialmente al contributo degli ultimi mesi del 2022. Importante l’anomalia positiva osservata nelle temperature del mese che sono state di 2.4°C al di sopra della norma del periodo, ponendolo come il 3° settembre più caldo in Piemonte dal 1958 dopo il 1987 e il più recente 2011. Valori da record storico nel nord della regione (quasi 3°C oltre la norma).
Per quanto riguarda gli indici di anomalia delle precipitazioni Spi e di anomalia della precipitazione e dell’evapotraspirazione Spei si evidenzia come alle scale intermedie dei 3 e 6 mesi la regione sia in condizioni di normalità con anche zone caratterizzate da piovosità moderata sul Piemonte occidentale. Viceversa, nel lungo periodo, si osservano ancora situazioni di siccità, anche severa ed estrema, su alessandrino, astigiano e sulla fascia alpina settentrionale. Torna un primo segnale di siccità moderata a sud del Piemonte anche sulla scala breve del mese. Le risorse stoccate superficiali a fine settembre sono maggiori del 12% rispetto alla norma, ancora grazie al riempimento del Lago Maggiore che compensa il deficit nello Swe (snow water equivalent) e negli altri invasi del Piemonte, tutte componenti al di sotto della media del periodo. Situazione fiumi: le portate risultano in lieve aumento rispetto al mese precedente soprattutto a nord, ad eccezione della Dora Baltea, per il contributo delle precipitazioni registrate. Tutti i corsi d’acqua, ad eccezione del Toce e del Po, restano in condizioni di deficit idrico, più significativo per il Tanaro (-40%) e con un valore complessivo di -12% in chiusura del bacino del Po. Per quanto riguarda la situazione delle acque sotterranee, gran parte dei piezometri mostrano livelli piezometrici in risalita, ma permangono alcune situazioni di criticità in particolare nella zona sudorientale del Piemonte.