All’ospedale di Tortona reparti e ambulatori lavorano bene 

Intervento della Società Medico Chirurgica Tortonese

Per poter descrivere e commentare la situazione attuale della sanità tortonese dopo il “terremoto” Covid, non possiamo fare a meno di considerare la situazione di estrema difficoltà in cui versa l’intero servizio sanitario nazionale sia a livello territoriale che ospedaliero, soprattutto per la ormai palese carenza di operatori, medici e infermieri. Durante l’epidemia Covid e nei mesi successivi la Società Medico Chirurgica Tortonese si è ripetutamente espressa nel tentativo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei vertici Asl e regionali sulla drammatica carenza di servizi ambulatoriali sul nostro territorio, derivata dal progressivo svuotamento del nostro presidio ospedaliero….

Oggi per esprimere un giudizio sulla situazione attuale vorremmo iniziare la nostra breve panoramica citando i servizi ed i reparti che funzionano, sottolineando che se ciò accade è soprattutto grazie all’impegno, alla disponibilità ed alle capacità di tutto il personale medico e infermieristico. Possiamo dire infatti che i reparti di medicina, chirurgia, l’ortopedia, la radiologia, il laboratorio, l’otorinolaringoiatria, il centro trasfusionale stanno dando prova di grande affidabilità con prestazioni che nulla hanno da invidiare quanto a qualità e numeri ad ospedali ben più grandi. Non è certo nostra intenzione stilare classifiche o assegnare voti ma ci sembra giusto segnalare esempi “virtuosi” come l’ambulatorio di senologia oppure il servizio di “osservazione breve intensiva” (o.b.i.) annesso al pronto soccorso che consente di valutare nell’arco di 24/48 ore pazienti con patologie complesse per decidere se necessitano di ricovero ospedaliero o se, dopo una serie di accertamenti e opportuni indirizzi terapeutici, possono tornare al proprio domicilio. Sempre in area medica ci fa piacere segnalare che da alcuni mesi è ripresa l’attività ambulatoriale di pneumologia ed è stato aperto l’ambulatorio di ematologia. Altre note positive provengono dal servizio di cure palliative molto attivo nel nostro distretto, dall’ambulatorio di vulnologia che si avvale anche della telemedicina e dall’ambulatorio diabetologico / endocrinologico. Passando invece a quelle che consideriamo le “criticità” vorremmo sottolineare le difficoltà che i pazienti incontrano per ottenere visite o esami inerenti le patologie urologiche, neurologiche, oculistiche, dermatologiche. Con la chiusura dei reparti delle citate specialità non solo è diventato difficile ottenere una visita specialistica ma è “saltata” anche la possibilità di eseguire in tempi ragionevoli e in sedi accessibili gli esami strumentali necessari. Anche l’endoscopia digestiva, che per anni è stata una vera eccellenza non solo nel distretto tortonese ma in tutta la provincia di Alessandria, è in grande sofferenza per carenze di personale e per scelte organizzative che invece di concentrare medici e personale preparato in modo specifico, in una unica sede (Tortona) costringono medici e infermieri a peregrinare per tutta l’Asl. Vogliamo esimerci dal commentare la vicenda del reparto di fisiatria, crediamo sia emblematica di come è gestita la sanità nella nostra regione e nella nostra Asl. Anche la medicina del territorio non vive un momento felice, anche in questo caso a causa della carenza di medici di famiglia. Questo problema è particolarmente sentito nei piccoli paesi e temiamo che la situazione sia destinata a peggiorare nei prossimi anni. Concludiamo ricordando che è in corso la vaccinazione antinfluenzale presso gli ambulatori dei medici di famiglia mentre per la vaccinazione Covid (che consigliamo con decisione) l’Asl ha predisposto presso la sede del distretto in via Milazzo a partire dalla prima settimana di novembre il giovedì e il venerdì dalle 14 alle 16, sedute vaccinali da prenotarsi al n. 0131 307822 . Anche se sarebbe utile che l’Asl attivasse anche un servizio con accesso libero. Nel panorama che abbiamo tratteggiato, speriamo con sufficiente lucidità e chiarezza, riteniamo si possa inserire per quanto riguarda le attività ambulatoriali, il supporto di gruppi di medicina privata, che in un momento come questo di grave carenza di risorse umane ed economiche, può ritenersi una risorsa sicuramente utile.