In Bahrain si decide il mondiale Piloti. Pier Guidi ancora in corsa per il titolo 

La gara decisiva. A 55 giorni dal precedente round del Fuji, in Giappone, che si era concluso con un 5° posto per la Hypercar numero 51 guidata da Alex Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, la squadra Ferrari – AF Corse torna sotto i riflettori nel 7° appuntamento del Mondiale endurance, la 8 Ore del Bahrain in programma sul circuito di Sakhir, prova che risulterà determinante ai fini dell’attribuzione del titolo Piloti. La gara mette in palio nel complesso 39 punti, 38 per la vittoria in gara e 1 punto per la pole position ed il trio della 499P numero 51, terzo in classifica, si presenta in Bahrain con un distacco di 31 lunghezze rispetto ai leader della graduatoria (Toyota) ed è ancora matematicamente in corsa per l’alloro. Il fine settimana sul circuito inaugurato nel 2004, dove le 499P sono state protagoniste di un test nel mese di settembre, ha preso il via giovedì con le prime due sessioni di prove libere. La Ferrari #51 di Pier Guidi griglia di partenza della 8 Ore partirà dalla 5ª posizione con bandiera verde sabato dalle 14 (gli orari indicati sono locali). 

Barhain. Il circuito del Bahrain, chiamato anche Sakhir, 5,412 km con 15 curve, si trova nell’omonima cittadina alla periferia di Manama, la capitale del piccolo stato del Golfo. Il circuito, su progetto del famoso architetto di tracciati automobilistici Hermann Tilke, è stato realizzato ad inizio secolo per ospitare il Gran Premio del Bahrain di Formula 1. Si trova al centro di un deserto e pertanto il problema principale è la sabbia che, soffiata dal vento, va a depositarsi sull’asfalto, compromettendo la regolarità e la sicurezza delle competizioni. Come soluzione, gli organizzatori hanno iniziato ad utilizzare uno speciale spray adesivo con cui vengono trattate le zone sabbiose immediatamente intorno al tracciato. I layout disponibili del circuito sono sei: oltre alla conformazione Grand Prix Circuit (5.412 metri) esistono anche il layout Outer Circuit, Endurance Circuit, Paddock Circuit, Oasis/Inner Circuit e un ovale. “La pista mi piace, mi porta ricordi positivi, ci abbiamo vinto 3 campionati! – spiega Alex a Sette Giorni – Purtroppo però sarà difficile essere competitivi, per arrivare primi dobbiamo vincere e Toyota dovrebbe fermarsi, l’esito non è nelle nostre mani e non partiamo con i favori del pronostico”. 

Davide Maruffo