Fisiatria, pronto soccorso e ambulatori aggiudicati: quando si aprirà il reparto?

Finalmente, il 22 novembre, firmata la delibera di assegnazione ai privati

Finalmente un punto fermo nella vicenda, annosa, dell’appalto ai privati di alcuni servizi ospedalieri, tra i quali il pronto soccorso, la fisiatria e alcuni ambulatori. Inutile ritornare al luglio dello scorso anno quando si bandì la gara. Stiamo più vicini nei tempi. A metà giugno ci fu l’inaugurazione in pompa magna dei locali della fisiatria, che sembrava dovessero essere utilizzati fin da subito. Noi parlammo di passerella, e tale fu e del resto già a luglio 2021 gli stessi personaggi, politici ed amministrativi, avevano ideato una visita in grande stile ai locali che ospiteranno il reparto, che attendiamo dal 2014, ed allora si parlò di fine lavori entro l’anno ed apertura nell’aprile del 2022.

Poco dopo “l’inaugurazione” chiedemmo che fine avrebbero fatto i dipendenti pubblici che già operano in pronto soccorso o che già si occupano di fisiatria, posto che un privato non può gestire i dipendenti pubblici. Non abbiamo mai ricevuto risposta, ed intanto sappiamo che molti di quelli che lavoravano in città hanno cercato altri posti. Poi il 1° settembre abbiamo scritto che tutto è fermo fino al 2024, e nessuno ci ha smentito categoricamente, anche se qualcuno affermò tre mesi fa che per il 1° dicembre tutto sarà a posto. E così veniamo ai giorni nostri. Il 22 novembre il direttore generale Vercellino firma la delibera, la numero 979, che viene pubblicata all’albo il 27 novembre con la quale conferisce la gestione della struttura complessa di recupero e rieducazione funzionale, della piattaforma ambulatoriale  e del pronto soccorso per 9 anni per un costo complessivo di 51 milioni 923.025 euro al raggruppamento temporaneo di impresa costituito dalla cooperativa Codess di Padova, mandataria, cooperativa Gabbiano 2 di Varese, Medical Line Consulting srl di Roma e Codess sanità srl di Villorba (Treviso) quali mandanti. La delibera è composta di 15 pagine ma crediamo che le parti più interessanti siano poche. Intanto si fa un riassunto dell’analisi effettuata dal professore della Bocconi dal quale si evince che “il presidio ospedaliero di Tortona è primariamente un ospedale di territorio, con il compito di rispondere in prima battuta alle necessità della popolazione locale, sviluppando le attività rispetto alle quali si è manifestata carenza in termini di offerta sanitaria” cercando di recuperare, almeno in parte, la mobilità passiva extra regionale, riorganizzando il pronto soccorso da “integrare maggiormente con la rete provinciale delle emergenze (codice rosso) e con la rete territoriale (codici bianchi)”. Insomma c’è carenza di offerta sanitaria ospedaliera di urologia, neurologia, cardiologia, ma a noi spetta solo la fisiatria, che è pur sempre buona cosa ma che non è un “salva vita”. Ma la Bocconi non basta, ci si rivolge anche all’Università di Parma, che predispone un modello di pronto soccorso esternalizzato connesso con la piattaforma ambulatoriale che “permette l’allargamento della presa in carico dei fabbisogni sanitari di base della popolazione”. Infine un’attività di ricovero con degenza ordinaria con 40 posti letto in medicina, 12 in terapia intensiva / subintensiva, 20 per ortopedia, altrettanti per riabilitazione e 12 per chirurgia generale e specialistica per un totale di 104.  E veniamo all’aggiudicazione, La durata è di 9 anni, “decorrenti dal primo giorno del mese successivo alla stipula del contratto. L’avvio delle relative prestazioni dovrà comunque avvenire entro il termine perentorio di 60 giorni dalla stipula del contratto medesimo” e più avanti “la stipula del contratto verrà effettuata entro il termine di 60 giorni dall’acquisizione di efficacia dell’aggiudicazione definitiva ed il contratto non potrà essere stipulato  prima di 35 giorni dall’ultima delle comunicazioni ai controinteressati del provvedimento di aggiudicazione”; infine “il perfezionamento degli obblighi contrattuali verrà effettuato mediante la sottoscrizione di una scrittura privata”. A questo punto chiediamo al dottor Vercellino: quando veramente si apriranno le porte ai primi pazienti della fisiatria, quando in pronto soccorso ci saranno i nuovi medici, quando la “piattaforma ambulatoriale” entrerà in funzione? Buone feste, intanto.