Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona: un faro per tutto il territorio tortonese

L’assemblea di sabato ha nominato 10 nuovi soci

Sabato 25 si è svolta una riunione dell’assemblea dei soci della Fondazione Cr Tortona per l’elezione di 10 nuovi soci. Si tratta di: Claudio Bagnera, dirigente del comune di Tortona, Paolo Canevaro, responsabile per conto di Gestione Acqua dell’acquedotto dell’area tortonese, Marisa Franco, dirigente d’azienda ora in pensione, Maria Antonia Lazzarini, funzionaria di banca in pensione, Enrico Mandirola, noto viticoltore e sindaco di Casasco, Vittorina Merli, dirigente in pensione e volontaria in numerose associazioni, Maria Rita Scuzzarella, docente al liceo, Luciano Siro, ingegnere libero professionista, Michele Ventura, volontario presso il Piccolo Cottolengo e Marco Zenevre, imprenditore.

Prima però il presidente Pier Luigi Rognoni ha voluto informare i soci sull’evoluzione della Fondazione in questo ultimo “molto tribolato” periodo. Riportiamo i passi più importanti del suo discorso: “Tra pochi mesi ricorrerà il 25° anniversario della cessione da parte del nostro ente della partecipazione di maggioranza nel capitale della Banca Cassa di Risparmio di Tortona. Un quarto di secolo di storia di un patrimonio della comunità, la cui difesa e oculata amministrazione è stato e dovrà essere il principale dovere e fonte di responsabilità per gli amministratori. Prima nella veste di socio, poi di consigliere, ho avuto il privilegio di far parte in prima persona di questa storia e affrontando tanti momenti difficili superati in ogni occasione grazie al pragmatismo e alla forza morale che l’indimenticato presidente Carlo Boggio Sola ci ha lasciato in eredità. Seppure forte di questa esperienza, non posso non guardare con una certa preoccupazione alle sfide che si profilano nella gestione del patrimonio della Fondazione. Non vi nascondo che nel corso del passato esercizio insieme ai colleghi del consiglio di amministrazione ci siamo più volte chiesti quale fosse la strada giusta da percorrere. In questi momenti di estrema tensione, il rischio è stato quello di distogliere l’attenzione e lo sguardo dalle tre stelle polari che devono sempre guidare un investitore di lungo termine: la diversificazione, il controllo del rischio e la selezione delle migliori controparti cui affidare la gestione del patrimonio, ben consapevoli che in contesti geopolitici ed economici così complessi è quanto mai difficile prevedere e governare variabili e scenari a volte del tutto inediti. In linea con le strategie di gestione adottate da altre Fondazioni, nel corso del corrente esercizio è stata portata a compimento l’attivazione di un comparto di Sicav – un fondo d’investimento dedicato alla Fondazione che prevede l’eventuale distribuzione di una cedola annua – che permetterà nel futuro di “ammortizzare” a livello contabile la volatilità di breve e medio periodo dei mercati e di allungare conseguentemente l’ottica temporale di investimento. Nell’ambito di tale strumento finanziario, la gestione del patrimonio è stata affidata a tre primarie controparti: Rothschild di Londra, Gruppo Allianz e Banca del Ceresio in modo da garantire la massima professionalità, diversificazione tra stili di gestione e analisi macro economica, ripartizione del rischio e conoscenza di specifici segmenti di mercato. In questo scenario macro economico e di politica internazionale di così grande incertezza l’impegno del consiglio di amministrazione è stato quello di proseguire, sia pure con una contrazione delle risorse disponibili, nell’attività erogativa della Fondazione.

L’assistenza  agli anziani

Consentitemi per un attimo di tornare con il pensiero a Carlo Boggio Sola, all’illuminata visione di dare avvio, dopo la ricordata cessione del pacchetto azionario della Banca, ad un’iniziativa di grande impatto sociale ed economico per la nostra comunità: una residenza per anziani e soggetti colpiti da patologie invalidanti. Come per tutte le difficili imprese il cammino è stato faticoso e non privo di piccoli e grandi ostacoli. Oggi possiamo parlare con orgoglio di una scommessa vinta in termini di qualità ed efficacia della risposta alle esigenze assistenziali dei nostri anziani, dei soggetti colpiti da decadimento cognitivo, dei disabili in età adulta, di chi viene dimesso da un reparto ospedaliero e necessita di un periodo di continuità di cura e dei tanti famigliari che trovano nella Lisino una soluzione nella gestione, il più delle volte improvvisa, di problematiche di assistenza dei propri cari. Senza dimenticare il rilevante impatto in termini di creazione di posti di lavoro e la riduzione a circa 350.000 euro del carico erogativo annuo a favore della società strumentale della Fondazione. Un risultato che solo pochi anni fa pareva irraggiungibile.

Il sociale

A partire dal 2010 la Fondazione ha acquisito una posizione di centralità nell’ambito del sistema di welfare della nostra comunità. Mensa Solidale Carlo Boggio Sola: ogni giorno, grazie all’attività del punto di cottura presso la Residenza Lisino, la Fondazione garantisce la fornitura a pranzo e cena dei pasti somministrati dalla mensa gestita dalla Caritas attraverso l’insostituibile opera dei volontari. Dal novembre 2021 ad oggi la mensa ha somministrato circa 40.000 pasti, un risultato eccezionale anche dal punto dell’organizzazione dei volontari, che testimonia l’importanza di questo progetto nel dare una risposta continuativa a situazioni di bisogno e disagio sociale purtroppo in crescita. Ambulatorio dentistico sociale presso la Residenza Lisino: l’ambulatorio garantisce cure dentarie di base a totale carico della Fondazione a soggetti in situazione di disagio economico individuati dal personale del poliambulatorio medico Caritas. Associazione “Casa di Accoglienza” e dormitorio per senza fissa dimora “Matteo 25”: la Fondazione ha concesso in comodato l’immobile ex stazione autolinee a favore delle associazioni di volontariato per lo svolgimento delle attività di distribuzione pacchi alimentari, servizio docce e dormitorio per senza fissa dimora, garantendo altresì un contributo per sostenere i costi di gestione di tali servizi. Poliambulatorio medico Caritas Diocesana di Tortona: la Fondazione sostiene i costi per l’acquisto dei medicinali. Grazie alla preziosa collaborazione del Cisa è in corso di progettazione un’iniziativa mirata a fornire assistenza ai famigliari che assistono a domicilio soggetti colpiti da demenza od altre forme di decadimento cognitivo”. Infine il presidente ha ricordato l’impegno per la diffusione della pratica sportiva tra i giovani, veicolo importante contro il bullismo e le devianze dovute alle droghe e l’aspetto culturale con la Pinacoteca “uno dei più importanti musei italiani dell’Ottocento e del primo Novecento” ed ha concluso invitando i soci a non far mancare alla Fondazione l’apporto di idee quali “portatori di esperienze professionali e di conoscenza dei bisogni del territorio”.

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