Pronto soccorso: per ora tutto al meglio

Come noto dal 1 gennaio il pronto soccorso cittadino è stato affidato alle nuove società private che si sono aggiudicate la gara che prevede anche la gestione del reparto di fisiatria, previsto per il 15 gennaio, e successivamente degli ambulatori. Poco o nulla pare, però, sia cambiato. La maggior parte dei medici della cooperativa che lavorava al pronto soccorso fino al 31 dicembre è stata assunta dalla nuova società privata e continua ad operare. Fortunatamente i nuovi gestori hanno eseguito uno screening ed i medici rimasti parlano tutti italiano e sono tutti di giovane età, e non più anziani e stranieri come accadeva in passato.

Per ora il contratto prevede un solo medico h24, un po’ poco per la verità, oltre, fortunatamente, alla responsabile del servizio, la dottoressa Roberta Virtuani (in foto), che è in servizio dalle 8 alle 16. Abbiamo chiesto informazioni su come si è svolto questo passaggio di consegne, che è stato pacifico e senza traumi, sia perché molti medici sono gli stessi di prima, sia perchè la responsabile è sempre stata presente. “Sono stati, comunque, giorni difficili, soprattutto perchè gli accessi si sono moltiplicati in modo esponenziale, a causa dell’influenza di tipo A molto pesante, e per un numero elevato di polmoniti, per fortuna con pochissimi casi di Covid-19” ci ha dichiarato la dottoressa Virtuani. Guardando ai numeri dal 24 al 31 dicembre gli accessi al pronto soccorso cittadino sono stati 340, con una media di 42 persone con 7 codici rossi, 46 ricoveri negli ospedali dell’Asl, quindi in città (24) ed a Novi Ligure, ed una decina di ricoveri in ospedale ad Alessandria. Dal 1 al 6 gennaio, invece gli accessi sono stati 280, con 6 codici rossi, 30 gialli e, purtroppo, un codice rosa, (per una giovane extracomunitaria picchiata dal convivente, ndr). Di queste 280 persone che hanno fatto ricorso al pronto soccorso, 36 sono state ricoverate nei presidi Asl, 22 di queste colpite da polmoniti. Insomma, fino ad ora, grazie all’abnegazione degli operatori sanitari dipendenti dell’Asl ed al buon lavoro di una “preselezione” il passaggio da un gestore all’altro pare proficuo. L’attenzione però non deve venir meno.