Intervista al segretario tortonese di Forza Italia Pierpaolo Pareti: “Tortona retroporto di Genova ma anche retroterra di Milano” 

Per i prossimi cinque anni progetti per le politiche abitative e la ricettività

Sarà uno dei candidati di Forza Italia alle prossime elezioni comunali di giugno, Pierpaolo Pareti che del partito è anche segretario cittadino, oltre che presidente di Srt, società che gestisce le discariche di Novi Ligure e Tortona. “Anche questa volta vogliamo ripetere l’unicum di cinque anni fa, ovvero far eleggere il sindaco al primo turno – ne è certo Pareti, che prosegue – Chiodi sarà di nuovo il nostro sindaco!”. Già perché anche questa volta il Centro Destra si presenta unito per Federico Chiodi, “una coalizione molto forte, lo dimostra il fatto che siamo di nuovo qui tutti insieme”. Un gruppo che in questi anni ha lavorato avendo come obiettivi (fra gli altri) il potenziamento delle due anime della città: quella logistica e quella paesaggistica.

“Possiamo essere il retroporto di Genova, ma anche, con specifici valori territoriali e abitativi, il retroterra di Milano: molto è stato fatto per il potenziamento del polo logistico e dei collegamenti autostradali e ferroviari, ma è necessario dare ancora più valore e visibilità a quello che è il nostro tesoro naturalistico ed enogastronomico”. Investire sulla ricettività e sul turismo, questo è uno dei temi cari a Forza Italia Tortona e che sarà proposto anche in vista della stesura del programma elettorale: “Vogliamo continuare a coinvolgere chi fa enogastronomia ed i viticoltori per puntare sul turismo legato al loro settore – dice Pareti – proponendo politiche per chi può e vuole investire sulla ricettività, con specifiche azioni di marketing e di comunicazione, basate su pacchetti turistici che accomunano proposte e occasioni offerte dalla nostra città e dal nostro territorio. Anche perché riteniamo ci sia un fatto di percezione delle nostre ricchezze storiche, culturali, sociali, paesaggistiche che non arriva a giusta destinazione”. E qualcosa è già stato fatto: “Il progetto che porta la firma del gruppo consiliare di Forza Italia, «Vieni a vivere a Tortona», che punta a intercettare la classe media milanese che, afflitta da costi sociali ed economici insostenibili della città metropolitana, cerca un centro a misura d’uomo, con un’ottima qualità della vita ma ben collegato ai centri urbani e lavorativi, dove trasferirsi”. Coinvolgendo contestualmente agenti immobiliari, imprese e artigiani edili, proprietari di immobili e attivando politiche di promozione digitale del territorio per accogliere nuovi abitanti a Tortona, si punta a portare una ventina di famiglie il primo anno, 60 il successivo e 120 famiglie il terzo anno, procedendo in proporzione a seguire. Politiche abitative e di ripopolazione qualitativa della città, ma anche per sviluppare la vocazione culturale, paesaggistica e storica che Tortona ha riscoperto: “Abbiamo assistito negli ultimi tre anni ad un aumento dell’80% del turismo in città e nel suo circondario. Il nostro territorio è stato riscoperto dopo il Covid. Questa è una possibilità da percorrere e perseguire se vogliamo che Tortona abbia a crescere economicamente: che sia con la promozione digitale o dando a chi ha degli appartamenti fermi gli strumenti per poterli capitalizzare creando un albergo diffuso”. Oltretutto, non è un mistero che attualmente Tortona scarseggi di strutture ricettive che accolgano turisti e lavoratori, che pure potranno comodamente raggiungere la città attraverso l’alta velocità, il prossimo raddoppio della linea ferroviaria Tortona-Voghera, la fermata di Italo e il Terzo Valico. Il segretario tortonese di Forza Italia vede in questo nuovo periodo di crescita immobiliare e lavorativa della città una delle opportunità da cogliere nei prossimi cinque anni di amministrazione “garantendo alla coalizione persone preparate, con curricula adeguati ai ruoli che dovranno ricoprire”, da qui lo slogan La forza delle persone, “che non sono solo i rappresentanti di un partito, ma donne e uomini che mettono a disposizione della propria città tempo e, soprattutto, competenze”.