8 domande ai candidati sindaci di Tortona

Ci siamo. Siamo entrati nella fase preelettorale, quella ove si cuciono e disfano le alleanze, sempre più purtroppo per nomi e non per partiti o ideali, ove i posti da assegnare si moltiplicano, almeno, per 10 (tre o quattro presidenze, non ricordando che in alcune società pubbliche quella indicazione spetta ad altri comuni, o che ex consiglieri devono “saltare un turno” per occupare quelle cariche; due o tre presidenze del consiglio comunale; una decina di assessorati, quando al massimo se ne possono nominare 5 e così via). 

Tutte cose che probabilmente da anni interessano sempre meno il cittadino comune, chiamato a dover fare sempre più i conti con l’attualità: la crisi, la mancanza di lavoro per i figli o i nipoti, la necessità di mantenere il proprio posto di lavoro, la rarefazione in zona della risposta sanitaria pubblica, e la necessità di non affogare tra i debiti per la macchina, la casa, il frigorifero, il cellulare di ultima generazione, o le tasse e tutte le incombenze burocratiche che sempre più assillano il mondo del lavoro. Qui vogliamo rispolverare una iniziativa che avevamo proposto due tornate elettorali fa, nella speranza che la campagna elettorale si elevi oltre le solite beghe, i soliti tatticismi, le solite alleanze “do ut des”.

Rivolgiamo così una serie di domande cui i candidati sindaci sono invitati a rispondere con chiarezza.

1) La prima domanda è sempre uguale a quella di 5 e 10 anni fa: cosa ci vuole fare concretamente per rilanciare l’economia della città? Bastano 2 idee.

2) Qualcosa in questi anni è stato fatto per il quartiere R9 ma i tortonesi che vi abitano e pagano le tasse non si sentono ancora a pieno titolo cittadini tortonesi. Cosa manca ancora? Assicurate che entro la fine della prossima legislatura tutto sarà risolto?

3) In questi anni sono sorti alla periferia della città moltissimi capannoni, anche di grandi dimensioni, mentre tranne in un caso (ex tabacchi Goggi) i vecchi capannoni e le vecchie aree industriali (ex Alfa, ex Nigacalze) e l’area dell’ex Dante in pieno centro storico sono ancora completamente abbandonati. Cosa la sua amministrazione vuole fare perchè la città ritorni ad essere vitale come una volta?

4) In tema di inquinamento e di energia “pulita”: nel vostro programma inserite la possibilità di realizzare in città comunità energetiche per la produzione di energia solare? E cosa fare per il traffico?

5) Turismo culturale: una chimera che per ora è rimasta tale, ci pare. Come si pensa di agire anche in collaborazione con la Fondazione Cr Tortona che ha una pinacoteca che è un vero gioiello a livello nazionale?

6) Turismo in generale: quanto è stato fatto in questi anni ha portato risultati? A noi pare che il vero problema sia quello della ricettività. Si potrà fare qualcosa?

7) Ospedale. Non è un problema che può essere risolto direttamente dall’amministrazione comunale, ma sicuramente nei prossimi 5 anni ci si dovrà interessare ancora del problema. Su quali aspetti si vuole intervenire? Ricordiamo che la risposta pronta e capace all’emergenza salva la vita. Ed ancora: vi impegnerete per far sì che si ritorni alla prenotazione per il prelievo del sangue, evitando quella “barbarie” delle attese all’alba con il freddo, la pioggia o il sole cocente?

8) Al di fuori di questi temi: quale ritenete sia il vostro cavallo di battaglia nel programma elettorale?