URNE APERTE SABATO 8 (15-23) E DOMENICA 9 (7-23) GIUGNO – COME SI VOTA PER COMUNALI, REGIONALI ED EUROPEE

Ci siamo. Dopo un mese di campagna elettorale “ufficiale” e dopo mesi e mesi di campagna ufficiosa, almeno nel Tortonese, il dado è tratto. Sabato mattina gli addetti ai seggi hanno svolto per le prime incombenze, così oggi, sabato 8, dalle 15 alle 23 e domenica dalle 7 alle 23 si potrà votare. Le schede sono tre: per le comunali (azzurra), per le regionali (verde) e per le europee (grigia) ed in tutte si potrà esprimere la preferenza. Subito dopo la chiusura dei seggi si procederà allo scrutinio delle schede per le europee. Per le regionali e per le comunali i primi risultati si avranno dal pomeriggio di lunedì 10.

COMUNALI

TORTONA

Nei comuni al di sopra dei 15.000 abitanti, come Tortona, dal 2014 i consiglieri sono 16 e non più 20, gli assessori potranno essere al massimo 5 e non più 7. L’elettore si trova dinnanzi ad una scheda con 5 candidati sindaci (erano 4 nel 2019, 5 nel 2014, 8 nel 2009 e 5 nel 2004) e 10 liste (erano 15 nel 2014, 16 nel 2009 e 2004). L’elettore tortonese può votare solo per il candidato sindaco, facendo una croce sul nome o nel riquadro corrispondente: in questo caso il voto vale solo per il candidato sindaco, e non per le liste collegate.

Si potrà votare un simbolo, esprimendo eventualmente una o due preferenze per un candidato consigliere di quel partito, oppure votare solo il nome del candidato consigliere prescelto. In entrambi i casi il voto è valido anche per il candidato sindaco collegato al partito scelto. Attenzione: se si danno due preferenze è obbligatorio scegliere un uomo ed una donna, in caso contrario varrà solo la prima preferenza. L’elettore tortonese può anche scegliere un partito (ed eventualmente uno o due candidati di quel gruppo) ed un candidato sindaco non collegato a tale partito (voto disgiunto): dovrà segnare espressamente con la croce il candidato sindaco ed il partito prescelto. Può anche tracciare un segno sia sul nome del sindaco (che si troverà già stampato sulla scheda) che su un simbolo collegato, ed il voto dovrà essere ritenuto valido. Vince chi ottiene il 50,1% dei voti validi; si può quindi andare al ballottaggio (che si terrà il 23 ed il 24 giugno) tra i due candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti, ed in questo caso entro la prima settimana il candidato sindaco può dichiarare l’apparentamento con altre liste che non erano a lui collegate nel primo turno. La lista o le liste collegate al vincitore avranno il premio di maggioranza del 60% dei seggi, distribuiti secondo il metodo proporzionale: il totale dei voti della lista viene diviso per 1, 2, 3 fino al numero dei seggi da attribuire (16) e si attribuiscono i seggi in base ai 16 quozienti più alti in ordine decrescente. Stessa operazione anche per il 40% dei seggi spettanti alla minoranza, con l’avvertenza che il primo seggio di ogni raggruppamento che ne ha diritto spetta al candidato sindaco collegato.

PICCOLI COMUNI

I comuni del Tortonese con meno di 15.000 abitanti al voto in questa tornata elettorale sono 29. I consiglieri da eleggere sono 10 o 12, a seconda del numero degli abitanti, ed il metodo seguito è quello del maggioritario secco. Vince il candidato sindaco che ottiene il maggior numero di voti (anche solo uno, ed è già accaduto) e la lista a lui collegata ottiene i due terzi dei seggi, mentre il restante terzo verrà distribuito in modo proporzionale alle altre liste in gara (se sono più di due) e il primo posto di ciascuna lista è di diritto del candidato sindaco sconfitto.

Non è più ammesso “tagliare” come si faceva un tempo, votando un sindaco di una lista ed un candidato dell’altra; si vota solo per il sindaco e per un solo consigliere della lista collegata. I metodi di espressione del voto sono gli stessi: si vota solo il sindaco, o il sindaco ed il simbolo della lista, o la sola lista dando, se si vuole, un solo voto di preferenza: sono tutti voti validi. Come è ormai noto in 16 comuni del Tortonese (come nel 2019, erano 17 nel 2014, 11 nel 2004, 22 nel ‘99), quest’anno, si è manifestato il caso della lista unica. Non è detto che il candidato sindaco in questione sia sicuro del successo: per risultare eletto devono infatti verificarsi alcune condizioni. La lista deve aver riportato un numero di voti validi superiore al 50% dei votanti ed il numero dei votanti non deve essere inferiore al 40% degli elettori iscritti. Se il quorum non viene raggiunto il comune viene commissariato. Si ricorda, a questo proposito, che poichè si è in possesso di un’unica tessera elettorale per tre votazioni, si può anche rifiutare legittimamente di prendere una o due schede; in questo modo potrebbe accadere che non si raggiunga il quorum previsto dalla legge, manifestando quindi la propria contrarietà alla presentazione di una sola lista.

REGIONALI

Per le elezioni regionali la scheda presenta 5 candidati presidenti (4 nel 2019, 6 nel 2015 e 4 nel 2010) con il nome già stampato e con il simbolo posto sopra (5 liste regionali) e 13 liste circoscrizionali. Nell’Alessandrino al primo posto vi è Costanzo (1 lista regionale e 1 circoscrizionale) seguito da Frediani (1+1), Disabato (1+1), Cirio (1+5) e Pentenero (1+5). Da quest’anno è stata cambiata la legge e vi sono alcune differenze rispetto al passato. Il numero dei consiglieri è 50 più il presidente della giunta, la lista regionale rimane con un massimo di 10 candidati ma è ora prevista la presenza di candidati supplenti in caso di eventuale esclusione in fase di presentazione delle liste. Almeno 40 seggi saranno assegnati con il metodo proporzionale sulla base dei quozienti interi e dei resti più alti in liste circoscrizionali concorrenti mentre con il sistema maggioritario con la previsione di una lista regionale si attribuiranno i restanti 10 seggi, riducibili a 5 in caso di applicazione della garanzia di rappresentanza delle minoranze. Vi è una soglia di sbarramento del 3% per i gruppi di liste non uniti in coalizione o la cui coalizione abbia ottenuto una cifra elettorale inferiore al 5% dei voti validi. E’ stato introdotto l’istituto della supplenza per i consiglieri nominati assessori, che decadono per il periodo del mandato assessoriale da consigliere e vengono sostituiti; la legge prevede numerosi varianti al riguardo. La nostra provincia avrà sempre 4 seggi come nel 2019, erano 5 nel 2010. Alla maggioranza sarà attribuito il 55% dei seggi (28) se ha ottenuto meno del 45% dei voti validi, il 60% (30) se ha ottenuto un numero di voti validi superiore al 45% ed inferiore o uguale al 60% e il 64% dei seggi (32) in caso di voti superiori al 60%. Sono state introdotte poi numerose varianti per l’assegnazione dei seggi per l’utilizzazione della lista regionale ed a garanzia della rappresentanza delle minoranze.

Le opzioni di voto sono: 1) voto per il candidato presidente e per la sua lista regionale tracciando la croce o sul nome dal candidato presidente  (A) o sul contrassegno della lista regionale (B); 2) voto per il presidente e per la sua lista regionale e per una lista circoscrizionale a lui collegata. In questo caso si può fare la croce sia sul nome del candidato prescelto che su una lista circoscrizionale, che si troverà a sinistra della scheda rispetto al nome del candidato presidente (A) oppure tracciare la croce sui due simboli, quello a fianco del nome del candidato e quello a sinistra (B); 3) voto per una lista circoscrizionale. Tracciare la croce sulla lista prescelta (A), dare una o due preferenze, ricordando che occorre rispettare la diversità di genere, quindi un uomo ed una donna, scrivendo il nome dei candidati consiglieri della lista prescelta oppure dare la preferenza tracciando la croce sul simbolo (B); 4) voto per un candidato presidente, per la sua lista regionale e per una lista circoscrizionale non collegata. In questo caso si parla di voto disgiunto ed occorre barrare il nome del candidato presidente e quello del simbolo di una lista che sostiene un altro candidato presidente, esprimendo se del caso anche le preferenze (A), oppure tracciare la croce sul simbolo del candidato presidente e della lista prescelta (B).

EUROPEE

Le elezioni europee rispettano il sistema proporzionale. In campo 16 liste (erano 11 cinque anni fa, 15 dieci anni fa, 24 l’elezione precedente e 22 venti anni fa). L’elettore oltre a segnare il simbolo del partito prescelto può esprimere da una a tre preferenze: se si esprimono due o tre preferenze queste devono riguardare candidati di sesso diverso: due uomini ed una donna o viceversa, pena l’annullamento della terza preferenza. Per ottenere seggi occorre che il partito superi la soglia del 4% dei voti validi su base nazionale. Nella circoscrizione elettorale Nord Occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia) si attribuiranno 20 seggi e potranno votare, così come in tutta Italia, anche i cittadini stranieri ma comunitari da noi residenti che ne abbiano fatto domanda.

SEDI E PRESIDENTI DI SEGGIO

SCOLASTICO

Corso Romita: 1 Matteo Massa; 3 Corrado D’Andrea; 4 Stefano Bazzo; 12 Eliana Saonari.

Corso Garibaldi (Comprensivo A): 10 Valentina Ciparelli; 11 Antonella Paterlino; 13 Adriana Rinaldi; 14 Roberta Bruno

2° CIRCOLO (Ex Viale Kennedy)

Piazzale Mossi: 2 Lorenza Betassa; 15 Danilo Perfumo; 19 Lorenzo Basilio; 21 Simona Giungato; 22 Laura D’Andrea; 23 Paola Re; 24 Fabrizio Beltrachini; 25 Stefano Baiardi.

Via Bonavoglia: 5 Stefano Gianfelice; 6 Erika Frisa; 7 Marco Mirabello; 8 Federica Boschi; 9 Alice Di Giacomo; 16 Roberto Bilotta; 18 Cristina Pirulli.

FRAZIONI: Vho Soms 17 Massimo Bellezza; Rivalta 20 Adriano Simoni.