A Vado serve un’impresa

I rossoblù vantano un attacco letale (350 reti in 4 in carriera) ed il miglior record casalingo (23 punti, 1 in più del totale bianconero)

Il ds Mattia Giachello

Ad una sola gara dalla fine dell’andata, che i leoni giocheranno sabato alle 14.30 al Chittolina di Vado, è possibile stilare un primo bilancio della stagione bianconera. Grazie ad un avvio positivo, con buone prestazioni sotto il profilo del gioco e dei risultati e grande entusiasmo di squadra e tifosi, i ragazzi di Turi sono riusciti a salire fino alla 5ª posizione dopo le vittorie con Imperia e Vogherese. L’altitudine però deve aver fatto male al gruppo e sono iniziati i problemi. I primi mal di pancia di chi giocava meno e poi se ne è andato (Calì, Perissinotto, Franchini ed ora anche Tahiri che si è accasato alla Vogherese), gli infortuni a uomini fondamentali (Giacchino, Gilli e Procopio), due sconfitte con corazzate del girone (Varese e Ligorna), la beffa di Asti con ko e squalifica di Mencagli e le ultime due, pessime, sconfitte con Saluzzo e Oltrepò. Così nelle ultime 8 giornate sono solo 5 i punti guadagnati, su 24 disponibili (con 13 reti subite e 6 realizzate), che faranno probabilmente arrivare il Derthona al giro di boa con gli stessi punti della scorsa stagione (22) a patto di non strappare una vittoria in Liguria. Abbiamo incontrato il ds Mattia Giachello.    

Tocila e Carli a centrocampo e Gabrielli al tiro

Turi ha la piena fiducia della società? “Assolutamente sì, il mister ha piena fiducia ed anche la squadra sta facendo quadrato intorno all’allenatore”. Dopo una bella partenza la squadra ha lasciato troppi punti per strada. Come mai secondo te? “E’ stato un insieme di fattori. Infortuni importanti, squalifiche, episodi negativi e sfortunati come nelle ultime gare dove non meritavamo la sconfitta. E’ un campionato difficile, tutti giocano con il coltello fra i denti e bisogna sempre lottare”. C’è stato qualche problema nello spogliatoio? “No, anzi i ragazzi sono uniti e sereni. Amareggiati perchè le cose non stanno andando al meglio ma è un gruppo compatto”. Ci sono stati gli addii di Franchini, Perissinotto, Calì, Tahiri e pare che anche Fissore sia sul piede di partenza. Cosa non ha funzionato? “Quest’anno abbiamo cambiato quasi totalmente la rosa e quando è così ci può stare che qualche acquisto non funzioni ma devo dire che i ragazzi che sono andati via erano giocatori con grandi qualità umane e tecniche. Erano scontenti per lo scarso utilizzo ma credo che sia fisiologico con 24/25 elementi che qualcuno non abbia la pazienza di aspettare. Una cosa devo ribadirla, con tutti ci siamo lasciati in modo molto sereno. Fissore è ancora con noi a disposizione di Turi”. Deve arrivare ancora qualche elemento per dare al mister più opzioni? “La squadra è completa al 97%, potrebbe esserci ancora spazio per un giovane del 2004 visto l’addio di Tahiri. A gennaio magari si possono valutare un 2005 o 2006 dalle squadre professionistiche”. A Vado serve un’impresa? “Giochiamo contro una corazzata, una delle più forti ed in forma del girone che punta alla vittoria finale. Noi andremo là per fare bene con il coltello fra i denti; i ragazzi hanno la rabbia giusta in allenamento e la voglia di riscatto”.  

Mercato. Dopo gli arrivi di Andrea Arcidiacono ed Edoardo Mariani c’è stata l’ennesima rescissione consensuale della stagione con Jurgen Tahiri che ha lasciato Tortona per andare a Voghera. Il prossimo potrebbe essere Fissore.

Vado. La squadra di mister Cottafava (2º anno in D) è di altissimo livello (2ª con 37 punti) con tanti ex professionisti, un attacco stellare per la categoria e moltissimi uomini con oltre 200 presenze in carriera. In difesa 5 totem: il ’92 Andrea Montesano (17) con ben 375 presenze in Serie C con Giana, Gozzano, Picerno e Luparense, Nicolò Cottarelli (12) ex Alessandria, Fanfulla, Pro Patria e Varese con 202 presenze in carriera, Lorenzo Casazza a Vado dal 2018, Andrea Venneri (’91) che torna dopo 10 stagioni e 350 presenze con Asti, Albenga, Savona, Lavagnese, Novese, Chieti e Lanusei e Andrea Bondioli che vanta 7 stagioni di Serie C con Legnano, Fiorenzuola, Maceratese e Santarcangelo. Giovani: Corsa (’06) e Ndianefo (’05). Anche a centrocampo 5 uomini di alto livello: il senegalese del ’98 Mady Abonckelet ex Campobasso e Riccione fra le tante, il ’97 Andrea Buscaglia (17+3) al 1º anno di D dopo 229 presenze fra i professionisti con Pro Sesto, Monopoli, Livorno Forlì e Cittadella (B), Filippo Lora (14) 212 presenze fra B e C con Monza, Cittadella, Ravenna, Lecco e Torres, Michele Pisanu (6+1) 278 presenze in 9 team diversi fra cui Torres, Arezzo ed Entella e l’ex Sanremese Giorgio Gagliardi con 71 reti in 371 presenze in carriera. L’attacco fa paura, con 4 uomini che portano in dote ben 350 reti in carriera: Edoardo Capra (209 presenze) a quota 2 goal, Luca Donaggio (213) ex Ligorna, Argentina e Imperia, il bomber Diego Vita dal Breno (334 presenze in carriera, 114 reti con 14 maglie diverse) capocannoniere del girone a quota 13 goal e l’infallibile Vincenzo Alfiero (17+11) che vanta in carriera praticamente 1 goal a partita (124+120!). Ex di turno il portiere Sattanino. 

Il goal su rigore di Mencagli

Precedenti. Al Chittolina il Derthona non ha mai vinto. 2 le sconfitte: 3-2 D 2013/’14 (Mussi, Serlini), 3-1 2014/’15 (Chirico). 5 pareggi: 1-1 2007/’08 e 2015/’16 (Draghetti), 0-0 ’20/’21, 2-2 nelle ultime tre stagioni con reti di Otelè-Diallo, doppietta di Procopio, Rossi-Saccà.

Davide Maruffo

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