Ad Atene sfida ricca di fascino

Leoni senza Strautins out tutta la stagione 

Esordio amaro in Top 16 per Denegri (career high in Europa da 18 punti) e compagni. La trasferta di Wurzburg, la prima da affrontare nel Gruppo I,  ha giocato un brutto tranello ai tortonesi che dopo un primo tempo equilibrato e chiuso sotto di appena 3 lunghezze (39-36), hanno dominato la terza frazione (14-20) e dopo essere stati avanti anche di 10 lunghezze, nel finale hanno dilapidato il vantaggio e la possibile vittoria con disattenzioni ed errori che a questo livello purtroppo non si possono commettere. Dopo la sconfitta nell’ultimo turno di campionato con Trieste, dove Strautins si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e quindi rimarrà fuori tutta la stagione, i Leoni sono impegnati (palla a due ore 18,30) ad Atene sul blasonato parquet dell’AEK. 

Tifosi tortonesi a Wurzburg

Würzburg ha lasciato l’amaro in bocca. Come si reagisce? “Non siamo felici per come è finita la partita, sul +7 a 1’ dalla fine ci aspettavamo ovviamente un finale diverso. Può essere comunque uno spunto motivazionale per reagire, per compattarci ancora di più. E’ evidente che a questa mancanza di esperienza o di controllo dei finali dobbiamo rispondere di squadra, non ci si può disunire ma aiutarci in questi momenti difficili”. Il livello tecnico tattico e fisico si è alzato in questa fase? “Già la prima fase non era stata facile, Manresa è di altissimo livello, Chemnitz non è passata alle Top 16 per un soffio e Benfica ha fatto un girone in crescendo. Sicuramente il nostro sarà un girone molto equilibrato, c’è qualità in tutte le squadre”. AEK. Blasone, fisicità, grande pubblico, coach espertissimo…. da 1 a 10 quanto è difficile la trasferta greca? “Come tutte le trasferte è problematica di suo; bisogna essere bravi ad affrontare una serie di partite consecutive unite agli spostamenti. Dovremo essere bravi a non farci sopraffare dalla stanchezza ma trovare gli stimoli mentali per rimanere sul pezzo anche nei momenti difficili. L’aspetto mentale sarà un aspetto-chiave per impattare bene la partita e dare poi la zampata al momento decisivo”. Quanto è affascinante giocare gare del genere? “Il fascino c’è, pensare a chi è passato di lì, al fatto che Tortona non era ancora sulla mappa d’Europa quando nell’AEK giocavano giocatori come Nikos Zizis e invece ora li affrontiamo da avversari. Sarà importante fare una difesa in più, catturare un rimbalzo in più, recuperare una palla vagante in più, per indirizzare il match dalla nostra parte. AEK è un club storico e per noi affrontarlo è motivo di prestigio ma va affrontato senza timore reverenziale, anzi con la consapevolezza che dobbiamo andare ad Atene per vincere”.

AEK Atene. L’Athlītikī Enōsis Kōnstantinoupoleōs (Unione sportiva di Costantinopoli) è una delle squadre di basket più prestigiose e storiche della Grecia ed è una sezione della polisportiva AEK Atene che ha sede nel quartiere di Nea Filadelfia. Insieme al Panathinaikos e all’Aris è una delle sole tre squadre greche ad aver sempre preso parte alla massima divisione greca, sin dalla nascita della competizione nel 1963. È stata inoltre la prima squadra greca a qualificarsi per una Final Four (che si tenne a Bologna) della Coppa dei Campioni (ora Eurolega) nel 1966. Fondata nel 1924, la squadra gioca le sue partite casalinghe nel palazzetto dello sport OAKA, un impianto moderno che ospita anche eventi internazionali. Ha una ricca tradizione, ha conquistato numerosi titoli nazionali e coppe, ed è conosciuta per la passione dei suoi tifosi. Attualmente è 3ª in patria dietro alle corazzate Olympiacos e Pana ed in Champions ha un record di 4 vittorie e 2 sconfitte.  

Roster. Il gruppo lavora agli ordini di coach Dragan Sakota, serbo classe ’52 che allena dal 1983, è passato in Italia sulle panchine di Fortitudo e Reggiana e vanta un palmares di tutto rispetto con vittorie in Grecia e Serbia, 1 Coppa delle Coppe e una Champions con l’AEK nella stagione ’17/’18. Gli esterni sono le guardie Hunter Hale, miglior realizzatore della squadra con 15,7 di media, Prentiss Hubb (11), CJ Bryce (8,1), Omiros Netzipoglou (6,9) e i play Zois Karampelas ed il tedesco Joshua Obiesie (8). Fra i lunghi il pericolo numero uno è rappresentato dal nazionale lituano Mindaugas Kuzminskas (205 cm) ex Olimpia Milano e NY Knicks 11,4 punti e 4,3 rimbalzi, ali grandi sono RaiQuan Gray (203 cm) 7,9 e Ioannis Kouzeloglu (207 cm) 6, centri Gaios Skordilis (207 cm) e Grant Golden (208 cm) 6,9 +5,4 rimbalzi.

Davide Maruffo

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